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8x1000 allo Stato: il decreto fiscale introduce l’opzione con vincolo

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile l'UAAR fornisce qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La novità della dichiarazione dei redditi introdotta dal decreto fiscale, che prevede la possibilità di optare tra una delle cinque destinazioni per l’8×1000 allo Stato, è finalmente operativa. Il modello CU/2020 contempla ora un campo per specificare se si intende riservare la propria scelta dell’8×1000 statale a fame nel mondo, calamità naturali, edilizia scolastica, assistenza ai rifugiati o salvaguardia dei beni culturali.

Se la laicità viene spesso bistrattata dalla politica, è incoraggiante scorgere segnali di buon senso e civismo. Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Michele Campaniello, Claudio Mazzanti e Roberto Fattori, che invita a salvaguardare il principio di laicità nelle scuole comunali garantendo l’implementazione dell’ora alternativa alla religione cattolica. La proposta ha raccolto 24 voti a favore da Partito Democratico, Città in Comune, Movimento 5 Stelle, Insieme Bologna, Coalizione Civica; un’astensione (Lega) e due non votanti (Lega e Gruppo Misto).

Le persone lgbt trovano maggiori riconoscimenti, anche contro eventuali discriminazioni in paesi esteri. La Cassazione ha confermato la protezione internazionale a un migrante nigeriano omosessuale, ribaltando una sentenza della Corte d’appello di Venezia. La Suprema Corte ha stabilito che, una volta appurata la veridicità dei fatti e la situazione di persecuzione subita nel paese d’origine, alla persona omosessuale occorre concedere la tutela.

I piccoli privilegi clericali (con annessi costi della Chiesa) sono endemici, ma talvolta si cerca quanto meno di attenuarli. La segreteria territoriale Fp-Cgil ha espresso disappunto per la proposta di convenzione (poi revocata) tra l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari e una congregazione di suore per consentire l’assunzione delle religiose nella struttura medica.

L’invadenza degli integralisti fa il paio con l’arrendevolezza delle istituzioni. Ma gli sconfinamenti confessionalisti non passano inosservati. Diversi politici hanno criticato la decisione dell’amministrazione di Civitavecchia (RM) volta a istituire nel cimitero un’area destinata alla sepoltura dei feti, anche senza il consenso della donna interessata e in gestione a un’associazione integralista anti-aborto. Le attiviste per i diritti delle donne hanno lanciato una mobilitazione per la difesa della legge 194 e del principio di laicità, sostenuta tra gli altri da Marietta Tidei (consigliere regionale di Italia Viva), Mario Michele Pascale (Italia Viva Civitavecchia) e i raggruppamenti locali di Verdi, Potere al Popolo, Movimento 5 Stelle.

Dopo il clamore suscitato dalla diffusione del giornalino parrocchiale di Vanzaghello (MI), infarcito di integralismo e pregiudizi omofobi e sessisti, la segretaria provinciale Pd Silvia Roggiani ha espresso le sue rimostranze per il “contenuto imbarazzante e al limite della follia”.

La redazione

Foto di David Peterson da Pixabay 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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