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1 milione di euro per "Agrimonda": dopo 17 anni la bonifica!

"Agrimonda" è un mostro ambientale ai piedi del Vesuvio, nel napoletano. Azienda di fitofarmaci che nel 1995, ancor prima di entrare in funzione, andava distrutta in un incendio doloso, lasciando ai posteri un vero e proprio cimitero di rifiuti tossici con cui convivere.

La vita lì, in via Pasubio a Mariglianella non è stata semplice durante questi lunghi 17 anni, gli abitanti hanno dovuto sopportare odori nauseabondi e tutti gli effetti dell'inquinamento ambientale che la vicinanza ad un sito del genere comporta, quali problemi respiratori e patologie cancerogene. Un'interminabile vicenda, insomma, fatta di continui ed innumerevoli carteggi burocratici e rimpalli di responsabilità tra istituzioni, imprese di servizio e proprietà. Una vergogna indicibile a discapito di cittadini inermi ed una grossa violazione del loro diritto alla salute.

Quella di questi anni (troppi indubbiamente), cominciata con l'inserimento di Agrimonda nei SIN (Siti di interesse nazionale) per opera dell'on. Paolo Russo, è stata una battaglia combattuta con caparbietà e tenacia principalmente dalle amministrazioni comunali dei comuni di Mariglianella e Marigliano (limitrofi al sito) e dalle associazioni locali, tra cui A.L.T. La Fenice. Finalmente oggi si è giunti ad un risultato concreto e definitivo. Il 26 novembre scorso sono stati stanziati i fondi per la bonifica del sito, 1 milione di euro, dal Ministero per l'Ambiente e la Tutela del Territorio e delle Acque. Si tratta dello stesso Ministero che nell'ottobre dello scorso anno comunicava che con i fondi allora disponibili, 700.000 euro, alla bonifica di Agrimonda era stata preferita quella di alcuni siti del Volturno e di Giugliano.

I soldi sono ora legittimamente nelle casse del comune di Mariglianella, e nei prossimi mesi si procederà materialmente alla bonifica. Purtroppo in un Paese come il nostro, ci si sorprende di un qualcosa che altrove sarebbe di ordinaria amministrazione, bonificare aree inquinate è doveroso da parte dello Stato ma qui l'attesa è durata 17 lunghi anni lasciando inoltre aperti gli interrogativi originari. Questo sito una volta bonificato dal Ministero con soldi della collettività sarà restituito ai proprietario o diventerà di proprietà del Comune di Mariglianella che finora si è occupato della sua messa in sicurezza spendendo ovviamente dei soldi? Ci si rivarrà sul proprietario? Si farà luce sulla natura dolosa dell'incendio? Ma soprattutto, chi risarcirà i cittadini per un quasi-ventennio di negligenze?

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