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maurizio carena

maurizio carena

 la forza di cambiare le cose che posso cambiare
la serenita’ di accettare quelle che non posso cambiare
la speranza di riuscire a distinguere tra di esse

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  • Primo articolo giovedì 12 Dicembre 2008
  • Moderatore da sabato 01 Gennaio 2009
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Ultimi commenti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 9 marzo 2009 17:01
    maurizio carena

     Caro Mabo,
     ancora grazie per la solidarieta’. Quando leggo certi commenti lo scroto mi tocca terra e le braccia mi cadono senza speranza. Non vale nemmeno la pena di rispondergli.
     Grazie per averlo fatto tu.

     Purtroppo dovro’ trovare altre strade per comunicare.
     Agoravox mi sembra piu’ simile a un social network alla Facebook che ai vecchi BBS in cui ci si scambiava vera informazione. Qui conta di piu’, forse, andare al traino della tv che esplorare forme comunicative nuove.
     Anche per questo libero della mia incomoda presenza.

     Credevo questo sito uno spazio comunicativo paritario e libero da condizionamenti.
     Purtroppo mi ero sbagliato.
     Non posso esimermi dal pensarlo quando mi si viene a dire che e’ l’esoterismo di un algoritmo a decidere se un pezzo deve avere o meno diritto all’home page, non appena pubblicato.
     Semplicemente non posso accettarlo. E’ errato nella forma e nella sostanza.

     Formalmente un algoritmo matematico non puo’ giudicare uno scritto. Lo rifiuto. E’ un crimine.
     Nella sostanza usare tale "alga" come alibi per una pretesa obbiettivita lo trovo, mi spiace dirlo, molto vigliacco.

     L’obiettivita’ non esiste. E lo ripeto: l’obiettivita’ NON esiste. (Chi la conosce me la mostri)

     L’unico obbligo per un giornalista e’ dire da che parte sta. Punto. Il resto sono tutte palle. Ci sono milioni di notizie nel mondo ogni giorno. E gia’ solo il fatto di sceglierne alcune, NON sceglierne altre, contestualizzarle, ordinarle, renderle accessibili, ripeterle, NON ripeterle eccetera eccetera, fa si che l’obiettivita’ sia il rifugio degli ignavi.
     Che una pretesa ed inesistente obiettivita’ venga demandata ad un algoritmo lo trovo assurdo (nel migliore dei casi).
     Tale censura impersonale, tecnologica, burocratica mi fa semplicemente rabbrividire, non foss’altro per il fatto che non viene nemmeno percepita come tale (se cio’ che mi hanno detto e’ vero). Trovo tale tipo di filtro molto piu’ ottuso e pericoloso di tutti gli altri.

     Resta il fatto che con tale escamotage (l’alga, appunto) di cui nessuno conosce il funzionamento e su cui nessuno ha (avrebbe) potere, la redazione e’ libera di qualsiasi arbitrio. Tanto, e’ il sistema responsabile di tutto. Le stesse argomentazioni di Eichmann processato a Gerusalemme: gli parlavano di morti e lui parlava di numeri...non potevano capirsi.

     Immaginiamoci cosa avverrebbe se, le aziende, le burocrazie, il sistema stesso, seguissero lo stesso paradigma.

     Ma, tu mi dirai, e’ proprio cio’ che avviene. Chiunque abbia avuto a che fare con l’orrore della burocrazia, dei codici a barre, delle istituzioni totali, sa che e’ proprio questo il modus operandi:
     Pero’ io non voglio scrivere in tale contesto. Non ci riuscirei.
     .....................

     Io non sono un determinista, non credo nelle leggi storiche, non credo in Dio, non credo nello stato, non credo nelle macchine.
     Ma non mi sento nichilista.
     Credo, come Marco Aurelio, che Dio non esista ma dobbiamo comportarci come se esistesse.
     Credo che la storia non si ripeta, ma si somigli.
     Credo, come Thoreau, che lo stato migliore e’ quello che governa meno. Ma purtroppo ci vuole.
     
     ................
    Eppero’,
      A decidere le cose piu’ importanti deve sempre essere un essere umano, perche’ e’ l’umanita’ la nostra virtu’ piu’ importante. E fanculo l’alga!

     Tutti gli articoli dovrebbero avere diritto all’home page; di piu’, credo che, a pensarci bene, tutti gli articoli avrebbero diritto alla stessa posizione d’ingresso nel sito (in alto o in basso che sia). Diversamente si creano in partenza delle disuguaglianze che condizionano pesantemente qualsiasi articolo. Si penalizzano reporter e lettori insieme. Cui prodest? Saro’ limitato ma non riesco a capire, a parte la velleitaria pretesa di obiettivita’.

     L’importanza di una notizia la decide, per la maggior parte, la sua visibilita’. Questo, come tu saprai, e’ l’abc della comunicazione. Mi rifiuto di pensare che due esperti di comunicazione come Piccinini e Raiola lo ignorino. Questo e’ l’importante e questo deve essere deciso da esseri umani, non da un’alga.

     Non esiste l’obiettivita’. Esiste solo il coraggio delle proprie idee, l’onesta’ intellettuale, i sentimenti che, soli, ci spingono a fare le cose che rendono la vita degna di essere vissuta.

     I miei modelli sono Socrate,Gesu’, Che Guevara, Ghandhi, Martin Luther king. Hanno cambiato il mondo senza nessun algoritmo del c....zo; e continuo a pensare che puoi avere i migliori giornalisti, i migliori pc, un sacco di soldi e di mezzi, ma se dietro non c’e’ un ideale, un sentimento, un qualcosa che trascende e che va oltre la nostra banale finitezza, allora non c’e’ proprio un c...zo di niente.

     Preferisco essere torturato dal guerriero Navajo, che perdermi nel castello di Kafka.
     Per questo, con rammarico, chiudo la parentesi con Agoravox.

     Grazie per la tua compagnia, per i tuoi commenti, per il tuo sostegno.
     saluti.
     m.c.


     

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 9 marzo 2009 13:47
    maurizio carena

     Caro Francesco,
     sino a quando non mi avete dato un cenno di attenzione poteva anche esserci una perplessita’ che sconfinava nel risentimento.

     Ora che mi avete risposto, pur senza convincermi, non c’e’ piu’ nulla di personale. Tanto piu’, se ho ben capito, che siamo tutti nelle mani di un algoritmo, una specie di burocrate spersonalizzato contro il quale sarebbe vano anche solo il pensare di mettersi a discutere.
     La risposta che ho appena inviato a Francesco Piccinini e’ rivolta, contestualmente, anche a te. L’ho appena postata.
     Senza rancore.
     Buona fortuna e grazie per l’ospitalita che avete concesso alle mie parole che, come dice Erri De Luca, sono tra le cose piu’ importanti che abbiamo.
    m.c.


  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 9 marzo 2009 13:39
    maurizio carena

     Caro Francesco,

     ti ringrazio per avermi risposto.

     E ti ringrazio in particolare per aver voluto rispondere pubblicamente, di modo che tutti possano, eventualmente, semmai scovassero questo pezzo, farsi un’idea.

     Purtroppo non ho trovato esaurienti le tue, pur cortesi, spiegazioni.

     Non ho ben capito cosa faccia l’ "algoritmo" di Agoravox. Ma so per certo, perche’ ero al pc, che il mio pezzo e’ stato pubblicato intorno alle 15, direttamente (sottolineo quel "direttamente") nella rubrica "cultura e spettacoli e NON nell’home page. Questo e’ il peccato originale che imputo non all’algoritmo bensi’ alla redazione, perche’ puoi essere il miglior reporter (come non e’ certo il mio caso) ma se sei "sbattuto" nei meandri del sito hai perso il 90% della visibilita’ iniziale, che su un turn over di 24 ore e’ fondamentale.

     Il posizionamento dei pezzi in uscita credo che dovrebbe essere uguale per tutti, se no e’ censura. E’ quella vecchia "agenda setting" che, tu mi insegni, e’ la base di ogni sistema di propaganda, ieri come oggi.

     Il mettere un pezzo come quello che avevo proposto, che voleva stimolare un piccolo dibattito, fuori dall’home page, significa annullarne l’impatto, togliergli la visibilita’. E’ questo il punto a mio avviso centrale e sul quale, permettimi, non si e’ fatta chiarezza.

     Per me i commenti sono forse piu’ importanti del pezzo stesso, perche’ credo che i miei (pochi) lettori, collettivamente, ne sappiano forse piu’ di me.
     E comunque e’ solo il dibattito, il dialogo, che per me ha veramente importanza. Gli esercizi di stile li vedo meglio nella letteratura; il giornalismo o e’ un grido di dolore, uno stimolo all’azione, un modo per rifletere, o non e’ niente.
     Non pretendo che sia cosi’ per tutti e, forse, mi sbaglio, ma tant’e’: questo per me e’ un punto irrinunciabile, la base di tutto. Se il grido non si sente, allora non e’ un grido o, comunque, non serve urlare.

     In sostanza: puo’ anche essere come asserite tu (e Francesco Raiola), io presuppongo sempre la buona fede nella controparte (sino a prova contraria). Ma se i miei (modesti) scritti, come quelli di chiunque altro, sono nelle mani di "Haal 9000" o simili, allora le mie perplessita’ restano, cosi’ come resta che l’articolo in questione e’ stato praticamente invisibile e quindi inutile. E potra’ accadere ancora.

     Se e’ come mi dici e non ho motivo (ne’ prove) per dubitarne, allora su questo sito lo sport e Platinette (per esempio e con tutto il rispetto per i redattori dei pezzi) sono piu’ visibili di altri argomenti.
     Forse e’ a causa dell’algoritmo, non lo so, ma credo che non sia un buon sistema per organizzare una cosa fondamentale come l’home page del sito.

     Perdonami se mi permetto di essere cosi’ categorico su un argomento che tu forse conosci meglio di me e che e’ la tua professione, ma dovrebbero essere gli amministratori a occuparsi dell’home page.

     Ci sono attivita’, come il pensare, il provare emozioni, indignazione, amarezza, che nessun algoritmo, nessuna macchina sara’ mai in grado di fare. Questo credo invincibilmente e nessuno potra’ mai farmi cambiare idea.
     Nemmeno la grande stima che, pur senza conoscerti personalmente, ti portavo.

     Per me dev’essere il nodo in gola che ti senti dentro mentre scrivi, la rabbia dei dannati della terra, il grido di chi dice NO mentre tutti gli altri dicono si: questo per me deve decidere dove posizionare un articolo su qualunque home page. Perdona la presunzione: e’ lo sfogo di un fesso che, per un attimo ci ha creduto, ci ha provato, veramente.
     Ma i sogni, come dice il poeta, moiono all’alba.

     Alla fine, se l’umanita’ non viene prima di tutto, anche di un algoritmo, allora non c’e’ niente per cui valga la pena di lottare. Di sognare.

     E comunque ci sono tanti reporter, su questo sito, molto piu’ bravi (e meno "faziosi) di me. Non vi manchero’.
     Voi un po’ si. Ma poco.

     Ti ha fatto onore avermi risposto (idem Raiola). Scusami del tempo che ti ho fatto perdere e, se mi permetti una battuta, fammi sapere quando l’Algoritmo si prende una vacanza...


     Buona fortuna a te e a tutti i reporter di Agoravox.

    m.c.
     



  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 8 marzo 2009 19:51
    maurizio carena

     Approfitto di questo spazio per ringraziarti di aver espresso, in sede di moderazione, parere positivo sul mio ultimo articolo sul giornalismo.
     Tale articolo e’ stato poi censurato dalla redazione e cio’ ha comportato la fine della mia collaborazione con tale sito.
     Grazie per la posizione espressa. Scusa l’off topic. Buona fortuna.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 8 marzo 2009 19:46
    maurizio carena

     Anche se non ci conosciamo personalmente, volevo ringraziarti per aver votato il mio ultimo pezzo sul giornalismo.
     Tale pezzo e’ stato censurato da questo sito, e quindi, con rammarico, mi vedo costretto ad interrompere la mia (modesta) collaborazione con agoravox.
     Ci tenevo comunque a ringraziarti per averlo votato. Ho apprezzato.
     Buona fortuna e scusa l’off topic.
     saluti.
     m.c.
     
     


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