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Veneto: si spalancano le porte degli ospedali pubblici al Movimento per la Vita

Il Movimento per la Vita conquista altri spazi all’interno degli ospedali pubblici. I ProLife firmano una convenzione con la Usl di Padova che permetterà ai volontari e alle volontarie “per la vita” di circolare per i corridoi dell’ospedale e metter su uno sportello di ascolto nel polo di Piove di Sacco. La convenzione ha una durata di 5 anni.

 I movimenti antiabortisti sono sempre più invasivi e presenti nelle strutture pubbliche, ospedali e consultori con banchetti raccolta firme, servizi quali l’obbligo di sepoltura dei prodotti abortivi, sportelli per aiutare, colpevolizzandole, le donne che hanno abortito, maratone di preghiere che, a scadenze regolari, si svolgono davanti agli ospedali pubblici.

In Veneto hanno spalancato il portone principale, hanno steso il tappeto rosso a queste associazioni fortemente violente nella loro retorica colpevolizzante nei confronti delle donne.

In un paese in cui l’obiezione di coscienza raggiunge percentuali altissime, che di fatto impediscono una effettiva applicazione della legge 194, in cui è difficilissimo ricorrere alla contraccezione d’emergenza (ce lo avete raccontato voi qui) in cui non si investe un soldo per fare una corretta educaizone sessuale, si permette ad associazioni, arroccate su posizioni ideologiche e fondamentaliste, di entrare in luoghi pubblici e laici, che dovrebbero garantire il diritto alla salute e alla libera scelta delle donne, per svolgere un’attività che è di contrato a una legge dello Stato, perché l’ultima volontà di queste persone è l’abrogazione della legge sull’interruzione di gravidanza.

“Salviamo tanti bambini”, dicono “Il Movimento fornisce supporto economico per 18 mesi, pannolini, latte, omogeneizzati e vestiario”, e poi basta, perchè perdendo lo status di embrioni i diritti anche vengono meno, dei diritti dei bambini e delle bambine, dei diritti delle donne, a queste persone non interessa niente.
Il risultato di tutto ciò è il ritorno all’aborto clandestino.

Allora vogliamo sapere: Chi è che ha firmato quella convenzione? Chi è che permette agli antiabortisti di invadere gli spazi pubblici? Chi è che legalizza la colpevolizzazione delle donne? Vogliamo saperlo perchè quelle stesse persone potrebbero venirci a parlare di violenza contro le donne, una di queste potrebbe anche venir nominata Consigliera contro la violenza di genere.

Ripropongo questo video su aborto e contraccezione d’emergenza, realizzato dal collettivo Vengo Prima, che opera proprio sul territorio in cui si sta verificando questo ennesino attacco ai diritti acquisiti, questa violenza legalizzata nei confronti delle donne.

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 13:37

    Io non ho capito chi ha scritto questo articolo, ma è meglio che si informi sull’opera del MOVIMENTO PER LA VITA. Chi scrive pensa che abortire sia come andare dal dentista e farsi togliere il dente del giudizio che fa male. Se invece di scrivere senza sapere andaste a parlare con chi volontariamente ascolta e incontra donne che o hanno abortito o che pensano di farlo e fatevi spiegare quali conseguenze psicologiche nel tempo mettono in difficoltà quelle donne. 

    Il mondo è pieno di schiavi che pensano di essere liberi perchè possono fare quello che vogliono. La vera libertà è la possibilità di scegliere comportandosi responsabilmente non solo con se stessi ma anche verso gli altri. Per fortuna che c’è ancora qualcuno che prega e che si mette al servizio di chi è in difficoltà, altro che colpevolizza le donne, tutto quello che è bello in questo mondo viene messo in cattiva luce. Allora viva, l’aborto, il divorzio, i matrimoni gay ecc.ecc. " sicuramente" avremo ancora di più un mondo migliore. 
    Invece di scrivere cazzate, informatevi con le famiglie che divorziano se è tutto meraviglioso, le conquiste dell’uomo hanno reso il mondo pieno di guerre, di divisioni e di egoismo. 
    Non approfittate dell’ignoranza di chi legge, cominciate a mettervi la mano sulla coscienza. 
  • Di (---.---.---.50) 26 agosto 2013 14:23

    Credo che ci sia davvero bisogno di informarsi di più sull’attività del Centro Aiuto alla Vita, liberandosi da preconcetti fondamentalistici e considerando la grande forza di solidarietà verso tutti i casi di genitorialità difficile che questi centri mettono in campo nelle comunità locali.

    Più che immaginarveli come eserciti della salvezza tra le corsie degli ospedali, immaginateveli come uomini e donne che provvedono ad aiutare fattivamente tante famiglie che in questi tempi di crisi necessitano di aiuti concreti per il sostentamento dei propri figli nel vuoto delle istituzioni.
    Molto probabilmente anche nella vostra città esiste uno sportello CAV. Fatevi un sabato mattina di volontariato, parlate con le persone che ci lavorano e con quelle che attendono aiuto.. scoprirete che la povertà e la solidarietà hanno poco a che fare con questioni ideologiche spesso strumentalizzate in varie forme, ma trovano il loro fondamento nel senso civico e nella consapevolezza di quanto ci sia bisogno di tendere mani verso il prossimo offrendo un aiuto gratuito e incondizionato al di fuori di ogni giudizio e nel pieno rispetto delle leggi dello stato

  • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 14:47

    Condivido quello che è stato scritto, molti giudicano e si esprimono senza conoscere la verità delle cose. Io conosco persone che si dedicano volontariamente al CENTRO AIUTO ALLA VITA e sono tutto tranne FONDAMENTALISTE RELIGIOSE, purtroppo anche in questo caso evidentemente chi parla di fondamentalismo non ha mai letto l’enciclica scritta da GIOVANNI PAOLO II e probabilmente neanche la PAROLA DI DIO, perchè se l’avesse letta si renderebbe conto che il messaggio è molto pieno di amore, di tolleranza e di misericordia. Il mondo è pieno di sofferenza e di persone il cui grido di aiuto è totalmente trascurato, ben vengano persone disposte all’ascolto e all’aiuto.

  • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 17:48

    Purtroppo i commenti alla notizia che leggo evidenziano come la non conoscenza porti le persone a dire delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra. Sul Movimento, sulla Religione e sui metodi anticoncezionali. Gli animali non hanno bisogno del preservativo o di altri metodi preventivi ,per evitare malattie o gravidanze indesiderate, sono animali e sono mossi dall’istinto e non hanno la capacità di scegliere se in quel momento è responsabile o no avere rapporti con una persona che tanto con me fa solo una scopata, essendo magari in un periodo di alta fertilità.

    La conoscenza rende liberi, se chi scrive vivesse concretamente la realtà del MOVIMENTO ALLA VITA, se vivesse nella quotidianità il messaggio di CRISTO e invece di parlare con la pancia, incontrasse ad una ad una le donne per ascoltare le loro esperienze e loro sofferenze, abbandonate da uomini senza attributi che le usano come oggetto di piacere e poi ops... quando si tratta di accogliere una vita, parlereste per conoscenza e non per sentito dire. Il mondo è in questo stato proprio perchè è schiavo di chi accoglie le cavolate dette da altri senza un minimo di senso critico e di sano confronto che porta all’inciviltà. Non giudicate, verificate e informatevi e poi eventualmente dite la vostra. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 13:37

    Io non ho capito chi ha scritto questo articolo, ma è meglio che si informi sull’opera del MOVIMENTO PER LA VITA. Chi scrive pensa che abortire sia come andare dal dentista e farsi togliere il dente del giudizio che fa male. Se invece di scrivere senza sapere andaste a parlare con chi volontariamente ascolta e incontra donne che o hanno abortito o che pensano di farlo e fatevi spiegare quali conseguenze psicologiche nel tempo mettono in difficoltà quelle donne. 

    Il mondo è pieno di schiavi che pensano di essere liberi perchè possono fare quello che vogliono. La vera libertà è la possibilità di scegliere comportandosi responsabilmente non solo con se stessi ma anche verso gli altri. Per fortuna che c’è ancora qualcuno che prega e che si mette al servizio di chi è in difficoltà, altro che colpevolizza le donne, tutto quello che è bello in questo mondo viene messo in cattiva luce. Allora viva, l’aborto, il divorzio, i matrimoni gay ecc.ecc. " sicuramente" avremo ancora di più un mondo migliore. 
    Invece di scrivere cazzate, informatevi con le famiglie che divorziano se è tutto meraviglioso, le conquiste dell’uomo hanno reso il mondo pieno di guerre, di divisioni e di egoismo. 
    Non approfittate dell’ignoranza di chi legge, cominciate a mettervi la mano sulla coscienza. 
    • Di (---.---.---.71) 26 agosto 2013 13:52

      posso condividere la prima parte del tuo commento anche se credo che rientri nella sfera privata di una persona decidere se abortire o no, il risvolto psicologico lo crea la società e il "senso di colpa cristiano" ,

      salvo poi sbarellare sul divorzio e i matrimoni gay (per quale motivo il mondo dovrebbe essere peggiore se due persone che si vogliono bene decidono di sposarsi), che non centrano con l’argomento e che sfociano nell’integralismo religioso.
    • Di (---.---.---.245) 26 agosto 2013 14:17

      Chi ha scritto questo articolo è informata sull’opera del movimento per la vita, per questo motivo ritiene che non dovrebbero essere ospitati in ospedali e consultori pubblici e laici. Le donne prima dell’interruzione volontaria di gravidanza, secondo la legge 194, devono essere informate dal personale sanitario sulle possibili alternative all’aborto, solo dopo si rilascia il certificato. La presenza quindi di persone fondamentaliste religiose che si servono spesso di una retorica colpevolizzante non è assolutamente necessaria. Nessuna donna all’interno di un ospedale pubblico e laico deve essere costretta a sentirsi chiamare assassina. Basta arrivare all’ultima parte del messaggio, quello che inveisce contro i matrimoni gay, per comprendere che si tratta di persone intolleranti, ma non è giusto che in uno spazio laico impongano le proprie idee. A queste persone interessano gli embrioni, ma poi se ne strafregano della situazione dei bambini e delle bambine uno volta nat*. Tornare indietro significherebbe tornare agli aborti clandestini, che in Italia sono già una realtà. E questo non è possibile.

    • Di (---.---.---.197) 26 agosto 2013 17:44

      Che peccato, è proprio vero ci è mancata la Riforma! Da quel che capisco una "scaldatina ai piedi" a Galileo sarebbe stata necessaria! Ah Santa Inquisizione, quelli si che erano bei tempi dove si poteva indirizzare "cristianamente" il Popolo Bue! Per la carita’ ,e poi criticano l’Islam!

      Che ipocrisia! Dedicatevi piuttosto alla tratta delle schiave lungo le strade dove i timorati padri di famiglia vanno a sollazzarsi, che squallore!
  • Di (---.---.---.50) 26 agosto 2013 14:23

    Credo che ci sia davvero bisogno di informarsi di più sull’attività del Centro Aiuto alla Vita, liberandosi da preconcetti fondamentalistici e considerando la grande forza di solidarietà verso tutti i casi di genitorialità difficile che questi centri mettono in campo nelle comunità locali.

    Più che immaginarveli come eserciti della salvezza tra le corsie degli ospedali, immaginateveli come uomini e donne che provvedono ad aiutare fattivamente tante famiglie che in questi tempi di crisi necessitano di aiuti concreti per il sostentamento dei propri figli nel vuoto delle istituzioni.
    Molto probabilmente anche nella vostra città esiste uno sportello CAV. Fatevi un sabato mattina di volontariato, parlate con le persone che ci lavorano e con quelle che attendono aiuto.. scoprirete che la povertà e la solidarietà hanno poco a che fare con questioni ideologiche spesso strumentalizzate in varie forme, ma trovano il loro fondamento nel senso civico e nella consapevolezza di quanto ci sia bisogno di tendere mani verso il prossimo offrendo un aiuto gratuito e incondizionato al di fuori di ogni giudizio e nel pieno rispetto delle leggi dello stato

    • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 14:47

      Condivido quello che è stato scritto, molti giudicano e si esprimono senza conoscere la verità delle cose. Io conosco persone che si dedicano volontariamente al CENTRO AIUTO ALLA VITA e sono tutto tranne FONDAMENTALISTE RELIGIOSE, purtroppo anche in questo caso evidentemente chi parla di fondamentalismo non ha mai letto l’enciclica scritta da GIOVANNI PAOLO II e probabilmente neanche la PAROLA DI DIO, perchè se l’avesse letta si renderebbe conto che il messaggio è molto pieno di amore, di tolleranza e di misericordia. Il mondo è pieno di sofferenza e di persone il cui grido di aiuto è totalmente trascurato, ben vengano persone disposte all’ascolto e all’aiuto.

  • Di (---.---.---.197) 26 agosto 2013 15:21

    Che Paese incivile! Ed hanno la spudoratezza di dire che c’è la Liberta’! Sono peggio di certi islamici integralisti. Neppure nella cattolicissima Austria succedono queste buffonate! D’altronde con dei Governanti, è un complimento, come abbiamo che prima di fare alcunchè ,ed è meglio che non facciano perchè fanno solo danni, vanno a prostrarsi e baciano l’Anello non si puo’ pretendere. Qualcuno dica a quelli del Movimento, vadano a lavorare nel privato che è meglio, che quando scopano non devono usare altro che il metodo Ogino-Knaus come contraccettivo altrimenti commettono peccato ,se non prolificano. Che fascistoidi ipocriti!

    Bei tempi quando c’era S.M.Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour, quelli si che sapevano come farsi scomunicare! Che societa’ feudale e sostanzialmente ignorante!
  • Di (---.---.---.197) 26 agosto 2013 15:32

    Sono commosso! Meno male che esistete perchè altrimenti quante donne contente e allegre abortirebbero con spensieratezza! E’ giusto che ci sia qualcuno che dica sempre quello che si deve o non si deve perchè sono nel giusto, gli altri poveri ignoranti debbono essere riportati sulla retta via! Sono certo di una cosa: l’unica Crociata che si doveva fare e purtroppo non è stata fatta è quella di Martin Lutero, a Roma.

  • Di (---.---.---.194) 26 agosto 2013 17:04

    Atei o credenti, il primo obiettivo dovrebbe essere quello di preservare la vita umana, anche se concepita accidentalmente. Ma questo non si può stabilire secondo legge, sta solamente nella scelta della donna, che deve essere libera, comunque la pensi.

    Danilo

  • Di (---.---.---.194) 26 agosto 2013 17:10

    Appunto, la legge 194 preserva la vita umana?

    Danilo

    • Di (---.---.---.245) 26 agosto 2013 17:36

      Danilo per favore con argomenti retorici non si va da nessuna parte. NOn è possibile imporre a tutt* la propria idea di vita. La legge 194 stabilisce il diritto di scelta della donna, perchè è a loro che spetta scegliere se portare a termine o meno una gravidanza, fare gli antiabortisti con l’utero delle altre è facile, crudele e scorretto. Prima della legge 194 la realtà erano gli aborti clandestini. Esistono ancora. Pochi mesi fa una giovane ragazza ha rischiato la vita a causa di un aborto clandestino. A quanto pare quella vita umana non interessava tanto i prolife quanto quella dell’embrione. Le convinzioni religiose le facciamo rimanere fuori dagli ospedali e dai consultori pubblici.

  • Di (---.---.---.244) 26 agosto 2013 17:48

    Purtroppo i commenti alla notizia che leggo evidenziano come la non conoscenza porti le persone a dire delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra. Sul Movimento, sulla Religione e sui metodi anticoncezionali. Gli animali non hanno bisogno del preservativo o di altri metodi preventivi ,per evitare malattie o gravidanze indesiderate, sono animali e sono mossi dall’istinto e non hanno la capacità di scegliere se in quel momento è responsabile o no avere rapporti con una persona che tanto con me fa solo una scopata, essendo magari in un periodo di alta fertilità.

    La conoscenza rende liberi, se chi scrive vivesse concretamente la realtà del MOVIMENTO ALLA VITA, se vivesse nella quotidianità il messaggio di CRISTO e invece di parlare con la pancia, incontrasse ad una ad una le donne per ascoltare le loro esperienze e loro sofferenze, abbandonate da uomini senza attributi che le usano come oggetto di piacere e poi ops... quando si tratta di accogliere una vita, parlereste per conoscenza e non per sentito dire. Il mondo è in questo stato proprio perchè è schiavo di chi accoglie le cavolate dette da altri senza un minimo di senso critico e di sano confronto che porta all’inciviltà. Non giudicate, verificate e informatevi e poi eventualmente dite la vostra. 
    • Di (---.---.---.156) 26 agosto 2013 19:32

      La conoscenza rende liberi e ci porta a dire che anche tu sei un animale, senza offesa. Sei una specie evoluta di scimmia. Prima di fare distinguo e affermare cose che non stanno né in cielo né in terra, apri una banale enciclopedia e acculturati sulla tua ascendenza, senza offesa, altrimenti eviterei di tirare in ballo la conoscenza per tirare acqua al mulino della religione.



      Sei solo una scimmia evoluta convinta di essere migliore o diversa dagli altri animali, senza offesa. Come tutti gli esseri umani, tranne che per la parte del sentirsi migliore degli altri animali. Non tutti gli homo sapiens la pensano come te.
    • Di (---.---.---.237) 27 agosto 2013 16:53

      Che fai di bello? Lavori allo zoo? Anni fa qualcuno mi ha detto che gli animali prolificano solo quando le condizioni ambientali sono consone e ,pensa, non interviene il Prevosto!

  • Di (---.---.---.94) 27 agosto 2013 12:22

    Il commento fatto il 26 AGOSTO ALLE 19.32 è una conferma dei commenti fatti in precedenza. L’uomo aperto alla conoscenza, invece di rispondere aggredendo come se avesse la coda di paglia, sta in silenzio, si informa dove è il più vicino centro di accoglienza alla vita e partecipa ad un incontro e ascolta come vengono accolte le donne che chiedono aiuto per affrontare una scelta che per una MAMMA è difficile fin dal concepimento. Fatto questo si può avere un’ idea più chiara dell’utilità o meno di tale servizio all’interno di un ospedale. Le donne hanno ricevuto un dono grande dal PADRE ETERNO quello di poter essere strumento attivo nella CREAZIONE, cosa che l’uomo vive solo in parte e che dà alla donna un VALORE incalcolabile di cui è poco consapevole. Comunque grazie a Dio ognuno è giusto che la pensi in modo differente, basta che non la imponga come l’assoluta.

    • Di (---.---.---.91) 28 agosto 2013 23:14

      Aggressione?! Solo perché ho ricordato che la conoscenza - non da me tirata in ballo - considera l’essere umano parte delle specie animali che popolano il pianeta Terra e si è andati un po’ oltre Adamo ed Eva?! A me sembra di non aver fatto niente di straordinario a ricordare quali siano i recenti sviluppi della conoscenza, a meno di non confondere la conoscenza con la propaganda e cercare di spacciare una visione antropocentrica, parziale, pre-illuminista, come un dato di fatto.


      E’ giusto che ognuno la pensi in modo differente e che non venga imposta la propria visione come assoluta. Infatti nessuno cerca di costringerti ad abortire, né interferisce nel tuo desiderio di tenere un eventuale figlio. Fatti tuoi, scelta libera. Sarebbe carino ricevere lo stesso rispetto, proprio in virtù dell’auspicio da te espresso.

      Chi mette bocca nelle scelte altrui e pretende di aver diritto di farlo fa parte del Movimento per la Vita.


  • Di (---.---.---.132) 27 agosto 2013 14:00

    la scelta dell’aborto è una scelta molto dolorosa che dilania l’anima di chi lo fa ma è la scelta della donna. Non trovo giusto tutta la falsa moralità - E’ onesto e corretto far capire a colei che fa l’aborto a cosa va incontro dopo tale svuotamento. E’ comunque un diritto acquisito che può piacere o non piacere - ma è sempre un diritto acquisito - Nessuno può giudicare e nemmeno condannare chi sceglie di fare un aborto che distrugge una vita - Non possiamo sapere il dolore che si cela nelle persone che decidono in tal senso.

    Anna59
  • Di (---.---.---.71) 27 agosto 2013 14:01

    come scimmia evoluta penso che le interruzioni volontarie di gravidanza vengono sostenute al 90% solo per non avere rogne in futuro con i figli e non rinunciare agli affari propri.

  • Di (---.---.---.94) 27 agosto 2013 14:52

    Anna59 quello che scrivi è vero, ti chiedo però, perchè la scelta della donna è dopo? Mi spiego meglio. Se l’uomo con cui decidi di donarti completamente non lo consideri a priori il padre che vorresti per i tuoi figli e magari sei consapevole che l’unione quel giorno potrebbe portare ad una gravidanza, perchè è così difficile dire no? La donna può scegliere anche in quel momento perchè non lo fa? Spero che ANNA59 possa rispondermi. Grazie. 

  • Di (---.---.---.200) 27 agosto 2013 15:01

    La mia idea è che è una indecenza permettere a questi personaggi di accedere dentro gli ospedali.

  • Di (---.---.---.131) 27 agosto 2013 16:23

    L’articolo racconta solo una porzione di verità. Non parla delle donne contente della loro scelta di non abortire, non parla del dolore e dei sensi di colpa di chi invece sceglie di abortire, non parla di chi ha tratto sollievo dal sentirsi aiutata e non abbandonata. 

    La procreazione, la sessualità, è anche una responsabilità e l’aborto, a volte, diventa uno scaricare sul più piccolo e indifeso (la vita in embrione) le proprie responsabilità: eliminandolo si pensa di eliminare il gesto fatto. Ma non è così.
    Certo, ogni donna è libera di scegliere (gran dono il libero arbitrio), ma è proprio per essere libere di scegliere che esistono associazioni come queste: se io non ho soldi per comprare vestiti, pannolini e latte in polvere... come posso essere libera di scegliere di mettere al mondo un bambino? Se invece ho chi mi aiuta, allora sono libera di scegliere se proseguire o meno la gravidanza.
    • Di (---.---.---.47) 27 agosto 2013 20:25

      A queste associazioni interessano solo gli embrioni, hanno dei problemi seri con gli embrioni, dei bambini non frega niente, altrimenti spendesserole energie che impiegano per colpevolizzare le donne e sparare sentenze sui loro corpi per aiutare i bambini

  • Di (---.---.---.47) 27 agosto 2013 20:22

    Giusto che non lo imponga, gli ospedali sono pubblici e laici non tutt* credono al Padre Eterno, non tutte le donne credono di aver ricevuto dallo stesso il dono di essere delle incubatrici. C’è una legge che sancisce l’interruzione di gravidanza, le scelte delle donne non possono essere in alcun modo giudicate

  • Di (---.---.---.218) 29 agosto 2013 18:25

    Riporto questo pezzo ritrovato in internet: Le migliori cose mai sentite da un politico. Bravo De Poli.

    “Mi sembra di assistere alle solite polemiche ideologiche inutili. Sostenere la vita non è un reato”. Con queste parole il senatore padovano Udc Antonio De Poli si schiera a favore del Movimento per la vita che è sotto accusa dopo l’autorizzazione da parte dell’Usl 16 a entrare nel Polo ospedaliero di Piove di Sacco (Padova). “Stiamo parlando di un servizio di accoglienza e ascolto, sostegno morale e psicologico – spiega De Poli -. Che senso ha questa crociata contro chi vuole promuovere la vita? Nessuno vuole fare il lavaggio del cervello a nessuno. Le donne che arrivano in ospedale per abortire vanno aiutate perché vivono un dramma. La vita deve essere promossa e tutelata con tutti gli sforzi possibili. Pensare di fare la guerra a chi difende la vita è non solo paradossale ma frutto dei soliti schemi ideologici. Si può essere pro o contro l’aborto, ma fare la guerra a un’associazione è pretestuoso. Si possono mettere in discussione semmai – chiarisce De Poli – le modalità di intervento dei volontari, ma la loro presenza in Ospedale è senz’altro positiva”. “Mi congratulo con il Direttore generale dell’Usl 16 Brazzale – conclude -. E’ un’iniziativa positiva, mi auguro che venga presa ad esempio per altre strutture pubbliche sanitarie in Veneto”.

    Fonte: Antonio De Poli

  • Di (---.---.---.50) 30 agosto 2013 08:57

    Salve, vorrei solo chiarire che il contenuto della convenzione prevede che ci sia un centro di ascolto all’interno della struttura ospedaliera (una sede, come ce l’ha l’AVIS, i clown di corsia e altre associazioni), che di fatto replica la sede già presente nel territorio e a cui si possono rivolgere tutte le madri o le famiglie in situazioni difficili per ragioni molto varie. Alle persone (e sono davvero tante, con gli italiani in aumento costante) che si vogliano rivolgere allo sportello i volontari risponderanno nella maniera solita, ovvero assicurando sostegni materiali (latte, pannolini, passeggini) e l’indirizzo verso professionisti per supporto medico e psicologico nei casi in cui sia necessario per mancanza di conoscenza da parte di chi si rivolge al Centro.

    L’accesso alle corsie è normato da precise disposizioni e nulla ha a che vedere con evangelizzazione di donne aspiranti abortiste. L’elemento di proattività che in tanti criticano è assente, e il malinteso deriva purtroppo dall’equivoco tra il Centro aiuto alla vita, di natura laica e civica, e frange più estreme dal punto di vista ideologico, quelle che hanno avuto esposizione mediatica per i casi che si sono ricordati più sopra, ma che sono altro dal Centro aiuto alla vita. Purtroppo anche i giornalisti non sono stati in grado di dipingere la situazione in maniera più precisa.
    Per concludere, i volontari del centro parteciperanno ad adeguati corsi di formazione a carico dell’ospedale e sono soggetti a revoca nel caso in cui le condizioni di cui nella convenzione non vengano rispettate.
    Questo non per delegittimare il dissenso verso questa decisione, ma per invitare ad una conoscenza meno superficiale della questione, che è articolata e, purtroppo, non ben rappresentata da alcuni organi di stampa.

    PS: la stessa operazione è in corso in altri ospedali ospedali con ottimi risultati già da molti anni, la notizia ha rilievo perchè è la prima volta in Veneto, non nell’Italia intera. 

    • Di (---.---.---.165) 30 agosto 2013 13:28

      Si chiama Movimento per la VITA, già questo nome è ideologico, questo nome è colpevolizzante. Per la vita di chi? dell’embrione? quindi se l’embrione è "vita", l’aborto è omicidio, la donne è un’assassina. Non ci deve proprio stare un’associazione che si chiama movimento per la VITA, una donna che volontariamente o meno si trova a fare i conti con una IVG non deve in alcun modo, anche indiretto, sentirsi colpevole di niente. Non ci prendete ingiro le donne non vi vogliono, hanno combattuto in passato e torneranno a combattervi. Fuori, lontani dai nostri corpi.

  • Di (---.---.---.218) 31 agosto 2013 09:11

    Ma per voi abortiste la coscienza, ovvero quella voce che grida dall’interno, non esiste proprio? Sapreste spiegare come mai tutte quelle donne che hanno abortito senza che nessuno le giudicasse provano sensi di colpa, angoscia, depressioni fino ad arrivare a patologie psichiatriche? Nessuno le ha colpevolizzate eppure .........

  • Di (---.---.---.218) 31 agosto 2013 11:08

    cioè molte donne ecc.

  • Di (---.---.---.165) 31 agosto 2013 11:37

    La voce che grida dall’interno? ma quale voce? questi discorsi ideologici e pieni di retorica possiamo risparmiarli? la sindorme post-aborto è il nuovo attacco trasversale alla legge 194. Ci sono donne che abortiscono e soffrono, ci sono donne che abortiscono e stanno benissimo. Non c’è un’unica narrazione, parlare a nome di tutte le donne è scorretto e sovradeterminante. Tra l’altro se le donne dopo un aborto, spontaneo o meno, provano senso di colpa mangari la responsabilità non è di una fantomatica sindrome (e anche basta a volerci sempre patologizzare, ieri era l’isteria oggi la sindrome post aborto) ma di una cultura che continua a indicarle come colpevoli, la colpa è anche di quei medici obiettori, di quei volontari che dicono di essere per la vita, di quella cultura della sacralità della maternità. Levatevi di torno e le donne staranno molto meglio.

  • Di (---.---.---.218) 31 agosto 2013 12:34

    Tu vuoi la libertà senza pagare il prezzo della responsabilità: ovvero tu vuoi i pasti gratis. Molto comodo questo modo di pensare. Tu vuoi ogni diritto e non ti importa nulla se questo diritto contrasta con la vitqa di un altro essere anche se piccolissimo. Accecata come sei dall’ideologia della "pancia è mia" non lo capirai mai. E’ un essere vivente un individuo della specie uomo! Quello che è stato concepito. Uno di noi. Se tua madre trovandosi in difficoltà avesse pensato come la pensi te, non saresti qui ora a dire e scrivere certe fesserie. Ringrazia tua madre che ha creduto nella vita magari proprio di fronte a quelle difficoltà che ora tu ritieni determinanti per buttare via un figlio. La vostra ideologia irresponsabile è così violenta che vuole negare anche a quelle donne, che si sentono costrette ad abortire MA CHE NON VORREBBERO FARLO SE solo potesse far fronte grazie a qualcuno che si interessi a lei e al suo bambino, qualcuno capacedi farsi carico dei loro problemi. Persone che abbiano parole buone, incoraggianti e pronte a spendersi concretamente per loro. Nessuno giudica queste donne mi disse una volontaria: "io piango con loro" e di notte non dormo per pensare a come posso aiutare certe persone nelle loro difficoltà di trovare un lavoro, trovare casa, porto loro pannolini, latte per il bambino, paghiamo bollette delle utenze. Voi che tanto giudicate i volontari siete capaci di spendervi così per queste donne. Cosa fate di concreto oltre a cianciare?

    • Di (---.---.---.165) 31 agosto 2013 12:44

      Il diritto alla scelta non contrasta con un bel niente, è una legge dello Stato a stabilirlo, la legge 194. NOn puoi imporre la tua religione, la tua idea di vita ad alte persone. L’embrione non è un bambino se vi interessano tanto i bambini andate ad aiutare quelli, invece no state semrpe lì a ronzare intorno ai nostri corpi. Questa attenzione per il corpo femminile e per il nostro utero è morbosa. Gli ospedali sono pubblici e laici e non possono ospitare associazioni orientate religiosamente o volte a imporre un’unica idea, tra l’altro in contrsato con le leggi statali, di vita. La vostra retorica sull’aborto è finta carità cristiana, è pura crudeltà.

    • Di (---.---.---.218) 31 agosto 2013 19:15

      Non è un bambino. Ma quando una donna è in cinta cosa dice? Aspetto un figlio. Ma tu non eri forse quel "coso" che dici non essere un figlio?

    • Di (---.---.---.14) 1 settembre 2013 12:03

      Appunto, lo aspetta.


      Non lo ha, lo aspetta.


      In italiano le parole hanno in significato preciso e anche se le si usa a casaccio nel gergo comune, quando poi si legifera si ritorna all’uso con cognizione di causa.

      Per intenderci, le mamme di cui parli tu possono dire tutto quello che desiderano, anche che aspettano un ufo, va bene così. Ma per il dizionario italiano, per la medicina e la legge embrione e bambino NON sono sinonimi. Fattene una ragione e se proprio non riesci a capirlo, lascia in pace chi questa distinzione l’ha capita.

      Il mondo è pieno di bambini che muoiono di fame, avete la loro VITA di cui occuparvi. Di certo non vi avanzerà del tempo libero.

      Le donne non sono embrioni, non sono bambini, non hanno bisogno di voi. Sono persone adulte, responsabili della loro vita e delle loro scelte e non lo dico io, ma la legge.

      Chi siete voi per stabilire che non sono in grado di decidere per se stesse? Il presupposto è semplicemente offensivo.

      Tu non vuoi abortire? Bene, nessuno ti ci costringe. Se vuoi mettere leggi sul corpo delle donne, ricordati che puoi legiferare anche sul corpo maschile, che i figli si fanno in due.

      A quando il carcere per la fornicazione?
  • Di (---.---.---.218) 1 settembre 2013 21:09

    Non giocare sulle parole. Il cuore che batte non è un idea! Tu sei quello che tua madre aspettava. ciao

    • Di (---.---.---.172) 2 settembre 2013 09:40

      Chi sta giocando con le parole non sono io, lo stai facendo tu perché usando le parole in modo opportuno si può suggestionare e colpevolizzare.


      La legge le parole le prende terribilmente sul serio e la legge permette l’interruzione volontaria della gravidanza.

      Tu parli come se una donna incinta automaticamente dovesse partorire, mentre portare a termine una gravidanza non è assolutamente una passeggiata. Non è detto che nascano i figli, anche se si resta incinte. Visto che ti piace parlare con le donne che hanno abortito volontariamente, fai un po’ di domande anche a quelle che hanno perso il bambino per problemi vari, scoprirai che sono molte di più e che la gravidanza non è una passeggiata. Non è detto che restano incinte si arrivi alla nascita di un figlio, non è così automatico.

      Se non fossi nato non staremmo a parlarne, non sarebbe un problema mio. Di certo non sarebbe tuo e non lo è. Tu non hai alcuna delega a parlare in nome dei concepiti, non li rappresenti.
    • Di (---.---.---.172) 2 settembre 2013 09:45

      Aggiungerei un concetto: se le donne incinte non sono in grado di decidere, perché a leggervi sembrano delle disabili mentali che non hanno consapevolezza e diritto all’autodeterminazione, allora i compagni con cui hanno concepito un figlio sono degli stupratori che hanno abusato di donne capaci di intendere e volere fino ad un certo punto.


      Parto obbligatorio per le donne e carcere per gli uomini. Ti piace?

      Qui si tratta di capirsi: le donne sono capaci di intendere e volere? Se si, allora lasciatele in pace, non sono interdette e hanno diritto a decidere per la loro vita liberamente. Se no, allora andrebbero interdette e il rapporto sessuale che ha portato al concepimento si chiama abuso: il maschio coinvolto andrebbe messo in galera. 

      Un po’ di coerenza. 

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