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Commento di

su Veneto: si spalancano le porte degli ospedali pubblici al Movimento per la Vita


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26 agosto 2013 14:17

Chi ha scritto questo articolo è informata sull’opera del movimento per la vita, per questo motivo ritiene che non dovrebbero essere ospitati in ospedali e consultori pubblici e laici. Le donne prima dell’interruzione volontaria di gravidanza, secondo la legge 194, devono essere informate dal personale sanitario sulle possibili alternative all’aborto, solo dopo si rilascia il certificato. La presenza quindi di persone fondamentaliste religiose che si servono spesso di una retorica colpevolizzante non è assolutamente necessaria. Nessuna donna all’interno di un ospedale pubblico e laico deve essere costretta a sentirsi chiamare assassina. Basta arrivare all’ultima parte del messaggio, quello che inveisce contro i matrimoni gay, per comprendere che si tratta di persone intolleranti, ma non è giusto che in uno spazio laico impongano le proprie idee. A queste persone interessano gli embrioni, ma poi se ne strafregano della situazione dei bambini e delle bambine uno volta nat*. Tornare indietro significherebbe tornare agli aborti clandestini, che in Italia sono già una realtà. E questo non è possibile.


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