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 Home page > Attualità > Politica > Perché nessuno ha pensato di dire che Berlusconi è innocente?

Perché nessuno ha pensato di dire che Berlusconi è innocente?

Ma come? Si è pensato a tutto e non a questo? Tutti si sono spesi per vedere come rimandare l’inevitabile, per bypassare, ignorare e smontare le leggi di questo paese e a nessuno è venuto in mente di dichiarare che Berlusconi è innocente? Certo che è strano!

Se in passato abbiamo creduto di toccare il fondo ora abbiamo la necessità di rivedere tutto. Lo spettacolo a cui stiamo assistendo al Senato ha davvero del patetico. Tutti i membri dell’assemblea chiamati a decidere su Berlusconi sono entrati in consiglio con la certezza che il Cavaliere non potrà più essere senatore. Persino chi lo difende è consapevole che la decadenza è inevitabile, ed ogni dichiarazione, ogni dossier presentato – dalla relazione di Augello alle minacce di Schifani – hanno il solo scopo di prender tempo.
 
Augello ha indirettamente fatto un errore aprendo direttamente i lavori della Consulta con le sue tre motivazioni pregiudiziali. È un errore che nel contempo “ammette” che la condanna in cassazione di Berlusconi è incontestabile – non parla affatto di innocenza o estraneità dell’imputato ai fatti che lo hanno condannato -, e – come se non bastasse – con quel documento di 70 pagine ha implicitamente espresso che il Parlamento italiano non ha gli strumenti per dichiarare la decadenza di un senatore.
 
Le tre motivazioni di Augello
 
La prima motivazione pregiudiziale di Augello è abbastanza paradossale, perché chiede alla Giunta riunita in consiglio di “lavorare” affinché il caso Berlusconi possa esser “posto innanzi alla Corte Costituzionale”. Per Augello, dunque, il Senato deve lavorare per Berlusconi! Da strumento di ratifica della decadenza dovrebbe trasformarsi in un pool politico pro-Silvio. Secondo questa prima richiesta la consulta non ha titolo per pronunciarsi, ma può solo farsi da parte e vedere come allungare la vita politica del condannato. Sintetizzando, Augello ha chiesto: Berlusconi non può esser giudicato in questa sede e resta senatore fino a ché la corte costituzionale non si pronuncia. Ed è pure compito vostro vedere se si può fare.
 
La seconda istanza di Augello riguarda la legge Severino. Questa legge per il relatore è prima di tutto incostituzionale, e in secondo luogo non può essere applicata retroattivamente. Se il reato è stato consumato nel 2004 – quando la legge Severino non esisteva – la norma non si può applicare nel 2013.
Qui c’è un’obiezione da sollevare: la legge Severino si applica ai parlamentari nel momento in cui è il reato è stato giudicato e accertato in via definitiva e non quando è stato commesso. Se non fosse così questa norma sarebbe totalmente inutile, visto che costituzionalmente ogni imputato è da considerarsi “innocente” sino a condanna avvenuta, che sia senatore, parlamentare o semplice cittadino non conta. E Berlusconi non può sottrarsi a questo elementare principio, e neanche i suoi difensori possono fingere di ignorarlo.
 
La terza motivazione del difensore del Cavaliere è un piccolo capolavoro dell’assurdo: Augello chiede alla Giunta del Senato un “rinvio interpretativo”, cioè chiede di congelare tutti i lavori per far decadere Berlusconi fino a quando non si sarà dimostrato che la legge Severino non è applicabile al Cavaliere. Un calembour affascinante, degno dei paradossi prospettici di Esher. Augello prima dichiara che la Legge Severino non è applicabile e poi chiede alla Giunta di verificare e accertare questa “inapplicabilità” affinché sia lo stesso collegio di senatori - come il cane che si morde la coda - e ratificare di aver perso solo tempo, perché Berlusconi può restare Senatore anche se è un frodatore.
 
Eh, già! Perché non dobbiamo perdere di vista la cosa più ovvia quella incontestabile: Berlusconi resta un frodatore! Augello cavilla, le tenta tutte, ha snocciolato i bizantinismi più astrusi per difendere il Senatore ma non ha mai contestato la condanna in cassazione.
 
Ma come? Si è pensato a tutto e non a questo? Tutti si sono spesi per vedere come rimandare l’inevitabile, per bypassare, ignorare e smontare le leggi di questo paese e a nessuno è venuto in mente di dichiarare che Berlusconi è innocente? Certo che è strano!
 
Il più intelligente e realista di tutti è stato l’avvocato Coppi, il quale - tagliando la testa al toro - ha detto chiaramente a Berlusconi di sbrigarsi a chiedere “i servizi sociali”; altrimenti una bella mattina si ritroverà in casa dei carabinieri incaricati di accompagnarlo alla stazione più vicina per prendere le sue impronte e fargli due belle foto, una di profilo e l’altra di fronte. E solo dopo Silvio potrà tornare a casa per scontare la pena ai domiciliari.  
 
 
Foto: Wikimedia

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.34) 14 settembre 2013 12:18

    Non mi sembrano interessanti le motivazioni con cui si perde tempo: fra un po’ ci diranno che il berlusca è fratello di mubarak.
    E’ interessante invece il perchè ci tengono tanto a guadagnare del tempo: per comprarsi i senatori necessari a ribaltare in aula del senato la decisione di giunta.
    Tutto ciò con l’attivo e penoso supporto del presidente della repubblica, che avrebbe il compito di far rispettare le costituzione e le istituzioni: esattamente il contrario di ciò che invece fa.
    GeriSteve

  • Di (---.---.---.198) 14 settembre 2013 19:35

    Inversione prova >

    Berlusconi è stato condannato in via definitiva e a breve sarà interdetto dai pubblici uffici.
    Dopo la prima sentenza ha avuto ben 11 mesi per raccogliere nuovi elementi “probatori” e dimostrare la sua estraneità.
    Ora potrebbe rassegnare le dimissioni dal Senato e fare emergere quelle “motivazioni” meritevoli di un possibile atto di clemenza. A cominciare dalla conferma del sostegno del PdL alla continuità dell’azione di governo.

    Niente di tutto questo.
    Sono gli altri partiti (il PD in primis) che dovrebbero fornire la prova di non essere animati da “fumus persecutionis” nei confronti di Berlusconi.
    Come?
    O avvalorando “la tesi” della non applicabilità di una condanna “orientata” a fini politici, oppure contestando la validità di norme volute e votate dalla stragrande maggioranza del Parlamento.

    E’ la tecnica dell’inversione dell’onere della prova. Obiettivo.
    Invertendo l’onere è il PD che è tenuto a “convalidare” l’eleggibilità di Berlusconi.
    Solo così sarebbe in grado di provare di non voler “sacrificare” la governabilità del paese, evitando che i Ministri del PdL siano costretti a rassegnare le dimissioni.

    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce né remore, né limiti fino a …

  • Di (---.---.---.252) 14 settembre 2013 22:07

    Alla base di ogni elucubrazione politica vi è una grande ipocrisia in quanto non si tiene conto che il nostro Paese è stremato da oltre quaranta anni di guerra civile sferrata dagli orfani del comunismo di Stalin i quali da quaranta anni combattono con tutte le armi a loro disposizione,per la presa del potere che democraticamente è loro preclusa, armi che sono tante e diversificate, dai mezzi di informazione al terrorismo alle devastazioni di piazza, alla magistratura (toghe rosse) che in realtà non è altro che un ennesimo partito politico asservito alla sinistra le cui vittime sono i cittadini, l’economia del Paese e quei giudici onesti che soffrono in silenzio della pessima reputazione che questa fondamentale istituzione paga per essere ridotta a intollerabile strumento eversivo.

    Essere inquisiti da quei sedicenti magistrati è un onore!
    La storia giudicherà secondo Giustizia.
    CESARE ZACCARIA
    • Di (---.---.---.90) 15 settembre 2013 06:33

      Finalmente una persona che non ha paura di dire la verità sulla situazione politica italiana, stranamente anche la famosa Boccassini dice che la Giustizia è stata ed è usata per scopi politici e non dimentichiamoci la Scrittrice Oriana Fallaci con " Toghe serve della sinistra ".


      Bravo Cesare Zaccaria
  • Di paolo (---.---.---.247) 17 settembre 2013 11:22

    A parte il fatto che non è assolutamente vero che "a nessuno è venuto in mente di dichiarare che Berlusconi è innocente " . Non so da dove lo ricavi caro Franco ,I suoi adepti ci hanno letteralmente stordito a forza di ripeterlo .

    Il problema è che "l’innocenza " non si può dichiarare , va accertata .E ad accertarla sono i giudici e non la Santanché .
    Augello non è chiamato a rifare il processo e a formulare una sentenza . La sentenza c’è già stata ed è definitiva : Silvio Berlusconi è colpevole .Punto .

    Poi ci sono dei buontemponi come Cesare Zaccaria e relativi compiacenti che se la filano a modo loro .
    Arrivare a definire "toghe rosse " 12 giudici (3 +3 +6 )tutti acclaratamente di centro destra o di destra -destra ,un paio perfino in afflatto con l’entourage di Silvio , è l’immagine lampante di quali vette di faziosità può raggiungere chi rifiuta la dolorosa realtà . In Cassazione ,anche il procuratore ,ovvero l’accusa era di magistratura indipendente ( destra) .Dubito che perfino l’uscere fosse di sinistra .
    Ma come dice bene Geri per questi soggetti non c’è alcun limite all’indecenza ,sono disposti a tutto , anche a vendere il cervello in nome della bandiera .E’ proprio per questo motivo che Silvio ( in privato lo chiamano Gesù) li ha selezionati , è per sentirsi dire "duce ,duce !! " , oppure , se hanno i requisiti ,per disporne a suo piacimento.Per i più fortunati c’è la ricompensa , per tutti gli altri il compiacimento di sentirsi la famiglia allargata dell’illustre delinquente .

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