Non vorrei essere troppo cattivo ma trovo l’articolo superficiale e "media-centrico", se mi si passa il termine. Gli USA come stato "capace di reinventare soluzioni di pura e semplice continuità, ponendo
il Voto come rappresentazione massima di un paese mai in ostaggio da
beghe di potere." sembra una barzelletta. Gli USA sono un paese in cui la politica conta da sempre come il due di picche, soverchiata dall’economia in ogni ambito; le elezioni si vincono e si perdono sull’economia, va da sè che una crisi planetaria abbia favorito prima Obama ("change", messaggio facile facile, intriso di suggestioni da American Dream per un nero alla Casa Bianca) ed oggi chi sta all’opposizione. La proposta politica dei Tea Party quale sarebbe? Meno tasse per tutti. Esattamente la stessa disastrosa idea di Reagan. La politica nazionale statunitense è il NULLA riempito di propaganda, per questo la Sua visione centrata sui media a mio avviso descrive una realtà che non esiste.
P.S. Obama era la "faccia buona" con cui regalare altri soldi alle Corporation pasticcione (Bush dopo il caso Enron si era giocato il bonus), ora serve di nuovo una banda di fessi che votino un taglio delle tasse, sanità privatissima e lucrosissima ed una guerra al cattivissimo Iran, e la borsa si impenna a garanzia del secondo mandato.
In un paese dove nessuno toglie mai le chiappe dalla sedia non mi sarei concentrato su quelle della Carfagna che, a differenza di tanti altri, ha provato a lavorare coerentemente con il suo mandato. E la semplificazione di Calderoli? Lettera morta. Il prode Fazio promosso a ministro dopo aver comprato milioni di dosi di vaccino contro l’influenza che nessuno userà mai? Maroni incensato come il respingitore di clandestini numero 1 responsabile politico delle decine di persone suicidate / ammazzate in galera? Mi fermo per carità di Patria. Trovo solo illogico chiedere la testa della Carfagna perchè Silvio fa battute pessime, proprio non vedo il nesso logico.
Bellissimo articolo, non poi raminga l’idea che ci sta dietro. L’Italia non è un’isola ed il default causato da un governo di nani non piace a troppi banchieri che sono ritornati a predicare crescita & commercio (e con l’Occidente a pancia piena una bella guerra all’Iran, e la borsa si impenna). Quel che stupisce è la pochezza della vicenda (un potente che si impegna per una giovane protetta, suvvia, che banalità) rispetto alla posta in gioco. Sembra un trucco perchè lo è.
"Che un giornale decida di martellare la presidente di Confindustria con
un tempismo assai sospetto rispetto all’intensificarsi delle critiche di quest’ultima nei confronti dell’esecutivo può anche starci"
Ma in che film? Un giornalista dà le notizie e basta, non monta una campagna stampa per far "star buoni" i critici, ma che siamo matti? "Se non fai come dico io ti scateno contro i segugi" è tecnica intimidatoria mafiosa applicata alla stampa, solo che ormai ci siamo abituati a tanta e tale me**a da non capire più nemmeno che su questa china a rimetterci sono le libertà di tutti. Il ricatto a mezzo stampa passato come normale amministrazione è il fondo del barile.