Silvio preferisce essere Etero: Ministro Carfagna non sarebbe il caso di dimettersi?

Queste non sono parole né di Nichi Vendola né dell'Arcigay: sono le parole della prima campagna istituzionale contro l'omofobia del Governo Italiano, datata 9 novembre 2009, organizzata dal Ministero delle Pari Opportunità, e costata due milioni di euro.

"Sono riuscita a rompere un piccolo tabù facendo rientrare la lotta all'omofobia tra i compiti del governo", dichiarò il Ministro Mara Carfagna.

In occasione della Giornata Mondiale contro l'Omofobia, il 17 maggio 2010, al Quirinale il Ministro Carfagna si scusò pubblicamente con l'unica deputata dichiaratamente omosessuale, l' On. Paola Concia del PD, "per avermi aiutata a sfondare il muro della diffidenza della quale penso di essere stata allo stesso tempo vittima e inconsapevole responsabile, in un passato remoto, ormai ampiamente superato"

 

Nel blog del Ministro per la Pari Opportunità invece, alcuni giorni prima di quel 17 maggio si potevano leggere queste parole: "L’omofobia non è ancora stata sconfitta del tutto, permangono in Italia sacche di un’inciviltà che non dovrebbero avere cittadinanza in una democrazia fondata sui diritti, quale è la nostra. Per estirpare questo cancro partendo dalle radici, le Istituzioni devono continuare a lavorare, come già stanno facendo, seguendo la strada autorevolmente segnata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella direzione della prevenzione. Non soltanto, quindi, investire sulla sicurezza dei cittadini – tutti i cittadini – come il Governo ha fatto sin dall’inizio del suo mandato, ma anche contrastare quei pregiudizi che ancora albergano nella coscienza di qualche italiano”.

 

Quei pregiudizi che ancora albergano nella coscienza...

DI QUALCHE ITALIANO.