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 Home page > Attualità > Politica > Charlotte Rubacuori Corday: “gnocca” o strumento di oculata rapina?

Charlotte Rubacuori Corday: “gnocca” o strumento di oculata rapina?

Al Presidente del Consiglio, il colpo mortale lo ha inferto proprio lei, questa ragazzina con un corpo mozzafiato e una faccia maliarda alla Milo Manara.

Novella Charlotte Corday è una, mi si passi il termine, “paracula” col botto, uno di quei personaggi che si costruiscono solo nelle stanze del Potere con la P maiuscola, il Potere forte, quello che non appare, ma esiste e decide.

 

 

La verità non uscirà in televisione né sui giornali – dice Ruby con una voce morbida e profonda dal leggero accento straniero a Rai2 - Non mi renderò ridicola come tante altre nella mia situazione. Io intendo pubblicare un libro in cui racconterò la verità sulla mia vita e dove ci sarà anche Silvio Berlusconi“.

Nella stessa intervista, Ruby si dichiara grata, gratissima al Presidente, un uomo dal cuore d'oro che l’ha salvata dalla strada senza chiedere niente in cambio.

Anche Noemi, lo ricordate, sostenne che Berlusconi era buono e generoso, una persona di famiglia, così di famiglia che lei lo chiamava “Papi” .

 

 

Ma come è possibile che un uomo che ha tenuto in mano per oltre 15 anni la politica italiana, non abbia visto quanto fosse scivolosa la sua strada?

Servizi segreti, guardie del corpo, consiglieri, giornalisti, avvocati, ministri, beneficiati, esperti, sapienti... una stanza dei bottoni da paura, eppure non ha visto il baratro oltre la siepe.

Come è possibile?

Personalmente mi sono fatta l’idea che la Ruby Rubacuori non sia vera. Assomiglia molto ad una Mata Hari dei nostri giorni. Troppe coincidenze, troppe casualità per rendere il tutto davvero casuale!

A volte per capire la realtà bisogna usare la fantasia.

Immaginiamo allora, per motivi che a noi comuni mortali non è dato conoscere, che nelle stanze del Potere di cui parlavo prima, fosse stato deciso che era ora che Berlusconi andasse a riposo, non incarnando più la funzionalità strategica cui era stato chiamato.

L’Italia sta messa male, se non si vuole fare la fine della Grecia, occorrono cambiamenti e sacrifici, ma né destra né sinistra sono in grado di realizzarli da sole: troppo scomodi, troppo dolorosi, troppo impopolari. 

E’ necessario un governo di larghe intese, o al ribasso, un governo tecnico. Gioie e dolori suddivisi in parti eguali.

Berlusconi non è l’uomo che può governare questo processo: troppo esposto, troppo odiato (anche se molto amato), troppo accentratore, troppo protagonista, troppo mattatore. Per la nuova fase servono uomini più semplici, più fattivi, più funzionari che cavalieri.

Ed ecco che “il vizietto” ovvero la passione smodata del Premier per le donne, soprattutto le giovanissime, che ha sempre avuto e che è stata motivo di una separazione in casa con sua moglie Veronica, casualmente comincia ad emergere sui giornali (non tutti sono suoi) e soprattutto sulla Rete.

Le veline salgono alla ribalta e tra loro Noemi Letizia. Chi informa, infatti, che il Presidente si recherà alla festa di compleanno della fanciulla? Chi è la gola profonda?

Sua moglie Veronica, intelligente e intuitiva, fa capire all’Imperatore che ”il suo sollazzo” lo porterà alla tomba. Lui non ascolta e lei si defila e divorzia… separando così il proprio destino da quello del premier.

Dall’uscita da Arcore di Veronica, la villa diventa ricettacolo del terzo mondo del gossip internazionale.

Berlusconi, capisce o non capisce, sta di fatto che sceglie una strategia di scontro aperto. Scendono così in campo i Feltri, i Sallustri, i Belpietro, i Capezzone, cioè i duri, perché come dice Silvio, quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo. Armi? Tutti i media dell’imperatore a partire da Libero, Panorama, Il Giornale.

Le prime mazzate sono, tanto per cambiare, per la sinistra: cade la testa di Marrazzo, poi quella di Boffo, ammonimento alla Chiesa a stare al proprio posto. Poi l’errore più grave: la rottura con Fini e le minacce al presidente della Camera con la storia della casa di Montecarlo. Insomma: lotta dura senza paura e nessuno si frapponga tra il drago e la sua ira!

 

Ma ecco all'improvviso nel cielo nuvoloso della politica, compare lei, bellissima, statuaria, marocchina mozzafiato dalla pelle ambrata e dalla voce calda, giovanissima: Ruby Rubacuori (geniale nome d'arte), una storia familiare alle spalle impossibile, a 12 anni scappa di casa perché il padre la vuol fare sposare con un 50enne e poi è cattolica.

Naturalmente i personaggi di Arcore circondati da tante veline e puttanelle, non vanno troppo per il sottile nelle informazioni. Travestita da minorenne, da escort, la nostra Mata Hari entra, cavallo di troia, nel villone del premier.

E destino cinico e baro, proprio alla vigilia del suo compleanno, finisce in Questura. Qualcuno dalla Questura avvisa Silvio e avvisa i giornali.

Signori il gioco è fatto! Charlotte Corday d’Armont, alias Mata Hari, alias Ruby Rubacuori pianta il suo pugnale nella gola di Marat !!!

 

Commenti all'articolo

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.173) 2 novembre 2010 17:00
    Filippo Cusumano

    Marat uscirà dalla vasca insanguinato e barcollante, poi, dopo le prime cure, si rimetterà in piedi alla svelta, griderà al complotto e un sacco di persone lo voteranno.

    Il re del Chiagni & Fotti se la cava sempre.

    Anche stavolta che l’ha fatta più grossa del solito ( mi riferisco al pasticciaccio con la Questura, non certo alle Carlotte Corday maggiorenni o minorenni- tutte prezzolate- che si porta a casa o a letto).

    Una sola cosa mi consola: sarà difficile in questo frangente dire che Marat è stato perseguitato ( anche se Feltri, Belpietro e Minolini sono pagati per questo e non privi di risorse e di fantasia) .

    E’ lui che questa volata , non so se per stupidità o per arroganza, si è messo da solo in questo casino.
    Non lo dice Di Pietro, lo ha detto Bossi, il suo più fedele alleato.

  • Di barbara giovanardi (---.---.---.193) 2 novembre 2010 17:34

    Visto che la politica italiana ha preso una direzione delirante, è il caso di assumere un punto di vista delirante.... ma questo tuo punto di vista, Grazia, tanto delirante non é....

  • Di rosella ricci del manso (---.---.---.19) 2 novembre 2010 18:16

    ..e se fosse veramente così? del resto la "politica" di questi ultimi tempi ci ha abituati a di tutto: dossier, fango, faccendieri d’assalto o pseudo tali che partono armi e bagagli per i paradisi fiscali a preparare situazioni ad hoc...In uno scenario del genere tutto è possibile: anche questo bellissimo pacco regalo confezionato con cura a cui un Sig. B non ha saputo resistere. Comunque sia la conclusione non cambia: chiunque può avvicinarsi alle stanze del signore, purchè abbia un bell’involcruo e la capacità di sorridere e dire sempre sì. Le conseguenze le vediamo: il ridicolo della stampa estera e il discredito politico che da queste azioni ne deriva (illuminante da questo lato il commento di Mario Monti sulla sua vergogna di essere italiano), nonchè una politica completamente bloccata a risolvere le pruderie di un vecchio settantaquattrenne che si illude di essere ancora piacente e, soprattutto, intoccabile. Mi viene da dire che, visto il consenso che ancora continua a ricevere dalla maggioranza di chi lo ha votato, questo e solo questo è quel che l’Italia si merita.

  • Di Grazia Gaspari (---.---.---.3) 2 novembre 2010 18:33
    Grazia Gaspari

    Filippo, Marat non si rialza dalla vasca da bagno :)))))


    Si sta parlando di mozioni di sfiducia a Berlusconi. Non so se arriveremo a questo, ma il governo di Silvio è molto, molto traballante.
     
    Secondo me nei palazzi si sta discutendo il modo d’uscita. La Ruby Rubacuore che non ha caso l’ho paragonata a Carlotta Corday è colei che da il colpo definitivo al tiranno. Appare come una escolt, in realtà è un agente segreto, una contessa di Castiglione, una mente consapevole.... un vero futuro ministro degli interni ahahaha

    Tra le sue dichiarazioni, c’è anche questa, riguarda il suo sogno nel cassetto fare il Carabiniere: “È stata talmente forte la voglia di fare il carabiniere, che mi sono trovata spesso dai carabinieri, ma sempre dall’altro lato della scrivania”.
     
    Una ragazza coi baffi ahahaha vera Mata Hari, che vestendo i panni di Carlotta sta ponendo fine ad una fase politica

  • Di pv21 (---.---.---.2) 2 novembre 2010 20:02

    1) Berlusconi è il PDL e non c’è PDL senza Berlusconi. 2) Solo Berlusconi può dare a Bossi il suo federalismo padano. 3) Fini ha scelto il ruolo del "temporeggiatore". Tutto qui: semplice, ma incontrovertibile. Ci vuole ben altro che Ruby Rubacuori. Intanto avanzano le "nebbie" autunnali di quella crisi (ex-ripresa) che da mesi grava sul paese come Se fosse stagnazione ...  

  • Di Il Gufo (---.---.---.50) 2 novembre 2010 20:51

    Bellissimo articolo, non poi raminga l’idea che ci sta dietro.
    L’Italia non è un’isola ed il default causato da un governo di nani non piace a troppi banchieri che sono ritornati a predicare crescita & commercio (e con l’Occidente a pancia piena una bella guerra all’Iran, e la borsa si impenna).
    Quel che stupisce è la pochezza della vicenda (un potente che si impegna per una giovane protetta, suvvia, che banalità) rispetto alla posta in gioco.
    Sembra un trucco perchè lo è.

  • Di maurizio (---.---.---.45) 3 novembre 2010 10:24

    Intanto riempiono le prime pagine dei giornali con gossip, bunga bunga e cazzate varie mentre il paese va a rotoli, in tutta Italia i cittadini si schierano, per un motivo o per l’altro, contro lo stato (vedi Terzigno, l’Aquila, Val di Susa ecc.)


    Lo stato d’altro canto ci sta abituando a vedere poliziotti e militari nelle città, la cosa a parer mio è preoccupante ma una cosa è vera e pv21 ha ragione: Berlusconi è il PdL, Bossi non troverà mai una posizione come l’attuale (tiene per le palle Silvio) per arrivare dove vuole quanto a Fini e i suoi che ci hanno deliziato con splendide teorie salvo alla prima occasione votare compatti ma a rovescio, mira a prendere il posto di B., ma finché non ci riesce rimane dove è e lo fa dando un colpo al cerchio e uno alla botte, appoggiando il governo ma criticando B.

    Quindi sebbene penso che Grazia abbia ragione, non credo nemmeno io che questa sarà la capitolazione del Sultano, doveva capitolare già da un po’ essendo comunque un corruttore (se Mills è corrotto lui è un corruttore) reato molto più grave che essere andato a letto con una escort.
  • Di Grazia Gaspari (---.---.---.3) 3 novembre 2010 13:00
    Grazia Gaspari

    Maurizio, il paese va a rotoli, l’America sta messa male, e cosi’ tutti i paesi industrializzati...che risentono di una stagnazione della crescita produttiva e del lavoro. Non si intravedono soluzioni. Si critica Obama ma il problema è al di sopra di lui.... Non c’è soluzione se non dichiarare guerra alla Cina :))))))) Si vuole questo???


    L’Italia risente del tutto e della sua arretratezza storica. Occorrono misure urgenti e impopolari cui nessun schieramento, nemmeno quello di Berlusconi con la sua schiacciante maggioranza, è riuscito a mettere mano. Solo un governo di larghe intese può tentare qualcosa. 

    Berlusconi con le sue escort e la sua vita un po’ stupida e un po’ dissoluta è ormai una macchietta, un’anatra zoppa, ripeto, che non serve al paese e ai poteri forti..... Essendo uno tosto, non è facile fargli capire che dovrebbe andare in pensione. 

    Come lo definisce un mio amico è un ganassa da bar della Bovisa, non può fare nulla e non lascia però che altri ci provino..... Perchè? Potrebbe fare il sultano a tempo pieno, ma come dice un detto siciliano: è meglio comandari che futteri :)))))
  • Di maurizio (---.---.---.45) 3 novembre 2010 14:06

    E’ chiaro Grazia che è l decadenza del sistema mondiale che sta andando a rotoli: siamo in troppi, inquiniamo troppo, consumiamo troppo.

    E’ il pianeta che sta andando a rotoli, è l’intera civiltà e non si risolve neanche facendo guerra alla Cina smiley perché se la cina cade cade tutto, ormai gli interessi delle nazioni sono mescolati, non esiste più il "cadi tu guadagno io" tranne quando esportiamo la democrazia... e facciamo missioni di pace armati... allora stai certa che qualcuno ci guadagna!
    Credo anche io in un governo tecnico, senza gossip e macchiette, senza sultani o comunisti, solo tecnici che traghettino fuori l’Italia dalla crisi ma per fare questo dobbiamo stare col culo per terra e ho paura che ancora non abbiamo toccato il fondo.

    Il Ganassa di Arcore ci delizierà con i suoi personaggi ancora per un po’ tempo e con lui anche le altre macchiette della politica italiana dal prode Bersani a Uoltèr, da baffino D’Alema a Di Pietro.

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