Ovunque immagino. I soldi necessari a trasmettere Santoro li può prendere dove meglio crede, la scelta di chiamare ad uno sforzo il suo pubblico non è unica al mondo ma va presa per quel che è: un interessante esperimento di finanziamento (a questi livelli di notorietà, perlomeno). Il solito furbacchione come dirà "Il Giornale"? Un coraggioso giornalista come dirà Santoro di sè? Non lo so e non mi interessa: è un po’ presto per dare giudizi su un programma che ancora non esiste.
Santoro è assolutamente antipatico, la puntata neppure l’ho vista ma non ho dubbi che sia stata scientificamente insulsa (se sperano di convincermi della bontà della scelta nucleare con Chicco Testa siamo a posto).
Detto ciò dell’articolo si salva il finale "all’appuntamento preferirei arrivarci con una informazione di qualità superiore".
Lo preferiremmo tutti ma non si può dire sia colpa di Santoro se la TV italiana sfiora l’indecenza.
P.S.
Qui non si tratta nemmeno più di discutere di nucleare: non c’è un progetto da valutare, una stima dei costi e dei tempi, una rosa di siti per gli impianti, non c’è nulla di un progetto serio. Punto.
Più che vero. Inoltre quotare l’acqua in borsa, pur essendo un’idea raccapricciante, è perfettamente in linea con gli interessi e la politca di Nestlè, e non certo da oggi.
"Il nucleare ha ancora molte opportunità da sfruttare."
Anche il solare, il geotermico, l’eolico e chissà quale altra inimmaginabile invenzione futura. Il punto non è che la scienza e la tecnologia possano raggiungere risultati incredibili, il punto è se vogliamo innescare una reazione nucleare per utilizzare un bollitore elettrico.