Un commento che fa riflettere molto sulla nostra disorganizzazione preso dal web:
Lettera 10
Caro
Dago, nel resto del mondo trattano il coronavirus per quel che e’: un
nuovo virus influenzale il cui vaccino e’ ancora allo studio. Quindi gli
altri Paesi adottano alcune misure (nei limiti del buon senso) e
cautele per certe categorie (malati con patologie preesistenti ed
anziani), ma continuano a vivere normalmente. In Italia invece dobbiamo
far sempre una sceneggiata. Uno che si traveste da Churchill ed annuncia
lo scoppio della guerra mondiale e decreta il coprifuoco. Un altro che
il coprifuoco non basta, bisogna chiudere tutto. Altri per cui Cristo e’
morto di freddo (vabbe’, aveva 85 anni ed era malato terminale di
tumore, ma il decesso e’ da coronavirus, mica siamo tedeschi). Nel 68
l’influenza di Hong Kong fece mezzo milione di contagi in due settimane e
fu concausa di milioni di morti (20mila in Italia); divenne poi
influenza stagionale per i successivi 50 anni (restando concausa di
morte per affetti da altre patologie ed anziani). Se mai un giorno
dovesse arrivare una pandemia veramente grave, che facciamo, esecuzioni
di massa per contenere il contagio?
Carpo