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Professori in mutande a Roma per protesta

Di Federico Pignalberi (---.---.---.198) 2 settembre 2009 18:53
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha rilasciato un comunicato che bisogna leggere con attenzione. Nel tentativo di smentire i dati sui tagli ai docenti, il comunicato dice che <<i dati che alcune organizzazioni sindacali forniscono in queste ore sono completamente diversi dalla realtà>>. Non so quali dati forniscano i sindacati, ma quelli elencati nell’articolo sono esatti.
 
Si legge nel comunicato: <<Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca precisa che la razionalizzazione del sistema scolastico ha riguardato 42mila unità di personale [42.102 per la precisione, nda]. Considerato però che quest’anno sono andati in pensione 32 mila docenti, in realtà si ferma a meno di 10 mila il numero di insegnanti non in ruolo a cui non sarà riconfermata la supplenza>>.
 
Quindi, i tagli all’organico, che vengono beffardamente chiamati <<razionalizzazione del sistema scolastico>>, riguardano 42mila insegnanti (nell’articolo ho scritto 31.243, escludendo quelli degli asili nido e delle scuole dell’infanzia). 42mila docenti in meno nelle scuole. Di cui 32mila sono pensionati che non verranno rimpiazzati. Gli altri sono ex-precari che verranno lasciati in mezzo alla strada. 
 
Il che vuol dire: 
 
1) per gli studenti non cambia nulla. 42mila insegnanti in meno avranno. 
 
2) I pensionati non verranno rimpiazzati. Se lo fossero, ci sarebbe lavoro per altre 32mila persone che, a causa dei tagli, non lavoreranno.
 
Più che una smentita, il comunicato del Ministero sembra una confessione.
 
Qui il testo completo del comunicato.

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