Bellissimo articolo! Non in difesa, come potrebbe apparire d’acchito, del proprio sapere. Bensì in difesa di una realtà che è ormai sotto gli occhi di tutti coloro che hanno a che fare con la Rete. E’ normale, o quasi, che qualcuno, per difendere i propri privilegi o per insipienza, demonizzi qualcosa che gli sfugge tra le dita. Non penso infatti che il direttore del Tg1 non "navighi" in Rete o che addirittura non ne conosca la potenzialità. Penso piuttosto che la Rete dia fastidio a chi è abituato alle verità precostituite e non abbia né voglia né capacità di formarsi una personale opinione.