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Vespucci: la nave più bella del mondo

Quante volte ce lo siamo domandati: “Qual è la nave più bella del mondo?”
La risposta credo sia unica: la Vespucci, orgoglio e vanto della Marina Italiana.
Però c’è un’altra domanda che mi frulla nella testa: “Perché chiamarla Vespucci, se il più famoso marinaio italiano è e rimane Colombo?”. Insomma, io l’avrei chiamata Cristoforo Colombo.

Al massimo, avrei potuto chiamare Amerigo Vespucci, una “seconda” nave, una gemella costruita subito dopo.

Ed è proprio così che accadde: nel 1928 venne varata la più bella nave al mondo, la Cristoforo Colombo e qualche anno dopo, nel 1931, venne copiata pari pari (o quasi) e varata la sua gemella, l’Amerigo Vespucci.

Così, per qualche anno, le “campagne di studio” dei cadetti dell’Accademia Navale si svolsero su due navi, pressoché identiche (anche se la Colombo aveva qualcosa in più a cominciare dalla doppia elica. La Vespucci ne ha una sola!).

Ecco, nella foto, le due navi affiancate nel porto di La Spezia: era il 1931.


Poi cosa è successo?

Alla fine della seconda guerra mondiale, in base alle clausole del trattato di pace, l’Italia dovette cedere alla Russia alcune navi, ivi compresa la Cristoforo Colombo. Così nel 1949 la nave cambiò bandiera e nome: venne chiamata Danubio (in russo: Dunaj).

Ma, a dimostrazione che una nave bisogna anche saperla gestire nel tempo, la Dunaj arrivò a fare una fine ingloriosa. I russi, forse anche in spregio alla sua origine italiana, la smantellarono, tagliando parte dell’alberatura e destinando la Dunaj al trasporto di carbone.

Finché nel 1963 un incendio non ne decretò la fine.
Mentre la Vespucci, ancora oggi (quindi a quasi 50 anni di distanza dalla “morte” della sua gemella) continua a solcare i mari del mondo, universalmente riconosciuta come la nave più bella del mondo.

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