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 Home page > Attualità > Società > La libera stampa può dire tutto, tranne la verità

La libera stampa può dire tutto, tranne la verità

Apprendo che il “New York Times”, a proposito dell’impero editoriale berlusconiano, ha scritto: “i giornalisti italiani si dividono in due categorie, quelli che lavorano per Berlusconi e quelli che lo faranno”.

 

Certo fa un po’ impressione sentire le recenti uscite del cavaliere contro la stampa, visto che ne possiede il 90% e sta brigando per prendersi La7 e mettere Minoli (uomo di Craxi) a Rai3.

Comunque anche gli americani non sono così ben messi.

Il Pentagono alza la voce perché non gradisce che il popolo americano veda e sappia ciò che accade veramente in Afghanistan, e chiede che non sia più pubblicata la foto di un “marine” agonizzante, mostrata da qualche giornale e che ha destato molta impressione.

Quanto è libera una stampa che accetta ordini dal “ministero delle guerre eterne americane”, quel Pentagono che dalla fine della 2° guerra mondiale ad oggi manda a morire la meglio gioventù Usa per ragioni innominabili?

Quando mai le associazioni dei giornalisti americani hanno protestato per essere esclusi dalla presenza nei luoghi dei combattimenti e le sole notizie che circolano sono quelle confezionate dagli addetti stampa militari che dicono solo ciò che gli fa comodo?

Come mai negli Usa è vietato anche filmare e far vedere in TV la sconvolgente verità di migliaia di bare che sbarcano dagli aerei militari?

E così per tutto il resto, il sistema informativo è tutto in mani private, molto sensibili alle decisioni della politica e del Pentagono, da cui vengono affari, appalti, concessioni, in un intreccio inscindibile che rende impossibile una qualsiasi libertà di stampa di un certo peso.

Esattamente come è la situazione oggi in Italia, soltanto che la parte del Pentagono la fa Berlusconi.

Commenti all'articolo

  • Di massimo (---.---.---.131) 7 settembre 2009 10:36

    commento banale.
    Antiberlusconi o comunque non dipendenti da lui
    Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero , La Stampa, Il Sole 24Ore , Il Mattino , Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione , L’ Unità, Il Riformista, Il Manifesto, Liberazione , L’Avvenire, Famiglia Cristiana e altri che dimentico, certamente

    Riconducibili a Berlusconi o alla sua parte politica
    Il Giornale, Libero, Il Foglio, forse.

    Quando si smetterà di raccontare questa favola della stampa tutta nelle mani di Berlusconi ? 

    • Di barbara (---.---.---.149) 7 settembre 2009 15:26

      Caro Massimo, apri gli occhi ma soprattutto la mente: l’impero di Berlusconi e’ mediatico. La maggior parte delle pesone si crea un’opinione vedendo la televisione, e questa e’ nelle mani del Premier.
      Lui stesso ha detto, durante un intervista a Nessma TV, Tunisi (25% Mediaset):
      "UNA NUOVA TELEVISIONE E’ SEMPRE UN MIRACOLO E UNA MERAVIGLIOSA FESTA, PERCHE’ NON C’E’ NULLA NELL’EPOCA MODERNA CHE INFLUENZI LE PERSONE PIU’ DELLA TELEVISIONE" .
      Lo ha detto lui e non i comunisti che tanto odia ma con cui ha lavorato...
       

    • Di Massimo Artini (---.---.---.92) 7 settembre 2009 16:19

      Perdonami, non è la proprietà vera e propria, ma il modo in cui vengono esposte le notizie sui giornali del primo gruppo (se si fa eccezione di Repubblica, che comunque ha le sue pecche).
      Penso che chi ha scritto questo articolo non dica che le proprietà sono di berlusconi (bisognerebbe però vedere come sono messe le partecipazioni azionarie, quali i consiglieri di amministrazione e con quali influenze o influenzabilità da parte di berlusconi).
      E’ un ragionamento il tuo che è banale perché non vede il fatto che moltissimi articoli tendono a coprire verità palesi o a confondere senza fare il punto e far ragionare il lettore.
      Se poi controlli come vengono creati ad arte i titoli: sono creati per una nazione di analfabeti che, putroppo, ragiona poco: da autorevoli ricerche si stima che il 70% degli italiani non abbia nemmeno la capacità di concentrarsi nella lettura di un titolo di giornale.
      Penso che fossero queste le eccezioni al sistema dell’informazione che faceva chi ha scritto l’articolo.
      Saluti

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.251) 7 settembre 2009 10:49
    Damiano Mazzotti

    Qui secondo me si parlava del media televisivo che è quello che ha più impatto generalista e può influenzare i più pigri e gli incerti... La vecchia stampa di destra e di sinistra serve solo a confermare le solite opinioni politiche dei soliti acquirenti...

  • Di (---.---.---.99) 7 settembre 2009 11:32

    lasciate stare berlusconi per favore, questo pover’uomo.
    lo si accusa di tutto.....condiziona i mass media e i loro dirigenti, ha legami con la mafia che ne hanno sostenuto l’ingresso in politica, è un corruttorre ed evasore fiscale e puttaniere incallito. Per favore basta con l’antiberlusconismo! Firmiamo un appello per salvarlo, come con i panda e il WWF.
    Noi lo vogliamo presidente del consiglio e poi della repubblica! Avanti Savoia.....!
    Chi l’ha detto che una persona con codeste qualità attribuite non possa governare un paese. Basta essere cosi meschini e malfidati! e la Rete deve smettere di far circolare tutte queste menzogne su di Lui, cribbio!

    Ora, povero cristo, deve pure sprecare tempo prezioso a dimostrare la sua virilità agli Italiani, che giustamente ne chiedono prova! essendo il più grande leader europeo lo deve avere duro almeno quanto Bossi, o no?!
    E voi che non lo ritenete degno di coprire (non una fanciulla) ma il suo ruolo istituzionale, Io vi dico che siete qualunquisti, comunisti e cattocomunisti, giustizionalisti, meschini e coglioni (come disse una volta) e che la moralità non è affar vostro biechi pensatori dei nostri stivali.

  • Di massimo (---.---.---.131) 7 settembre 2009 17:45

    Questa azione disperata da parte degli anti Berlusconi di giustificare il successo elettorale e popolare di Berlusconi con un suo mostruoso predominio sui media , tale da condizionare la mente degli elettori , è l’ultima spiaggia di chi non capisce come la gente comune possa rifiutare le meravigliose sorti progressive , che vengono loro prospettate da chi ha per definizione il possesso della verità e del politicamente giusto, diciamo genericamente la sinistra.
    Che per avere successo popolare non sia necessario un grande appoggio mediatico , lo dimostra tutta la storia della Lega, che anzi è sempre stata piuttosto attaccata e vilipesa.
    Non viene mai in mente a nessuno di questi soloni che forse conta di più rappresentare idee e speranze della gente normale ? E che su queste ci si dovrebbe confrontare , portando idee serie e realistiche ?
    Fino a quando preferiranno disquisire su ipotetici rapporti sessuali con prostitute di un signore di 73 anni , facciano pure , ma non mi sembra un gran argomento elettorale.
    P.S. Ovviamente nessuno può smentire che la carta stampata è in grandissima misura indipendente da Berlusconi.
    Il mezzo televisivo presenta , a parte Mediaset, molti network quali SKY, TV 7, MTV e decine di reti locali assolutamente fuori dal controllo di Berlusconi. In RAI c’è la solita lotta di potere alla quale assistiamo fin dalla sua nascita e che sarebbe ora di chiudere con la sua privatizzazione, salvo un canale di vero servizio pubblico 

    Se si ritiene che questa sia dittatura mediatica , vada in CINA o tanti altri paesi dove bloccano anche internet.







  • Di pv21 (---.---.---.52) 7 settembre 2009 17:48

    Vogliamo dire che è Tutta colpa di Carosello se siamo finiti in mano a Audiende e replicanti e siamo Travolti dalle informazioni? Non si salva neppure Internet, con i suoi milioni di utenti. Neppure Internet è la "verità". Chiunque ormai può raccontare la "sua" verità con tanto di immagini. Alla fine non si trova più la verità dei fatti. Questo porta con sè confusione e disorientamento. Ed ecco qui il rischio peggiore. Le idee hanno da sempre bisogno di un "volto" che le rappresenti. Quando "verità" e "idee" hanno di fatto lo stesso volto (tv, giornali, quotidiani on line, settimanali) scatta la trappola mediatica ed il cerchio si chiude sulla libertà di informazione e ... di scelta. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it

  • Di Enrico (---.---.---.205) 7 settembre 2009 21:57

    Ma come si fa a sostenere che il Corriere della Sera, La Stampa, il Sole 24ore..... siano "antibelusconiani"?
    o_O

    Ormai ogni organo di stampa che non sia di proprietà o influenzato dal capo del governo viene considerato "antiberlusconiano" e quindi "di sinistra", e quindi "comunista"... siamo al delirio intellettuale di massa!!

    Quello che negli altri paesi è la norma democratica (stampa indipendete dal potere politico) qui da noi è considerato l’eccezione; qui da noi i media che non sono in mano al capo del governo vengono considerati sovversivi a prescindere!

    Ma ci rendiamo conto in che razza di regime mediatico ci siamo ridotti a vivere?!?!

    • Di NOP2 (---.---.---.144) 7 settembre 2009 23:16

      @ anonimo
      e
      @ massimo

      mi fate pena..

      ma non vi stancate mai mentire su tutto e sempre..

      d’altra parte uno che sostiene che Al Pappone non ha un’impero mediatico
      o è drogato, o è pagato

      dai, non usate il cervello solo per capire come leccarlo meglio o come diventare sempre più servi..

      la vergogna dell’italia siete voi..



    • Di massimo (---.---.---.131) 7 settembre 2009 23:43

      chi sostenesse una cosa del genere , sarebbe in grave errore.
      Ma è fuori discussione che la quasi totalità dei quotidiani italiani non è sotto il controllo di Berlusconi.
      E questo è un bene fondamentale in democrazia.
      Chi è prevenuto e fuori strada invece è chi sostiene che sono servi del potere e che in Italia non c’è liberta di espressione, ovvero che Berlusconi ha in mano l’informazione e manipola la gente.
      Per fortuna non è così e spero che continueremo ad avere così tanti quotidiani diversi ed autonomi dal potere politico del momento.

    • Di NOP2 (---.---.---.144) 8 settembre 2009 00:29

      mi fai il nome di un altro premier di uno stato democratico che possiede alcuni quotidiani e ne controlla indirettamente altri, ha alcuni settimanali e detiene praticamente tutto il potere televisivo tranne quello satellitare che non è paragonabile come penetrazione nelle case..

      inoltre: certo che è un bene che la carta stampata non sia tutta in mano ad una
      sola persona, ma è assolutamente peggio che esista un monopolio televisivo, o no?

      è una questione di numeri:
      tempo (ore vs minuti), pubblico (milioni vs centinaia di migliaia) e peculiarità del mezzo (passivo vs attivo)..

      altre balle?

    • Di Ocram (---.---.---.12) 8 settembre 2009 04:21

      Io leggevo La Stampa ed ho smesso di comprarla.
      Furono i "retroscena" di Minzolini, tutti evidentemente passati dall’entourage del Cavaliere, a darmi fastidio; in ogni pagina di politica in cui si descrivevano i provvedimenti del Governo erano presenti questi "trafiletti difensivi", utili solamente a dare una lettura positiva dei fatti.
      Un esempio poteva essere: titolo "Tagli al personale della scuola, mille bidelli in meno", in cui si DESCRIVEVA il provvedimento preso quel giorno.
      Minzolini: "Il Cavaliere e la sua sofferta firma", in cui si RACCONTAVA che il beneamato Primo Ministro aveva sì firmato, ma solo dopo lunghe e sofferte riflessioni, spinto dal bilancio in rosso o da qualche Ministro che aveva puntato i piedi mettendolo con le spalle al muro, poverello.
      C’era per ogni decisione rilevante presa da Berlusconi e dai suoi governi una pronta difesa d’ufficio, che dava ogni volta una lettura favorevole alle sue scelte, motivandole un po’ con la necessità, un po’ con l’urgenza vera o presunta (urgente fu la decisione sul caso Englaro, dopo più di 10 anni di coma...), un po’ con l’impazienza della Lega, qualsiasi scusa era buona per l’Agusto Minzolini.
      Risultato? Direttore del TG1
      Se questo non si chiama dominio dei media lo chiamerei carisma, ma con i nostri soldi è facile comprarsi chi si vende, nel caso non bastassero i suoi...

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