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Commento di Fabio Della Pergola

su Migranti di oggi, ebrei di ieri


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 25 maggio 2015 11:13

A me risulta che la discussione sulle "quote" riguardi alcune decine di migliaia di persone che, ovviamente, si vanno a sommare ai numerosi immigrati, milioni, già residenti in Europa. Che il problema si vada presumibilmente aggravando l’ho scritto nell’articolo e la causa è indiscutibilmente nella mancata programmazione di politiche efficienti in loco, in Africa o ovunque sia, per favorire la crescita economica e contrastare la corruzione e le discriminazioni.
Una volta l’Italia era piena di polacchi che lavavano i parabrezza ai semafori. Oggi non ci sono più perché, ovviamente, la crescita economica in Polonia li ha fatti rientrare. Lo stesso sta succedendo con l’Albania.
L’occidente poteva programmare uno sviluppo economico in Africa, prima di tutto promuovendo politiche demografiche sensate (la Chiesa invece ha messo i bastoni fra le ruote a qualsiasi controllo delle nascite) ma non lo ha fatto agendo casomai al contrario. Se non si fa niente i problemi poi diventano endemici.

Quello che dici, Paolo, è ovviamente comprensibile, ma se la logica deve essere quella di lasciare morire di fame o in mare migliaia di persone, allora il mio parallelo storico con quanto successo negli anni ’30 e ’40 ha un senso preciso. Anche allora ci fu chi disse "gli ebrei europei non sono poche migliaia, ma milioni - ed era vero - e noi non possiamo permetterci di aprire le nostre porte". Il risultato fu quello che conosciamo.
Non entro nel merito delle soluzioni a problematiche indubbiamente enormi e lasciate incancrenire; mi limito a ricordare quello che è successo. Poi ognuno fa i suoi "conti".

I miei sono questi: noi sappiamo che il 10% della popolazione mondiale detiene il 50% della ricchezza del globo; sappiamo che il 20% degli italiani detengono il 56% della ricchezza nazionale. Sappiamo ci sono pacchettate di miliardi infrattati in "paradisi fiscali" che sono tali solo perché lasciamo che lo siano. Sappiamo che un sacco di soldi sono lasciati volontariamente nelle mani delle varie mafie.
E così via... questi sono i conti veri; sull’altro piatto della bilancia ci sono vite umane.
Ognuno poi è libero di farsi le sue idee.


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