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Migranti di oggi, ebrei di ieri

Enrico Deaglio torna su Il Venerdì di questa settimana con un articolo di intelligente “connessione” storica, dal titolo esplicativo: “Gli immigrati di oggi come gli ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste”.

Fatte le debite differenze - non tutti gli attuali migranti fuggono dalla morte certa (ma alcuni di sicuro sì) - c’è un evidente nesso tra ciò che accadde agli ebrei europei negli anni del nazismo e quello che succede oggi: il respingimento cinico che tanta parte dell’Europa oppone a chi ha solo la colpa di cercare legittimamente una vita migliore.

Enrico Deaglio ricorda un fatto relativamente poco noto nella storia dell’antisemitismo: la conferenza di Evian in Francia che fu convocata nel luglio del ‘38 su iniziativa del presidente Roosvelt, con l’intento di affrontare il problema della gran massa di ebrei che voleva fuggire dalla Germania dove erano già in vigore da tre anni le leggi razziali; circa mezzo milione di persone, in quel momento, ma poco dopo diventarono milioni in cerca di scampo dall’intera Europa nazistificata.

Le nazioni del mondo riunite ad Evian elaborarono un concetto molto semplice, ben riassunto dalle parole del rappresentante australiano: “Non avendo problemi razziali, non desideriamo certo importarli".

Sulla falsariga del cinico politico d’oltreoceano tutti gli stati presenti si rifiutarono di accogliere nuovi profughi; mentre gli Stati Uniti contingentarono gli ingressi a 10mila unità l’anno e gli inglesi si limitarono ad accogliere alcune centinaia di bambini (ma contrastavano nello stesso tempo la fuga degli ebrei verso la Palestina mandataria), solo la piccola Repubblica Dominicana del dittatore Trujillo si dichiarò disponibile ad accogliere 100mila fuggitivi. In pratica poi furono molti meno, ovviamente, ma almeno quelli che arrivarono si salvarono.

Questo ci insegna la storia, e sappiamo quanti furono ridotti in cenere per il cinismo e la tracotanza dei rappresentanti della maggior parte del mondo. Sia di quello "libero" che di quello comunista.

Oggi si parla di un problema apparentemente irrisolvibile per alcune decine di migliaia di profughi dall’Africa e dal Medio Oriente, tanto quanto ieri si parlava di un problema "irrisolvibile" per gli ebrei europei. Poi la soluzione si trovò e fu "finale".

In noi occidentali esiste ancora quella stessa orribile prevenzione, quella stessa orribile grettezza che costò agli ebrei milioni di vite pochi decenni orsono, ma paesi ben più piccoli della civile Europa, e di sicuro più sprovvisti di mezzi e possibilità, ne accolgono già centinaia di migliaia; basti pensare al Libano e alla Giordania.

La situazione attuale nel Vicino Oriente e in Africa andrà probabilmente deteriorandosi, per i tanti problemi politici ed economici lasciati incancrenire da anni (e spesso provocati ad arte); fra poco potrebbero essere forse milioni le persone che tenteranno di mettersi in salvo.

Da noi non ci saranno le risorse per accoglierli tutti, viene detto da una classe politica imbelle ed ampiamente truffaldina.

Ma in realtà le risorse ci sono; sono nelle mani di quel 20% di popolazione italiana che detiene il 62% della ricchezza nazionale o, se preferite dati ancor più sconvolgenti, di quelle 85 persone (ottantacinque) che possiedono la stessa quantità di ricchezza della metà più povera dell’intero pianeta.

Ricordiamoci queste cifre prima di dare retta a quelli che parlano di "impossibilità". E poi ricordiamoci anche della Conferenza di Evian, luglio 1938, e di quello che significò.

Foto: No Border Network/Flickr

 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.22) 25 maggio 2015 10:16

    Non sono poche decine di migliaia di immigrati caro Fabio . Cosi’ fosse avresti pienamente ragione tu ad accusare l’occidente di egoismo e cinismo.
    Non sono poche ma sono già molte decine di migliaia che progressivamente stanno trasformandosi in centinaia di migliaia e poi ... .
    Qualunque fenomeno migratorio deve avere un limite ,perché superato tale limite entra in crisi il tessuto sociale che li ospita ,poi dalla crisi si passa al rigetto ,quindi al razzismo. E non è tanto una questione di risorse ma proprio di convivenza civile impossibile .
    I fenomeni migratori di ebrei ,italiani ,irlandesi ecc.. non sono affatto paragonabili a quello che oggi sta avvenendo .Quelli ,bene o male ,erano congrui per cultura ,costumi e organizzazione sociale ai paesi che li ospitavano (vedi USA) .
    In questo caso la tipologia migratoria è molto diversa.

    In Italia ci sono due soggetti che hanno interesse a non arginare il fenomeno ,la Chiesa , che spera di fare proselitismo e la mafia - politica che ha interessi su cui lucrare . Nessuno di questi due soggetti paga un prezzo .A pagare sono i cittadini comuni ,specie quelli che vivono in periferie degradate ,che subiscono interamente l’impatto sociale .
    ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 25 maggio 2015 11:13
      Fabio Della Pergola

      A me risulta che la discussione sulle "quote" riguardi alcune decine di migliaia di persone che, ovviamente, si vanno a sommare ai numerosi immigrati, milioni, già residenti in Europa. Che il problema si vada presumibilmente aggravando l’ho scritto nell’articolo e la causa è indiscutibilmente nella mancata programmazione di politiche efficienti in loco, in Africa o ovunque sia, per favorire la crescita economica e contrastare la corruzione e le discriminazioni.
      Una volta l’Italia era piena di polacchi che lavavano i parabrezza ai semafori. Oggi non ci sono più perché, ovviamente, la crescita economica in Polonia li ha fatti rientrare. Lo stesso sta succedendo con l’Albania.
      L’occidente poteva programmare uno sviluppo economico in Africa, prima di tutto promuovendo politiche demografiche sensate (la Chiesa invece ha messo i bastoni fra le ruote a qualsiasi controllo delle nascite) ma non lo ha fatto agendo casomai al contrario. Se non si fa niente i problemi poi diventano endemici.

      Quello che dici, Paolo, è ovviamente comprensibile, ma se la logica deve essere quella di lasciare morire di fame o in mare migliaia di persone, allora il mio parallelo storico con quanto successo negli anni ’30 e ’40 ha un senso preciso. Anche allora ci fu chi disse "gli ebrei europei non sono poche migliaia, ma milioni - ed era vero - e noi non possiamo permetterci di aprire le nostre porte". Il risultato fu quello che conosciamo.
      Non entro nel merito delle soluzioni a problematiche indubbiamente enormi e lasciate incancrenire; mi limito a ricordare quello che è successo. Poi ognuno fa i suoi "conti".

      I miei sono questi: noi sappiamo che il 10% della popolazione mondiale detiene il 50% della ricchezza del globo; sappiamo che il 20% degli italiani detengono il 56% della ricchezza nazionale. Sappiamo ci sono pacchettate di miliardi infrattati in "paradisi fiscali" che sono tali solo perché lasciamo che lo siano. Sappiamo che un sacco di soldi sono lasciati volontariamente nelle mani delle varie mafie.
      E così via... questi sono i conti veri; sull’altro piatto della bilancia ci sono vite umane.
      Ognuno poi è libero di farsi le sue idee.

  • Di paolo (---.---.---.23) 25 maggio 2015 15:55

    Si’ d’accordo sulle disuguaglianze ,le speculazioni il diritto alla vita ecc.. e poi non ho mai detto che bisogna lasciar morire di fame nessuno .
    Resta il fatto che ,se non tutti , molti di questi migranti pagano migliaia di dollari e quindi stiamo parlando di povertà relativa .Poi il paragone con i polacchi non è congruo e neppure quello con gli ebrei che erano europei di fatto .La Polonia aveva una struttura sociale di stampo mitteleuropeo avanzato con un sistema industriale di prim’ordine (specialmente nella metalmeccanica ,ottica ecc.. .E’ stato il comunismo a congelarla ,finito il comunismo rapidamente il popolo polacco ha ripreso la sua identità e il suo ruolo di economia a caratura europea.
    Questi migranti provengono da società arcaiche (se non addirittura primitive ), con contesti sociali aleatori e che non hanno conosciuto niente di quello che ha prodotto la modernità :illuminismo ,rivoluzione francese e rivoluzione industriale ,tanto per citarne alcuni . Sono in cerca di una opportunità ,e questo lo capisco ,poi molti sfuggono alle guerre e siamo d’accordo , ma non è con l’accoglienza indiscriminata che si risolve il problema . L’Europa non accetterà mai le quote di questa migrazione , perché già molti paesi hanno importato migrazione ,semmai è l’Italia in difetto , anche se ritengo che la nostra cronica disorganizzazione non ci fornisca i numeri reali di quanti siano già effettivamente nel nostro paese .La percezione è che siano molti di più .
    Se non si pone un argine ai conflitti e magari aiutandoli a casa loro ,i numeri presto andranno fuori controllo perché ci sono effettivamente milioni di individui che vedono nell’Europa la terra promessa .
    E non stò facendo del salvinismo a buon mercato .
    ciao
      

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 25 maggio 2015 16:19
    Fabio Della Pergola

    Non sto facendo, ovviamente, un paragone fra gli immigranti attuali e gli ebrei degli anni ’30-’40; ma unicamente un paragone tra le modalità di respingimento che, stimolato dall’articolo di Deaglio, mi sembra assolutamente congruo.
    La realtà delle origini di questi migranti è radicalmente diversa dalla realtà politico-sociale in cui vivevano gli ebrei e questo non se lo nasconde nessuno. Ma i risultati finali rischiano di essere gli stessi. L’Europa, che definisce se stessa in difficoltà economica, ha in realtà sufficienti risorse (e l’Occidente in senso ampio ancora di più, naturalmente) per impedire una strage di massa. Ma fa finta di non potere.

    Se tu scrivi "se non si pone un argine ai conflitti e magari aiutandoli a casa loro, i numeri presto andranno fuori controllo" non puoi non convenire che il grande assente - in tutto ciò che non è stato fatto o è stato fatto male - è proprio quel mondo che ora dice di non poter far nulla, se non distogliere lo sguardo e lasciar morire la gente. Esattamente come fu fatto negli anni ’30 e ’40.

    E non è buonismo d’accatto.

    • Di paolo (---.---.---.176) 25 maggio 2015 18:54

      L’Occidente ha pagato , e certamente non per beneficenza , fiumi di dollari in cambio dell’energia da idrocarburi .Il risultato è pochi sceicchi straricchi che sguazzano in un mare d’oro e stanno comprandosi pezzi di economie in tutto il mondo ,mentre masse di pezzenti indottrinati si scannano nel nome del dio-sultano .
      C’entra ancora l’Occidente ? L’ultima follia in Libia certamente non aiuta , ma ’ste masse di appecorati quando si decidono a diventare i protagonisti del loro destino ?
      Nessuno nega le responsabilità storiche pesanti che ci sono state, ma per favore basta con il complesso di colpa ,sta diventando un alibi che ci viene scaricato addosso per nascondere responsabilità che ormai non ci appartengono più.
      Adesso sono loro i veri responsabili della propria condizione . Masse di barbuti in sottana che dal sorgere al calare del sole ,non fanno una beata mazza se non quella di pregare e mettere al mondo figli ,quando non prendono in mano un’arma e sparano.
      Sono questi quelli che vanno aiutati ?
      Chiudo -ciao Fabio

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 25 maggio 2015 21:44
    Fabio Della Pergola

    L’energia da idrocarburi è stata pagata, indubbiamente. Ma non sono certo i sauditi o i qatarioti o i kuwaitiani che cercano di attraversare il mare sui barconi, non confondiamo le acque e ricordiamoci di vedere le differenze. Oggi i profughi provengono in larga parte dall’Africa nera o sono gente che per motivi di sconquasso bellico - come i siriani, i somali, i libici o altri - scappano per non lasciarci le penne. Che l’Occidente abbia pagato qualcosa a loro mi sembra insostenibile. Casomai ha contribuito a tenere in piedi regimi di cui vergognarsi, per il proprio tornaconto.
    Una cosa è un senso di colpa astratto, per responsabilità che non abbiamo, altra cosa è vedere le responsabilità che storicamente l’Occidente ha. Eccome se ce l’ha.
    Detto questo rimane il fatto in sé: non si possono lasciar morire di fame o di mare persone che si possono salvare; con la scusa dei soldi (che, nel frattempo, un sacco di gente continua a infrattarsi). La nostra responsabilità attuale è questa.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.67) 25 maggio 2015 21:47
    Fabio Della Pergola

    p.s. notizie di oggi: 8 persone indagate per aver sottratto i soldi destinati all’accoglienza dei migranti. Compresi gli spiccioli per telefonare a casa. Fra gli indagati anche un sacerdote responsabile della Caritas. Roba da urlo.

  • Di gioppy (---.---.---.98) 22 settembre 2015 10:10
    Articolo interessante.

    Vergognoso il mutismo delle comunità ebraiche in Italia che sembrano far eco al volgare troll Salvini, insieme a Netanyahu che costruisce muri.

    "Netanyahu: no ad ingresso profughi siriani, sì a nuovo muro"

    Paradossi della storia.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 22 settembre 2015 13:44
      Fabio Della Pergola

      Grazie per l’interesse. Sul governo Netanyahu non mi pronuncio; ha già date ampie dimostrazioni di quello che è, anche se va ricordato che la Siria, come il Libano, sono paesi tuttora in stato di guerra con Israele e questo può aver influenzate certe decisioni. Peraltro il recente incontro Putin-Netanyahu sembra aprire prospettive inedite nel panorama mediorientale. Da notare che la Soda Stream, nota per essere stata boicottata avendo avuto uno stabilimento nella West Bank, si è offerta proprio oggi di dare lavoro a mille profughi siriani.

      Sul mutismo delle comunità ebraiche italiane invece non sono affatto d’accordo con quello che lei scrive. Per quello che ne so io le espressioni di solidarietà e le azioni, anche fattive, verso l’accoglienza dei profughi sono state ampie. Ma le comunità ebraiche comunicano attraverso i propri media, che non tutti conoscono e seguono. Lei lo fa?

  • Di gioppy (---.---.---.144) 22 settembre 2015 21:21

    Visto il proprio passato che ha visto il silenzio di molti e l’immobilismo di troppi, le comunità ebraiche dovrebbero avere il coraggio di esporsi pubblicamente e non la codardia di parlare privatamente "con i propri media che non tutti conoscono e seguono". Forse quelle voci, se si facessero sentire davvero, aiuterebbero a dare un’altra prospettiva e sensibilità a questa tragica situazione.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 22 settembre 2015 21:46
    Fabio Della Pergola

    Parlare "pubblicamente" non dipende da chi vuole parlare, ma da chi ha il potere di pubblicare. E anche di chi legge, almeno ogni tanto, i giornali. Lo dovrebbe sapere anche lei. Quanto al concetto di "codardia" in questo contesto mi sembra una offesa gratuita quanto immotivata. Il parlare "privatamente" poi è un concetto astratto. Anche io scrivo "privatamente" su questo giornale online dal momento che la sua diffusione è limitata a chi lo conosce e lo segue.

    In realtà basta cercare: solo oggi la stampa ebraica parla dell’invito dei rabbini inglesi al governo Cameron perché apra le porte ai rifugiati siriani. In caso le inserisco il link: http://moked.it/blog/2015/09/22/lap... poi sta a lei informarsi su cosa dice (davvero) tizio e cosa tace (casomai) caio.

    Nelle settimane passate io ho potuto leggere numerosi interventi di esponenti ebraici in favore dell’accoglienza ed anche qualche intervento preoccupato per l’astio antisemita di molti profughi islamici. Lei pare all’oscuro di tutto...

  • Di gioppy (---.---.---.144) 23 settembre 2015 03:41

    Ammetto di essere all’oscuro e non credo di essere il solo, forse la maggioranza di noi italiani certamente ignoranti.

    Potrebbe darmi link riguardo comunità ebraiche, rabbini, etc. italiani che prendono posizione netta contro l’intolleranza riservata ai profughi (soprattutto da parte di alcune forze politiche) e che invitano il governo italiano ad aprire le porte ai rifugiati?
    Non credo che lei possa paragonarsi a esponenti di primo piano delle comunità ebraiche, che se vogliono sanno come farsi sentire (non solo in contestiriservati).

    PS: Riguardo il riferimento a "qualche intervento preoccupato per l’astio antisemita di molti profughi islamici" sembra una giustificazione (quasi velata) alla Salvini che confermerebbe il mio primo intervento.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 23 settembre 2015 08:32
      Fabio Della Pergola

      Il fatto che lei come forse la maggioranza di "noi" italiani (il "noi" distingue per caso gli italiani "veri" dagli ebrei che non sarebbero italiani? Questa sì che è una logica alla Salvini!) non sa e non conosce dipende unicamente dal fatto che non se ne interessa. Basta cercare sotto il nome di "comunità ebraiche" e troverà i link che le interessano. Da lì potrà fare una ricerca, se vuole, sui comunicati in merito alla vicenda dei profughi.

      Riguardo all’astio antisemita in ambienti islamici, per il quale si rimproverano agli ebrei europei gli atti dello Stato di Israele e che ha comportato numerosi attentati, è cosa troppo nota per cascare dal pero come fa lei. Atti antiebraici ci sono stati in Italia (sinagoga di Roma, Fiumicino, Achille Lauro), in Francia e Belgio molto recentemente, in Argentina, Turchia eccetera. Probabilmente lei non se ne è accorto e anche questo rientra nel novero delle cose che non sa (o fa finta di non sapere).

      In ogni caso questa sua polemicuzza senza senso contro gli ebrei italiani in merito al problema dei rifugiati è proprio priva di senso e mi ha sinceramente rotto le scatole. Buona giornata.

  • Di gioppy (---.---.---.169) 23 settembre 2015 09:26

    Quando parlo di "noi" italiani parlo di "noi italiani certamente ignoranti", quindi non mi faccia dire cose che nemmeno penso (alimentando un vittimismo inutile).


    La miglior difesa è l’attacco e lei ci prova continuando con una polemica anti-islamica che fa eco a Salvini e compagnia bella (si fa per dire) anche nella sua volgarità (avrei "rotto le scatole").

    Ancora in attesa dei link che le ho chiesto e che lei (stranamente) non fornisce.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 23 settembre 2015 10:20
      Fabio Della Pergola

      Lei ha impiantato da subito una inutile, evidente e fatua (che significa anche stupida) polemica antiebraica e accusa me di fare una polemica antiislamica solo perché cito gli attentati di sicura matrice islamica a danno di ebrei europei. Cerchi di non rendersi ridicolo se può.

      Il link se lo cerchi, se vuole. Sennò per me fa lo stesso.

  • Di gioppy (---.---.---.101) 23 settembre 2015 11:41

    Tipico atteggiamento di chi non ha argomenti e fa propaganda ... degno discepolo (mascherato, ma non troppo) di Salvini, Meloni, ecc.


    E si parla di ridicolaggine?!
  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 23 settembre 2015 12:39
    Fabio Della Pergola

    Tipica risposta di chi ha voluto impostare una polemica antiebraica a commento di un articolo che pone un parallelo fra i rifugiati/profughi di oggi, in massima parte islamici, e i rifugiati/profughi di ieri, gli ebrei.
    Tipico atteggiamento da antisemita, anche parecchio ottuso.

  • Di gioppy (---.---.---.69) 23 settembre 2015 15:01
    Fabio Della Pergola (commento/risposta) 25 maggio 21:44

    "... non sono certo i sauditi o i qatarioti o i kuwaitiani che cercano di attraversare il mare sui barconi, non confondiamo le acque e ricordiamoci di vedere le differenze. Oggi i profughi provengono in larga parte dall’Africa nera o sono gente che per motivi di sconquasso bellico - come i siriani, i somali, i libici o altri - scappano per non lasciarci le penne ..."

    Fabio Della Pergola (commento/risposta) 23 settembre 12:39

    "... i rifugiati/profughi di oggi, in massima parte islamici ..."

    Opportunistico cambio di rotta. Tipico di personaggi alla Salvini che un giorno era antimeridionale e poi va a chiedergli i voti. O lei che prima difende i profughi e poi li attacca per difendere qualcuno, con offese e argomenti islamofobici di bassa lega (Nord) e destra estrema, da legittime critiche di mutismo che vede come antisemitismo.
  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 23 settembre 2015 15:11
    Fabio Della Pergola

    "i profughi vengono in larga parte dall’Africa nera o (...) siriani, somali, libici...", ergo "i rifugiati politici/profughi di oggi, (sono) in massima parte islamici .."

    Non c’è alcuna contraddizione né un "opportunistico cambio di rotta". Tantomeno c’è un "attacco" ai profughi né nell’articolo né nei commenti.

    O lei non capisce (nel senso proprio di una mancanza di intelligenza) o è apertamente, palesemente, manifestamente in cattiva fede. Vada a scrivere le sue stupidaggini altrove.

  • Di gioppy (---.---.---.224) 24 settembre 2015 01:03

    "i profughi vengono in larga parte dall’Africa nera o (...) siriani, somali, libici..."

    tutto da dimostrare che "i rifugiati politici/profughi di oggi, (sono) in massima parte islamici .." a meno che le statistiche non siano fornite da Salvini e i suoi compagni di merenda. Infatti, a parte le tre nazioni citate, l’Africa nera non è per la maggior parte islamica e costituisce una enorme fetta di rifugiati. Statistiche completamente attendibili ancora non esistono in quanto il fenomeno è ancora in corso.

    A meno che non fornisca i link che le ho chiesto, questa è la seconda informazione non corretta.

    Non comprendo il fastidio che può dare di chi chiede delucidazioni e critica come parte della libertà di espressione che lei non accetta, ma che anzi per lei risulta essere un fattore tanto irritante da spingerla all’offesa gratuita. Questo è tipico di una mentalità totalitaria e che riporta a esponenti politici come quelli che ho citato (ma non solo) e che sembrano essere i suoi maestri.

    Se è vero che il suo articolo (che continuo ad apprezzare) si mostra a favore dell’accoglienza, lei stesso lo contraddice con il suo furbesco gioco profughi-maggioranza islamica-terrorismo e questo (invece di dare i link che le ho chiesto chiudendo in pace il discorso) cercando di giustificare lo strano mutismo delle comunità ebraiche italiane che, nella situazione in cui ci troviamo, può offrire una testimonianza e una voce di gran rilievo.

    PS: Mi sembra di capire che questo è un sito pubblico e non il suo (privato), quindi qui ho diritto di parola come lei, le piaccia o no. La sua arrogante e volgare supponenza (lei scrive cose intelligenti, io o chi la contraddice scrive stupidaggini, ecc.) non mi tocca. Sembra un buon candidato come ospite di Radio Padania dove avrebbe la soddisfazione di vedermi censurato, oltre che poter usare espressioni offensive ancora più colorite. e non solo nei miei confronti.
  • Di gioppy (---.---.---.224) 24 settembre 2015 01:05

    "i profughi vengono in larga parte dall’Africa nera o (...) siriani, somali, libici..."

    tutto da dimostrare che "i rifugiati politici/profughi di oggi, (sono) in massima parte islamici .." a meno che le statistiche non siano fornite da Salvini e i suoi compagni di merenda. Infatti, a parte le tre nazioni citate, l’Africa nera non è per la maggior parte islamica e costituisce una enorme fetta di rifugiati. Statistiche completamente attendibili ancora non esistono in quanto il fenomeno è ancora in corso.

    A meno che non fornisca i link che le ho chiesto, questa è la seconda informazione non corretta.

    Non comprendo il fastidio che può dare di chi chiede delucidazioni e critica come parte della libertà di espressione che lei non accetta, ma che anzi per lei risulta essere un fattore tanto irritante da spingerla all’offesa gratuita. Questo è tipico di una mentalità totalitaria e che riporta a esponenti politici come quelli che ho citato (ma non solo) e che sembrano essere i suoi maestri.

    Se è vero che il suo articolo (che continuo ad apprezzare) si mostra a favore dell’accoglienza, lei stesso lo contraddice opportunisticamente con il suo furbesco gioco profughi-maggioranza islamica-terrorismo e questo (invece di dare i link che le ho chiesto chiudendo in pace il discorso) cercando di giustificare lo strano mutismo delle comunità ebraiche italiane che, nella situazione in cui ci troviamo, può offrire una testimonianza e una voce di gran rilievo.

    PS: Mi sembra di capire che questo è un sito pubblico e non il suo (privato), quindi qui ho diritto di parola come lei, le piaccia o no. La sua arrogante e volgare supponenza (lei scrive cose intelligenti, io o chi la contraddice scrive stupidaggini, ecc.) non mi tocca. Sembra un buon candidato come ospite di Radio Padania dove avrebbe la soddisfazione di vedermi censurato, oltre che poter usare espressioni offensive ancora più colorite. e non solo nei miei confronti.
  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 24 settembre 2015 01:27
    Fabio Della Pergola

    caro gioppy (o comunque si chiami), è sufficiente informarsi. Si faccia uno studio sulle varie nazionalità dei rifugiati invece di blaterare le sue ripetute sciocchezze su Salvini, Padania eccetera. Qui troverà un link che le può servire per togliersi un po’ di nebbia dalla testa: http://www.cir-onlus.org/it/comunic... anche se le cose che ho scritto sono di pubblico dominio.

    Quello che invece insiste arrogantemente a pretendere da me, se lo cerchi. Lei ha impostato i suoi commenti con una polemica astiosa, stupida, incomprensibile e assolutamente inutile. Non so che cosa vuole dimostrare con questa insistenza, ma prendersela con gli ebrei italiani a commento del mio articolo dimostra solo (oltre alla sua palese ignoranza) il suo assetto mentale pieno di pregiudizi. E se c’è una cosa che mi interessa meno di zero è discutere con chi ha un evidente pregiudizio antiebraico.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.244) 24 settembre 2015 09:25
    Fabio Della Pergola

    In ogni caso, proprio per non doverla sopportare più, si legga almeno questo http://moked.it/blog/2015/09/11/ass... oppure questo http://www.repubblica.it/esteri/201... o la rassegna stampa qui http://moked.it/blog/2015/09/09/eur... Un’altra volta prima di inveire a casaccio si informi invece di pretendere da altri che la informino perdendo il loro tempo per colmare le sue lacune.

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