La cantonata è pensare che la Bacchiddu volesse fare un gesto rivoluzionario.
Ha semplicemente deciso provocatoriamente di far parlare di sé e ci è riuscita, pertanto ha fatto benissimo.
Non sarà la prima a dire che l’imperatore è nudo, ma è necessario ricordarlo, almeno ogni tanto, perché altrimenti ci si desinsibilizza.
La prova che abbia fatto bene è proprio nel clamore che ha suscitato, perché se fosse così sdoganato come a leggere questo articolo, nessuno avrebbe notato il suo gesto.
Il nudo rivoluzionario? Mi verrebbe da citare Pasolini ma evito.
Nella nostra società di rivoluzionario non c’è più niente, è tutto metabolizzato e sdoganato.
Per me la Bacchiddu ha fatto benissimo: voleva attirare l’attenzione e ci è riuscita, azione che ha centrato il bersaglio.
Un culo non contiene alcun messaggio, è vero. Infatti i messaggi di Paola Bacchiddu sono altri, non si limitano a quella foto. Il problema è che c’erano pochi interessati al messaggio di cui sopra, mentre se si mostra un culo si svegliano tutti. Ed è vero, dimostrato per l’ennesima volta proprio da questa scelta.
Ma perché pensate che la Bacchiddu volesse mostrare un culo pregno di qualcosa? Ha solo messo una foto delle vacanze, provocatoriamente. E ha centrato il punto, molto più che con qualsiasi discorso fumoso sulla parità di genere.
Ce ne fossero di più di bimbi che gridano che l’imperatore è nudo. Non affermano niente di sconvolgente perché che l’imperatore sia nudo lo sanno tutti, mica è una gran scoperta? E’ che non lo vedono nudo, per loro è normalmente vestito.
Ed è questo che ci ha dimostrato la Bacchiddu, per l’ennesima volta. Lo sappiamo tutti che a mostrare il culo si ottiene l’attenzione. Abbiamo talmente normalizzato il concetto, siamo talmente assuefatti alla cosa, che abbiamo bisogno di una trovata provocatoria per rifletterci su, perché altrimenti neanche ci facciamo più caso.
