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Commento di Persio Flacco

su Russia verso la disintegrazione territoriale?


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Persio Flacco 1 marzo 2014 17:01

<< A nostro avviso, difficilmente Putin potrà intervenire militarmente in Ucraina a difesa delle regioni russofone, perché in una situazione economica caratterizzata da crollo valutario e crescita in forte rallentamento, un deterioramento dei rapporti con l’Unione Europea potrebbe aggravare ulteriormente questa situazione. >>

Questo è un po’ il capolavoro delle centrali di intelligence statunitensi con la complicità dei satrapi europei: contrapporre Russia e UE. Due entità che, per i gusti statunitensi, tendono troppo alla collaborazione economica.

<< Dopo la condanna definitiva degli oppositori che hanno partecipato alle manifestazioni del 2012, il blogger Navalny (una sorta di Grillo russo), nel suo blog invita a replicare la rivoluzione ucraina in Russia. >>

E’ davvero strano che in un regime definito autoritario e illiberale un blogger come Navalny, uno che ha frequentato Yale grazie ad una borsa di studio americana e tornato in Russia per buttarsi in politica, possa continuare a mantenere un blog.
Certo, se confrontata alla Francia rispetto alla qualità della democrazia e delle libertà civili, la Russia un po’ sfigura. Anche perché non ha alle spalle la lunga storia di lotte e di conquiste civili che ha la Francia e altri paesi del vecchio continente.

<< Leggendo i diversi commenti, molte persone la pensano come lui e credono che presto anche la Russia sarà liberata dal regime. >>

Se in Russia esiste un "regime", come dice lei, è un regime che ha preso il potere con le elezioni.

<< Ricordiamo come alle recenti elezioni amministrative, il partito Russia Unita abbia fortemente calato i propri consensi ed abbia perso una città importante come Ekaterimburg. Inoltre è stata segnalata una fortissima astensione, a dimostrazione che il popolo non crede alla legittimità delle elezioni, dato i diffusi brogli. >>

Ecco un’altra tesi che definire ardita è poco.
Riguardo all’astensione: le conosce le percentuali di astensione negli USA, Paese che molti giudicano un faro di democrazia? Alle presidenziali del 2012, monitorate dall’OCSE e sorvegliate da webcam in ogni seggio, la percentuale dei votanti sugli aventi diritto è stata del 65,25%. Negli USA, solitamente, il risultato è speculare: ad essere attorno al 60% sono gli astenuti. Ebbene, cosa dovremmo concludere da questo: che negli USA "il popolo non crede alla legittimità delle elezioni, dato i diffusi brogli."?

<< Detto questo, pensiamo che i poteri forti, dopo aver consegnato l’Ucraina all’Unione Europea, ora siano pronti a puntare il proprio cannone finanziario contro Bielorussia, Russia e stati filorussi. >>

Bravo, vedo che ha capito a cosa tende questa nobile campagna per la "democrazia": un bene notoriamente molto amato dai poteri forti, in particolare quelli finanziari.

<< Chi ci segue sa che a nostro avviso, l’Unione Europea punta a conquistare l’intera Europa geografica.>>

Davvero? A me risulta che già ora a malapena riesce a tenersi insieme; che, anzi, a causa della evanescenza delle sue strutture comunitarie: viste dai suoi cittadini come assai poco rappresentative e, dunque, come sostanzialmente ademocratiche e di fatto autoritarie, stanno maturando al suo interno forti tendenze centrifughe.

Se qualcuno all’interno dell’Unione coltiva il progetto che lei ipotizza o è pazzo, o persegue la fine dell’Unione Europea, o lavora alla tutela di interessi non europei.

<< Dividi e conquista. Ovviamente un processo del genere richiederà molti anni e molto sangue.>>

Lo scorrere di molto sangue non ha mai preoccupato granché i Poteri Forti: in genere è sangue degli altri.

<< Proviamo a fare una previsione: la disintegrazione territoriale della Russia la vedremo prima del 2020 ed entro il 2030 l’Unione Europea si estenderà fino agli Urali. >>

Poiché, per evidenti ragioni, non può essere la UE a perseguire la strategia del divide et impera che lei correttamente rileva, si chieda allora chi è che la sta praticando. Magari le verrà voglia di scrivere qualcosa di più rispondente al vero.


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