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Commento di

su La democrazia diretta del M5S


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16 gennaio 2014 18:59

Per oltre 60 anni siamo stati governati da partiti i cui congressi e tutto quello che ne conseguiva, erano decisi da "delegati" eletti con le tessere dei defunti, con voti comprati, con i voti di chi non sapeva nemmeno di essere iscritto al partito.
Nel lamentarsi oggi dei "difetti di gioventù" della democrazia diretta modello grillino mi sembra che ci sia una buona dose di mala fede.
Se proprio vogliamo andare alla ricerca del pelo dell’uovo, il punto fondamentale è che purtroppo dei computer e della rete non ci possiamo fidare ciecamente.
Le vicende della "spionaggio della NSA" dimostrano che non solo i servizi segreti possono spiare ogni computer nel mondo, ma che volendo potrebbero "taroccare" i risultati di ogni votazione via Internet.
Ma anche se lo facessero, il "sospetto" ci sarebbe sempre.
Per questo avrei una modesta proposta:
Creiamo un congresso di 100.000 iscritti estratti a sorte, che si riunirebbero solo una volta all’anno per "ratificare" tutte le decisioni prese via Internet nell’arco di un anno.
Non credo che sarebbe un’operazione molto costosa, ma sarebbe molto vantaggiosa per la credibilità del movimento.
Infatti non credo che il congresso prenderebbe decisioni diverse dalla rete, ma dissiperebbe ogni dubbio sulla reale volontà degli iscritti.


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