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su Autismo: non è il vaccino trivalente a causarlo


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21 dicembre 2013 13:36

I meccanismi per cui i vaccini innescano l’autismo. L’alterazione della solfatazione.Subito dopo la nascita ci sono due stadi nello sviluppo del cervello che richiedono intensa solfatazione. Il primo stadio, durante la proliferazione delle cellule, coinvolge la solfatazione dei glicosaminoglicani (GAG) nel cervello [Balasubramanian, 1970; Burkart, 1987]. Il secondo stadio consiste nella mielinizzazione del tessuto cerebrale [Bachhawat, 1972, Siegrist, 1977], che avviene in buona parte nel periodo dal terzo fino al quindicesimo mese di vita [Yakovlev, 1965]. Questo periodo critico per l’organizzazione di base del cervello [Balasubramanian, 1970; Brunngraber 1979; Singh, 1965] coincide, come sappiamo bene, con il periodo delle vaccinazioni infantili. Per semplicità i GAG possono essere pensati dal lettore come depositi di zolfo che mantengono la funzionalità dei tessuti. È normale che i GAG vengano continuamente perduti per essere sostituiti da nuovi. Questa "muta" dei GAG subisce una accelerazione enorme a seguito di attivazioni immunitarie (da vaccini!) [Bai, 1976; Goldberg, 1993; Zanni, 1994, Zapata, 1994], ed è estremamente pronunciata nell’intestino, un tessuto molto ricco di GAG [Geocze, 1982; Murch, 1993]. La natura si è intenzionalmente appoggiata a meccanismi non infiammatori nell’affrontare le infezioni durante i primi mesi di vita, fornendo al neonato IgA non infiammatori dal sistema immunitario della madre, veicolati attraverso il latte materno [Owens, 1997]. Le vaccinazioni però vanno ad indurre nel bambino proprio ciò che la natura voleva evitare, ed infatti producono un fenomeno infiammatorio coinvolgente IgG e IgM. Il neonato non abbonda di materiale per la solfatazione e l’improvvisa richiesta di solfatazione a seguito delle vaccinazioni mette in competizione cervello ed ileo per questo materiale cruciale. Ricercatori inglesi hanno dimostrato che in 39 bambini con sindromi autistiche su 40 c’era un’infiammazione a chiazze del colon ed un rigonfiamento delle ghiandole linfatiche nell’ultima parte dell’intestino [Wakefield, 1998]. Si trattava di bambini che avevano avuto un periodo iniziale di vita con normale sviluppo e che avevano acquisito capacità di linguaggio e di interazione sociale che però erano stati persi in concomitanza con periodi post- vaccinazioni. Wakefield inoltre riscontrò anomalie nella formazione dei GAG delle membrane intestinali. Dal 1998 ad oggi, Wakefield, del Royal Free Hospital di Londra, ha pubblicato studi in cui oltre 160 bambini autistici venivano esaminati. Mediante ileocolonscopia fu determinato un’incidenza quasi del 100% dell’iperplasia (infiammazione) intestinale (che è una forma molto più blanda della rettocolite ulcerosa). Normalmente le proteine delle pareti intestinali sono solfatate e, in questo stato, formano uno strato protettivo continuo sulla superficie delle pareti intestinali. Quando c’è una insufficiente solfatazione le proteine tendono ad agglomerarsi tra di loro e lo strato diventa discontinuo. Un saluto cordiale e buona vaccinazione a tutti !


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