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Commento di

su Magistratura italiana: verità e omissioni


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21 settembre 2013 19:46

Sono un reduce della prima guerra mondiale.

Se sono un reduce della prima guerra mondiale, e grazie al giudice del lavoro del tribunale di Teramo, Alessandro Verrico, anzi il giudice Alessandro Verrico mi considera un militare accasermato della prima guerra mondiale.

Voglio raccontare la mia storia che farà rimanere tutti sbalorditi, storia che per quando pazza e particolare e stata narrata da giornali locali e nazionali. Ho inteso una causa contro INPS, per il riconoscimento dei contributi figurativi per i periodi di incorporazione nell’esercito italiano. Il giudice Alessandro Verrico da ragione all’INPS e mi condanna a pagare euro 1.650 più iva e accessori. 

Il giudice Alessandro Verrico motiva la sentenza con una norma abrogata, non più vigente, inapplicabile. il giudice Alessandro Verrico cita il regio decreto 1827 del 1935, che distingueva i militari italiani della prima guerra mondiale, in chi si trovava in zona di guerra, e chi era accasermato, dal 25 maggio 1915 al 1 luglio 1920.  Secondo il giudice Alessandro Verrico, io non trovandomi in zona di guerra. o in combattiento contro i soldati austriaci nelle trincee, dal 25 maggio 1915 al 1 luglio 1920, ragion per cui non ho diritto ai contributi figurativi, anzi per il giudice Alessandro Verrico, io ero un militare accasermato, e questi militari non avevano nessun diritto alla contribuzione figurativa, quelli in zona di guerra si. Il giudice Alessandro Verrico mi considera un militare accasermato della prima guerra mondiale, ma il giudice Alessandro Verrico non ne azzecca una, e vive al di fuori della realtà, o forse in un mondo di visioni e di sogni.

Il giudice Alessandro Verrico deve innanzitutto imparare che non si motivano sentenze con morme abrogate, e anche capire che io nel 1915-20 non ero ancora nato, e la mia non esistenza mi impediva di essere un militare accasermato, infatti io sono nato il 22 settembre 1962, molti anni dopo la grande guerra.

Diversamente da altri lavoratori, che prendono miseri stipendi, tanto che non riescono ad arrivare a fine mese, per non parlare di precari, e disoccupati, il giudice del lavoro Alessandro Verrico e un super stipendiato dallo stato, lui la crisi non la conosce, buon per lui, ma almeno si comporti con coerenza in armonia con la giurisprudenza, e no a star li nei tribunali a beffare i cittadini.


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