Un paio di idee per utilizzare meglio tutto questo tempo in cui i docenti sono sfruttati.
1) Ri-insegnamogli a leggere. L’80% dei docenti non ha più toccato un libro da quando ha finito l’università, vent’anni fa. A questo punto sono analfabeti di ritorno.
2) Una volta che hanno ri-imparato a leggere, mettiamogli in mano qualche libro di storia della pedagogia. Scopriranno tra l’altro di insegnare in una scuola in cui uno dei fini principali è di evitare che i ragazzini leggano libri sulla Rivoluzione Francese. O che leggano in generale.
3) Tre quarti del tempo-docente è dedicato a riunioni, correzione di inutili compiti in classe, aggiornamenti sui programmini da mentecatti con cui rincoglionire gli studenti l’anno successivo. Liberiamo questi docenti! Facciamoli uscire dai loro buchi, dalle aule professori soffocanti, dalle sale riunioni in cui sono prigionieri! Facciamogli sgranchire un po’ i muscoli! Ci sono lavoretti per muratori, elettricisti, idraulici, imbianchini...in almeno il 70% delle scuole. I nostri docenti non hanno le qualifiche professionali richieste per la riparazione delle scuole? Suvvia, come hobbisti dilettanti potrebbero fare meraviglie. E fare disastri come quelli che fanno ogni mattina, per 9, 10, 14 mesi all’anno, bhè, sarebbe veramente difficile.