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Commento di

su La speranza è nel blog di Beppe Grillo. Incredibile ma vero


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20 maggio 2013 14:41

Gentile sig. Fabio,


sui suoi punti 1 e 2 non ci capiamo. Ma credo che ne abbiamo scritto abbastanza.

Il suo punto 3 lo capisco anche se dissento. Vedremo che cosa succederà in futuro.

Nel punto 4, lei è convinto che il Movimento voglia distruggere tutto per poi (forse) ricostruire. Non credo che sia così. In fondo, i grillini hanno sempre detto che avrebbero votato per le idee buone, da qualunque parte venissero. Hanno fatto anche proposte collaborative ("Bersani: vota per Rodotà, e poi il governo lo facciamo). Ma no... meglio provare Marini, poi Prodi, infine Napolitano. Chi è che ha rifiutato la trasformazione? Quanto al "surriscaldare le folle", credo che sia un’abitudine nei comizi elettorali. Ma bisogna vedere il merito dei discorsi, non solo la folla surriscaldata.

Non avevo colto l’allusione a Casaleggio del punto 5. Fino a ora non mi pare che Casaleggio abbia fatto alcunché di catastrofico. Le visioni personali di Casaleggio, o di coloro che commentano nel blog di Grillo m’interessano fino a un certo punto. M’interesseranno di più quando diventeranno qualche cosa di concreto e ufficiale nel movimento.

La cosa più interessante è sul punto 6: lei dice che la rinuncia ai rimborsi è una robetta che vale poco. Oggettivamente, invece, vale moltissimo - non in termini economici ma etici. Che fiducia si può dare a qualcuno che parla tanto ma è incapace di comportarsi eticamente? Per conseguire degli obbiettivi occorrono strumenti funzionanti. Il nostro parlamento, i nostri partiti, i nostri politici non sono funzionanti - sono troppo attirati da soldi e privilegi. Qualche cosa di buono uscirà dalla politica solo quando chi farà il politico lo farà per passione e non per avidità. Ecco perché occorre togliere soldi e privilegi e la possibilità di fare una carriera a vita in politica. E finora c’è stata una sola forza politica che ha messo in pratica questi concetti. Cambierò idea quando vedrò qualche cosa di concreto da parte degli altri. Ricordi le parole di Gandhi: "sii tu, il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Se nessun altro seguirà l’esempio del Movimento, saranno gli altri i colpevoli. E lo stesso vale per il reddito di cittadinanza. Ma è possibile che per fare le cose bisogna usare la forza? Se tutti pensassero che è una buona idea, la farebbero. Evidentemente non tutti pensano che sia la cosa giusta da fare. Ma no: la colpa è di nuovo di chi ha fatto la proposta! Di chi, pur avendo un 25% in parlamento, poco può fare davanti al restante 75%!

Infine, "prendersela con la Idem". Ma non pensa che Grillo non abbia niente contro la Idem, ma piuttosto contro l’idea balzana di assegnarle un ruolo che forse non le è consono? Suvvia, ogni tanto cerchi di partire dal presupposto che Grillo non ha *sempre* torto.

Buon pomeriggio,
Gottardo





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