credo che la partecipazione politica c’entri poco o punto col diritto di voto ("le opzioni che gli sono proposte").
anche Putin e berlusconi sono stati votati...ma sono esponenti di regimi di cui tutto si puo’ dire meno che siano democratici.
partecipazione politica oggi credo sia l’attivismo, meglio se cyber-attivismo, la protesta, la disobbedienza civile organizzata e non violenta.
il suffragio universale, visti i risultati, non credo sia garanzia di democrazia e/o di partecipazione politica.
bisognerebbe smettere di passare la nostra vita a fare soldi, a coltivare il nostro particulare, per dedicarci un minimo a cio’ e soprattutto chi ci sta intorno.
bisognerebbe partecipare in prima persona e non per procura, perche’ siamo impegnati a farci i fatti nostri.
altrimenti daremo ragione a quelli come Toqueville , che gia’ due secoli fa ci ricordavano che "non si puo’ mai sperare che un governo liberale, energico e saggio possa uscire dai suffragi di un popolo di servi".
ma, come sempre, bello spunto che fa riflettere.
saluti.
m.c.