riporto anche qui quanto scritto poco fa su:
http://www.agoravox.it/E-ora-di-fin...
sono sostanzialmente d’accordo, ed ho espresso concetti
simili in:
http://www.agoravox.it/Evviva-il-co...
in cui ho ringraziato i 12 senatori
dissidenti che hanno votato pro Grasso, "perché con il loro
esempio di dissidenza alla dittatura del non-partito hanno aperto la via al
cambiamento di questo malgovernato paese"
Il guaio è che noi siamo d’accordo, ma la resistenza di Grillo è forte perchè in quel modo lui perderebbe la
leadership del SUO partito: lui è
totalmente impreparato ad affrontare i problemi di governo dell’Italia e
quindi non saprebbe guidare la sua base, che è disomogenea e spaccata su tanti
punti.
Oggi Ilvo Diamanti, su: http://www.repubblica.it/politica/2...
supporta questa tesi con sondaggi LaPolis che sostengono che
il 55% degli elettori M5S vorrebbe un
sostegno al governo Bersani ma il 45% sarebbe ferocemente contrario.
Nel mio articolo ho espresso le mie riserve sulla democrazia
diretta, ma adesso è arrivato il momento
di sfidare Grillo proprio sulle sue tesi: invece di sparare fesserie su
sabotaggi al suo sito e recitare il perseguitato proprio come fa Berlusconi, sottoponga il problema alla sua democrazia
diretta e vediamo cosa succede.
So benissimo che si
può falsare il risultato con quesiti fuorvianti, con restrizioni alla
partecipazione o taroccando i conteggi, ma se lo fa si garantisce la
distruzione del suo movimento alle prossime elezioni e probabilmente l’allargamento della dissidenza dei suoi
senatori da domani stesso.
Grillo non prenderà mai spontaneamente una iniziativa del
genere, Bersani potrebbe farlo, ma la prenderebbe soltanto per un governo
guidato da lui stesso, quindi l’unica alternativa è che parta subito una richiesta
di massa fra simpatizzanti ed elettori del M5S, del tipo:
"vogliamo
decidere, con democrazia diretta se favorire o no la nascita di un governo che
possa risanare il paese".
GeriSteve