Condivido le osservazioni di Gaetano Emanuele, anzi direi di più. Bersani ha fatto parte integrale del gruppo dirigente del PDS, DS, PD corresponsabile - come socio di minoranza - di un "consiglio di amministrazione" fallimentare. Gruppo dirigente che non solo non è stato in grado di arginare e sconfiggere tempestivamente il berlusconismo, ma lo ha agevolato rifiutandosi di affrontare il gigantesco conflitto di interesse di Berlusconi, di annullare le leggi ad personam, di ripristinare il falso in bilancio, di annullare il "porcellum" e soprattutto di votare una legge seria anticorruzione. Oggi Bersani viene a dirci che farà tutte queste cose se vince le elezioni.
Io, geneticamente di sinistra, dopo aver votato persone delle quali non avevo la minima stima politica, Occhetto, Prodi, Rutelli e poi di nuovo Prodi, mi vedo costretto anche questa volta a votare allo stesso modo. La realtà politica italiana è questa purtroppo,tra una sinistra radicale del tutto inconcludente e subalterna, una destra moderata (Monti), il demone della politica nazionale (Berlusconi) e un pericoloso populista che ci porterebbe al peggiore dei disastri (Grillo), sono costretto a votare per Bersani..
Il non voto non è un’alternativa. Lo potrebbe essere se ci fosse stato un movimento di massa a sostenerlo per costringere la sinistra a cambiare, ma così non è e quindi non votare è solo un inconcludente lavarsene le mani. Non me la sento, votero Bersani con le modalità che indicava Montanelli per la DC.