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Commento di

su Scandalo Lazio: Emma Bonino e il sassolino nella scarpa


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12 gennaio 2013 09:23

Il cristianesimo di fonda sulla colpa ontologica. Si chiama amartiocentrismo e certamente qualcuno non sarà d’accordo, ma è quello che io penso (e non solo io). Se il peccato di Adamo diventa ‘peccato originale originante’ si spiega la necessità di una redenzione dallo stesso valore assoluto; la quale a sua volta pretende che l’assoluto si faccia redentore attraverso l’incarnazione, la morte e la resurrezione. Toccare questa consequenzialità significa far crollare l’intera impalcatura dell’ideologia-teologia cristiana.

Ma di tutto ciò non c’è traccia nell’ebraismo rabbinico che prese il posto (grossomodo anche ideologico) dell’ortodossia farisaica.

In ciò ebraismo e cristianesimo non sono consequenziali l’uno all’altro, ma viaggiano su piani di differenza radicale, non solo di diversità interna allo stessa cornice complessiva.

Il peccato originale costituisce una differenza antropologica che separa radicalmente le due storie. E nella Grande Storia degli ultimi duemila anni, non scordiamolo, di sicuro ci sono stati dei persecutori e dei perseguitati, delle vittime e dei carnefici.

Poi, certo, all’interno del mondo ebraico così come di quello cristiano, ci sono sfumature e contraddizioni, violenza e sopraffazione che vanno a braccetto con dichiarazioni di amore e di bontà. Ipocrisie insomma. Ma questo non può farci scordare che gli ebrei da duemila anni resistono al cristianesimo e alla sua antropologia negativa, pagando un prezzo di sangue altissimo.

Quindi possiamo certamente tracciare una consequenzialità fra il giudaismo precristiano e il cristianesimo, ma lo dobbiamo fare anche con il giudaismo rabbinico. Entrambi derivano da quel mondo, ma si sono separati duemila anni fa e la loro storia ideologica, culturale, sociale (eccetera) non può essere confusa come fanno quelli che blaterano di tradizione “giudaico-cristiana”. Qualcuno ha definito le due culture dei “falsi gemelli” ed è una definizione che mi sembra più vera.

Sul resto non insisto, lei non fa differenza tra un essere umano malato (che i nazisti sopprimevano) e un feto abortito. La vita si differenzia da ciò che è vita solo potenziale. Non c’è terreno di confronto possibile, mi pare.

Un caro saluto

FDP


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