I nomi arabi si ricordano difficilmente ma Nabeel Rajab ha un volto che mi è rimasto impresso, l’ho sentito parlare nella lunga intervista che il mitico Assange gli ha fatto mediante la televisione internazionale con base in Russia RT.
Grazie a Putin, la televisione RT viene definita filo putiniana, il mondo ha potuto conoscere la triste storia del Bahrein e del suo principale oppositore Nabeel Rajab.
Per chi desidera capire come mai l’occidente non vuole nessuna "primavera" in Bahrein che è una spietata dittatura filo-occidentale, c’è il video con i sottotitoli in italiano di Repubblica:
http://video.repubblica.it/dossier/...
«8 maggio 2012
Dall’Egitto alla
Tunisia, dalla Libia alla Siria. A cosa hanno portato i grandi moti di
piazza iniziati poco più di un anno fa? Julian Assange ne parla con lo
scrittore Alaa Abd El-Fattah e con l’attivista Nabeel Rajab, arrestato
subito dopo questa intervista»
Aggiungo pure che Assange ha nominato nel suo discorso Nabel. Domenica 19 agosto 2012 ha detta in conclusione:
«Mercoledì Bradley Manning ha trascorso il 815esimo giorno di prigione senza processo.
Il massimo legale è di 120 giorni.
Giovedì un mio amico, Nabeel Rajab presidente del Centro per i Diritti Umani del Bahrain, è stato condannato a 3 anni per un tweet.
Venerdì un gruppo musicale russo (le Pussy Riot) è stato condannato a 2 anni di prigione per una rappresentazione di stampo politico.
Esiste coerenza nell’oppressione.
Deve esserci forte coerenza e determinazione nella risposta.
Grazie
Julian Assange
Traduzione di Fabio Sallustro per www.znetitaly.org»