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Commento di

su Michel ed Antonio Martone. Un cognome, un destino


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16 luglio 2012 19:39

io vorrei capire come un figlio di papà come Michel Martone, non abbia nemmeno la dignità di tacere. Dall’alto della sua fortuna che gli ha permesso una carriera lampo, come si permette di giudicare quei tantissimi studenti "normali", che non hanno santi in paradiso e che, presa la laurea (a qualsiasi età ciò accada) hanno davanti a sè un percorso ad ostacoli, fatto di stages, di contratti occasionali, di contratti a progetto, di contratti a tempo determinato ecc. ecc. per non si sa quanti anni, senza nessuna prospettiva sicura. Michel Martone conosce la realtà o vive nel suo mondo dorato, dove tutto è dato a chi è "figlio"?


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