Purtroppo, e lo scrivo con rammarico, come amara previsione, non come criptodesiderio, la Merkel, Hollande e Monti, la quarta nazione, il Regno Unito, in pratica non ha mai fatto parte attiva e positiva dell’UE, più Draghi (BCE) e Lagarde (FMI), NON si metteranno d’accordo per il meglio, in quanto portatori d’interessi, legittimi e illegittimi, politici, economici, finanziari, non solo un po’, ma troppo diversi, diciamo contrari.
Poi c’è proprio la questione tempo: un organismo come l’UE, ammettiamo che esista sul serio, tuttora, quando agisce, ha meccanismi burocratici, attori innumerevoli, quindi tempi, piuttosto biblici...
USA e Giappone hanno i debiti pubblici forse più grandi in assoluto, se non erro (mi corregga, se sbaglio), ma, contrariamente alla BCE, ora in mano a Draghi, sostiene in pratica senza riserve il suddetto debito, evitando il più possibile le speculazioni sui loro ’spread’, anche senza stare a guardare la loro composizione e qualità.
Ecco, un altro punto fondamentale: i ’cravattari’ della BCE e soprattutto del FMI + quelli, a scendere, delle varie banche ’dettaglianti’ il prestito, possono anche soccorrere, appunto, con lo strozzinaggio ;o), ma i veri nodi, da "sciogliere" gordianamente, sono:
1-drastica riduzione o eliminazione di tutti i veri, enormi e costosissimi sprechi, privilegi e le analoghe ruberie, da far risarcire (corruzione e ancor più concussione, evasione ed elusione fiscale, contributiva ecc.);
2-equità vera, applicata a ogni provvedimento di cui sopra, per non avere, se non altro, in pratica, ogni giorno una rivolta sociale sotto le finestre;
3-impiegare, finalmente, almeno una parte davvero consistente di questo immane risparmio,
per ridurre il disavanzo, quindi gli interessi passivi enormi anche a causa spread, non essendoci Eurobond, che forse non ci saranno mai, certo, ma, prima, una parte ancora più consistente nello sgravio fiscale al mondo del lavoro (lavoratori, imprenditori, professionisti e artigiani onesti) e ai pensionati, che porterebbero benefici enormi, e alle riforme vere, non le deforme come stanno attuando, nella formazione, dall’obbligo all’università, all’ambiente, alle energie e ai carburanti alternativi, al made in Italy, non solo alimentare, migliore lasciato a se stesso, al turismo inbound...