Mio fratello si è interessato al problema delle costruzioni antisismiche guardandosi alcuni video su Youtube di simulazioni di varie tipologie di costruzioni in cemento armato a due o quattro piani con tamponatura in mattoni forati. Da tempo è in contatto con un ingegnere edile che è professore all’università e che segue gli sviluppi delle costruzioni sia in linea teorica che praticamente seguendo le costruzioni crollate nei vari sismi come quello all’Aquila.

Il problema è complesso e le strutture in cemento armato (intelaiatura in cemento con tamponatura in mattoni) debbono essere realizzate bene per avere pochi problemi.

Per esempio se al piano terreno ci sono i garage con ampie volumetrie libere e sostenute da colonne in cemento armato, simulazioni dimostrano che si spezzano e che la casa o palazzina si schianta al suolo.

Se la tamponatura è realizzata fino a metà altezza di una parete e per il resto è presente una vetrata allora le colonne laterali si spezzano a metà in corrispondenza dell’unione tra la tamponatura in mattoni e la vetrata.

I nodi della struttura in cemento armato cioè i punti di giunzione tra le colonne in c.a., debbono spezzarsi e costituire dei giunti snodabili, non si devono separare per cui l’armatura del cemento deve tenere insieme le colonne e le travi.

Esistono tanti terremoti, ci sono tanti punti di arrivo delle onde e tanti tipi di onde. Una casa che resiste a un terremoto può andare giù con un altro terremoto.

Discutevamo sul fatto che un terremoto orizzontale provoca uno spostamento di un metro tra il tetto e le fondamenta e che l’intera casa deve adeguarsi. Se poi la frequenza del terremoto è vicina a quella di risonanza della casa, la casa viene giù se il terremoto dura abbastanza.

Il problema è complesso e richiede che gli ingegneri che progettano le case diventino esperti al pari di quelli giapponesi.