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Commento di

su Silvia, la figlia di mammà Fornero affila il bisturi e contrattacca


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13 febbraio 2012 16:45

Concordo con la Sua analisi.

Lei non mi troverà mai tra quelli che inveiscono contro il capro espiatorio di turno perché purtroppo il guaio vero dell’Italia è che questo stato di cose ha fatto comodo a tanti, a troppi. Dico purtroppo perché se fosse una corruzione calata dall’alto e non accettata dal popolino speranzoso di approfittarne nel proprio piccolo, allora sarebbe più facile estirparla. 

Spesso chi inveisce accetta perfettamente il meccanismo e mostra frustrazione per il semplice motivo di non essere colui che ha gli agganci giusti o le entrature per il determinato ruolo, ma se li avesse... Molta gente dovrebbe guardarsi allo specchio prima di inveire e pensare a come ha costruito la propria vita lavorativa o il proprio benessere, se siano dovuti esclusivamente a merito o ci son state quelle piccole spintarelle che sempre aiutano.... la risposta è nota: "lo fanno tutti, perché non io?".

Il problema è che in passato si aveva la sensazione che della torta Italia ce ne fosse per tutti, poi l’Heidi che distribuisce fiori ha convinto gli Italioti che le fette da spartire fossero addirittura raddoppiate perché la torta era infinita. Alla fine dello spot pubblicitario tutti hanno capito che la torta non era enorme, ma a prescindere da questo se la sono divisa in pochi. Per gli altri non son rimaste neanche le briciole, ma solo il conto della pasticceria da pagare. Una certa rabbia è comprensibile, ma mi chiedo se sia utile a risolvere il problema.

Chi si lamenta dei raccomandati di turno, cominciasse a vivere una vita senza raccomandazioni. I cambiamenti sociali non partono dall’alto ma dal basso. Se ognuno di noi fosse più civile, la società tutta migliorerebbe di riflesso.

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