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 Home page > Tribuna Libera > Silvia, la figlia di mammà Fornero affila il bisturi e contrattacca

Silvia, la figlia di mammà Fornero affila il bisturi e contrattacca

Tirata in ballo dalle discutibili dichiarazioni del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, Silvia Deaglio difende a spada tratta le proprie prerogative, mostrando tutti i limiti tipici di chi non deve sgomitare per arrivare alla meta.

Non si placa la polemica attorno alle dichiarazioni sputate alla buona dalla banda Bassotti in Monti. Il popolo della rete, si sa, non perdona i pericolosi inciampi in cui il premier ed i più stretti collaboratori si imbattono quotidianamente per l'imperizia con cui conducono un'azione di governo che, qualora non lo sapessero, è ben diversa da una lezione universitaria o dalle castronerie che si sparano nel corso di un CDA di qualsivoglia istituto bancario italiano (compresi quelli di cui facevano parte Passera, la Fornero e Gnudi).

L'incapacità comunicativa di questo esecutivo, espressa da Michael Martone prima, Mario Monti e Anna Maria Cancellieri poi, non accenna ad invertire la propria tendenza: anche Elsa Fornero diventa bersaglio delle critiche dei cittadini della rete.

Il ministro del lavoro, colpevole nei giorni scorsi di aver parlato dell'illusione del posto fisso, dimostra di essere inadeguata al compito cui dovrebbe assolvere per ragioni di dicastero. Insomma, la stessa Fornero dichiara candidamente di non poter far fronte alle richieste di una società civile che invoca un diritto costituzionalmente garantito. In qualsiasi altro paese europeo, una dichiarazione pubblica che promana dal ministro del lavoro e contiene, all'interno della stessa frase le parole "posto" ed "impossibile", sarebbe stata sufficiente a motivare l'allontanemento del ministro dal suo ufficio. Ma nessuno vuol scontentare Banca Intesa e quindi, per contestare una dichiarazione siffatta, si va ad indagare la vita privata della Fornero, madre apprensiva di Silvia Deaglio (il padre, Mario Deaglio, insegna economia internazionale a Torino e strizza l'occhio a Banca Sella, nello stesso ateneo Fornero insegna economia e fa i conti a Banca Intesa).

La Dottoressa Deaglio non ha motivo per difendersi: per lei, dice, parlano il curriculum, le specializzazioni, le innumerevoli pubblicazioni scientifiche (93) a sostegno. Dimostra, se non altro, di aver fatto tesoro dell'episodio Martone in cui il giovanotto della banda Monti dovette "giustificare" diversi punti oscuri della sua sfavillante carriera accademica sulla quale, in diversi momenti, avrebbe influito il padre Antonio Martone.

Aveva già preparato le risposte ai legittimi sospetti avanzati dalla stampa e dalla rete, che non hanno potuto fare a meno di notare come le parole del ministro Fornero traccino un solco profondo tra la casta e il popolo (un tempo) sovrano: gli unici per i quali il posto fisso è un'utopia, sono i comuni mortali, quelli che fanno la fila in banca e faticano per 8 ore al giorno, quelli che fanno i conti per arrivare a fine mese e che devono decidere se pagare il bollo auto o comprare un nuovo paio di scarpe per la stagione delle piogge.

E' evidente che il governo dei banchieri chieda esclusivamente ai cittadini di dover invertire il proprio modo di intendere la vita, in ragione di un interesse oligarchico da portare avanti secondo un disegno che, giorno dopo giorno, si svela in tutto il suo orrore.

Le colpe dei padri (delle madri, in questo caso) ricadono sui figli: il caso di Silvia Deaglio è la punta di un iceberg che coinvolge Mario Monti (il figlio Giovanni è uomo di Morgan Stanley, banca d'affari cui pare nei primi giorni dell'anno sia stata girata una immensa somma di denaro che non è bastata ad impedire il declassamento dell'Italia da parte di Fitch, ma è forse servita a far assumere il figlio del Premier), la Cancellieri (con un figlio in Fondiaria Sai) Passera, Gnudi e buona parte della compagine governativa.

E' l'ennesima dimostrazione di una profonda incomunicabilità tra governanti, che parlano senza alcuna morigeratezza e senza avere il polso della società civile. Si fa presto a parlare di bamboccioni, sfigati, mammoni e precariato. Soprattutto quando a farlo è chi ha tanti santi in paradiso ed è saldamente ancorato alla propria poltrona. E' un governo destinato ad autoestinguersi per manifesta incapacità. Gli scioperi delle scorse settimane hanno messo in luce le evidenti incapacità di un esecutivo pressato dalla protesta popolare. 

Per concludere, consideriamo che secondo Colletti (wwwWorkers) il curriculum è ormai inutile perché le aziende cercano ormai i propri collaboratori sul web, badando alle attività dei social network (Twitter e Facebook su tutti), la difesa della Deaglio, composta ma trasudante la spocchia tipica di chi è abituato ad aver sempre le porte spalancate, sarebbe pressoché nulla. Ma non vogliamo essere spietati. Ci occuperemo di dotare la Deaglio di un profilo Facebook ed uno Twitter. Non sia mai che l'attuale momento di crisi le imponga di dover cambiare lavoro e farsi cercare dalle aziende...

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.129) 10 febbraio 2012 15:17

    CERCATE DI STARE ZITTI, ALLE VOSTRE PAROLE NON POSSIAMO RISPONDERE SE NON IN QUESTO AMBITO, IL VOSTRO PREPOTENTE SBAVAGGIO LO NASCONDETE DIETRO LA BELLA VILTà CHE DA SEMPRE VI CONTRADDISTINGUE. SENZA LA VILTà DELLA CASTA SARESTE SOLO PASTO DEI STERCORARI VILI.... QUESTO FORM NON HA LA CIVILTà DI TAPPARE LA BOCCA ALLA VILTà MA LO FA VOLENTIERI CON LA VERITà.

  • Di (---.---.---.129) 10 febbraio 2012 15:41

    CERCATE DI STARE ZITTI, ALLE VOSTRE PAROLE NON POSSIAMO RISPONDERE SE NON IN QUESTO AMBITO, IL VOSTRO PREPOTENTE SBAVAGGIO LO NASCONDETE DIETRO LA BELLA VILTà CHE DA SEMPRE VI CONTRADDISTINGUE. SENZA LA VILTà DELLA CASTA SARESTE SOLO PASTO DEI STERCORARI. VILI.... QUESTO FORM NON HA LA CIVILTà DI TAPPARE LA BOCCA ALLA VILTà MA LO FA VOLENTIERI CON LA VERITà. QUESTO COMMENTO è DIRETTO ALL’AGLIO COL NOME DEL CONIGLIO SILVIO-

  • Di Nico (---.---.---.91) 10 febbraio 2012 17:01
    Nicola Spinella

    Ti sarei grato se specificassi l’ambito del tuo commento.

    Ce l’hai pesantemente contro la casta?

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.71) 11 febbraio 2012 01:20
    Francesco Finucci

    Questa roba conferma non i limiti di un governo (che pure ci sarebbero) ma di un popolo sull’orlo, meglio, oltre l’orlo della stupidità. Ma cosa volete, precisamente? Oggi la Santanché, in uno scontro tra scienziati con Fede, moralizzava sul governo Monti perché non andava tra la gente a fare comizi elettorali come Berlusconi. Volete questo? Volete un governo che vi stia ad imboccare trattandovi come una massa di imbecilli? No, perché basta metterci daccordo, riesumiamo Mussolini o Mao Tse Tung, un paio di fili invisibili ed è fatta. Se Berlusconi va in giro lanciando fiori come Heidi e gridando "lavoro per tutti" è un populista. Se la Fornero dice che è utopico pensare che un governo, da solo, possa assicurare il posto fisso a tutti, allora non va bene, non è politica, insomma se ne deve andare a casa. Lasciando stare che la questione del posto fisso è decisamente penosa, una volta capito il senso delle affermazioni di monti. Le lacune, e anche pesanti, evidentemente ci sono, ma è indegno che si senta in giro accusare la Fornero perché "fa i conti a Banca Intesa". Cosa vorresti dire, forse che fa consulenze di tipo economico-tributario? Beh, sveglia, è una prassi comune. Il professore di Economia cosa accidenti era prima, uno che stava chiuso in una stanzetta a fare calcoli?
    Ora, è sacrosanto andare a vedere chi sono queste persone e cosa facevano prima, ma non mi bevo una roba che paragona Michel Martone al trota, sinceramente. Sono avvantaggiati, ed è sacrosanto, ripeto, che si vada a capire dove e perché hanno avuto delle occasioni. Ma fa abbastanza ridere sentirsi dire che solo perché sono figli di qualcuno, allora, no, devono essere dei raccomandati incapaci. Ciò non esclude neanche che sia il contrario, ma voglio che mi si dia un qualche indizio, qualcosa che spieghi perché un curriculum d’eccellenza debba essere raccomandazione. Anzi, solitamente gli incapaci non vengono messi nelle banche, a far fallire un progetto in cui gli azionisti mettono un sacco di soldi, vengono messi nelle imprese pubbliche. è un figlio di papà Douglas Hofstadter? E’ il figlio di un premio Nobel, ed è una delle più grandi menti viventi. Questo è esattamente il qualunquismo populista del nostro paese, incapace di vivere senza un politicante che ci imbocchi, dicendoci bravi bravi mentre ci sfila il portafoglio. Se queste sono le premesse, il paese non cambierà MAI.

  • Di (---.---.---.238) 11 febbraio 2012 10:12

    come possono negare l’evidenza ?

  • Di (---.---.---.139) 12 febbraio 2012 00:30

    Non vi sono scuse ne difficolta comunicative

    ci trattano alla Alberto Sordi nel marchese del grillo

    ovverro ,il marchese diceva ai plebei >>>

    IO sono IO e voi non siete un CAZZO!!

  • Di (---.---.---.128) 12 febbraio 2012 06:23

    @ F. Finucci


    Diciamo che tra il lanciare fiori come Heidi e l’offendere centinaia di migliaia di italiani nell’istante in cui si chiedono sacrifici esistono tante vie di mezzo. Qui non si tratta neanche di economia ma delle più banali forme di rispetto. Ricoprire una carica istituzionale non è un lasciapassare per aprir bocca e dar fiato e dare degli sfigati a destra e manca, mammoni che voglio stare con la famiglia e via dicendo... che pare che il posto fisso fa tanto schifo, però solo se lo hanno gli altri, i comuni cittadini. Per i propri pargoli di discendenza nobile va benissimo, perché loro se lo meritano.

    Riguardo il nepotismo tipico italiano, non ho alcun elemento per pensare che la figlia della Fornero sia un’incapace raccomandata ma, conoscendo l’andazzo, se lo fosse avrebbe comunque quel curriculum. Questa è la triste verità, e paradossalmente la pagano proprio i pochi raccomandati davvero in gamba, quelli che in un paese normale ce l’avrebbero fatta comunque e nella nostra repubblica delle banane hanno il ruolo sociale che hanno solo grazie a papà, anche se sono in gamba.

    La realtà è che uno dimostra il proprio valore proprio nelle selezioni e se sono truccate di fatto la prova dei propri meriti non ci sarà mai. Perché diciamolo: una volta che uno si ritrova in un certo contesto, con certe facilitazioni e aiuti, se non è proprio una rapa qualcosa la impara. E se il contesto è fatto tutto di persone che hanno avuto ruoli simili per motivi analoghi, allora è difficile anche che sfiguri, perché il livello è lo stesso tra tutti i competitori. Chissà, magari riuscirà a dimostrare anche che vale qualcosa. Resta però il tristissimo dato di tutti quelli che avrebbero potuto far meglio e sono stati esclusi perché non figli di. O che neanche ci provano a fare determinate carriere perché sanno perfettamente di non avere speranze, in quanto privi di agganci e hanno le bollette da pagare come tutti i comuni mortali.

    Per una Sivia Deaglio che magari merita pienamente la carriera che sta facendo (in fondo non si può escludere a priori), chissà quanti ce ne sono a spasso che forse erano addirittura più in gamba di lei? Non si avrà mai la risposta, questa è la cosa triste dell’Italia.
    • Di Francesco Finucci (---.---.---.236) 13 febbraio 2012 02:43
      Francesco Finucci

      Infatti è proprio questo il dramma del nostro paese. Hai centrato il problema. Concorsi truccati, appalti truccati, nepotismo, campanilismo, siamo riusciti a costruire un sistema feudale, anzi, non ne siamo mai usciti, perché dal 1861 ad oggi, compresi fascismo e berlusconismo, l’idea di fondo è quella che ha espresso Monicelli parlando del popolo italiano: "l’italiano è così, vuole qualcuno che pensi per lui. Se va bene bene, sennò, lo si appende per i piedi". Il problema è che il sistema feudale in italia è assoluto e onnicomprensivo, riguarda l’italia intera, dal parlamento al comune, da aosta a trapani, dalla figlia della fornero alla signora che si prende la casa popolare perché ha la sua bella tesserina del partito democratico e quindi, senza figli a carico e con marito lavoratore supera una divorziata con due figli a carico. Meraviglie del paese dell’Embè. E questo paese è costruito esattamente sulla retorica dell’articolo, sul cercare una vittima sacrificale indicata dalla televisione, annullarla, poi passare alla prossima pur di non fare la fatica di pensare. Oggi è la figlia della fornero, domani le banche, dopodomani gli immigrati. Gli italiani vogliono smembrare qualche cadavere, l’importante è che poi i campi dove lo si fa siano lontani dagli occhi. Un po’ come fabbricare armi chimiche e poi farle usare ad altri per sentirsi puliti. Ma guai se poi rimangono inutilizzate.

    • Di (---.---.---.93) 13 febbraio 2012 16:45

      Concordo con la Sua analisi.

      Lei non mi troverà mai tra quelli che inveiscono contro il capro espiatorio di turno perché purtroppo il guaio vero dell’Italia è che questo stato di cose ha fatto comodo a tanti, a troppi. Dico purtroppo perché se fosse una corruzione calata dall’alto e non accettata dal popolino speranzoso di approfittarne nel proprio piccolo, allora sarebbe più facile estirparla. 

      Spesso chi inveisce accetta perfettamente il meccanismo e mostra frustrazione per il semplice motivo di non essere colui che ha gli agganci giusti o le entrature per il determinato ruolo, ma se li avesse... Molta gente dovrebbe guardarsi allo specchio prima di inveire e pensare a come ha costruito la propria vita lavorativa o il proprio benessere, se siano dovuti esclusivamente a merito o ci son state quelle piccole spintarelle che sempre aiutano.... la risposta è nota: "lo fanno tutti, perché non io?".

      Il problema è che in passato si aveva la sensazione che della torta Italia ce ne fosse per tutti, poi l’Heidi che distribuisce fiori ha convinto gli Italioti che le fette da spartire fossero addirittura raddoppiate perché la torta era infinita. Alla fine dello spot pubblicitario tutti hanno capito che la torta non era enorme, ma a prescindere da questo se la sono divisa in pochi. Per gli altri non son rimaste neanche le briciole, ma solo il conto della pasticceria da pagare. Una certa rabbia è comprensibile, ma mi chiedo se sia utile a risolvere il problema.

      Chi si lamenta dei raccomandati di turno, cominciasse a vivere una vita senza raccomandazioni. I cambiamenti sociali non partono dall’alto ma dal basso. Se ognuno di noi fosse più civile, la società tutta migliorerebbe di riflesso.
  • Di (---.---.---.161) 12 febbraio 2012 09:02

    Credo che, comunque, sia molto difficile trovare persone estranee al sistema da piazzare alla guida del Governo. Credo che sia abbastanza difficile per un cittadino anche preparato di poter lontanamente aspirare a concorrere per le elezioni a deputato o senatore o vincere uno concorso in posti c.d. chiave ( ci sono le eccezioni che confermano la regola)

    Il presidente ed i suoi ministri stanno commettendo errori nelle loro esternazioni.

    Non credo che il Presidente del Consiglio o un qualsiasi ministro abbia bisogno della grancassa del circo di Vespa o di partecipare alle trasmissioni contenitore (di cosa? Spazzatura?) dove esporre il programma.

    Questo sarebbe opportuno che lo facessero i politici. L’attuale è un Governo di emergenza che dovrebbe occuparsi il più possibile di affrontare i problemi cercando di tamponarli in attesa che il c. d. popolo sovrano rielegga il sig. Berlusconi, D’Alema, Casini, Rutelli, Bastico, Finocchiaro, La Russa, Fini ecc. ecc. ecc. Gli stessi, in parole povere che ci sono da molti e molti anni e che hanno portato l’Italia alla condizione attuale (dimenticavo Fioroni e Berlinguer).

    Al Ministero dell’Istruzione hanno piazzato un docente universitario, come lo era Berlinguer che probabilmente nulla sa o conosce dei problemi della scuola dell’infanzia, della secondaria di primo e di secondo grado, però credo sappia tutto sui concorsi universitari per diventare assistente, docente associato e ordinario.

    Cosa ci possiamo fare, così è la vita. … rassegniamoci.

  • Di (---.---.---.252) 12 febbraio 2012 14:03

     Voglio dire la mia disillusione per quanto hanno dichiarato il ministro Fornero e il ministro Cancellieri,da donne mi aspettavo una maggiore sensibilità in quanto si possono dire le stesse cose in modo diverso nel rispetto delle altre persone che hanno la sola colpa di non essere figli DI,amici DI e parenti DI ma semplicemente esseri umani,evidentemente non serve essere dei professori ma conta il valore umano.

  • Di pv21 (---.---.---.73) 12 febbraio 2012 19:17

    Super-blabla >

    Monti, per “salvare” l’Italia, ha congelato le pensioni da 1000 euro e maggiorato i requisiti di accesso (età, anzianità).
    Con la sua “equità” ha aumentato le Addizionali Locali, le accise sui carburanti e l’IVA sui generi di largo consumo.
    Ai “suoi tecnici” occorrono ancora 2 anni per varare una patrimoniale sulle “grandi ricchezze”. Monti allora rinuncia a stanare i “tesori” occultati nelle banche Svizzere e chiede ai titolari dei capitali “scudati” uno 0,4% per “restare anonimi”.
    Intanto, sempre per “ridurre le disuguaglianze”, tassa anche l’unica casa delle famiglie meno abbienti.

    Ora, con i suoi “cresci e libera Italia”, Monti afferma di voler “cambiare il modo di vivere” degli italiani da tempo “diseducati” al senso di meritocrazia e concorrenza.

    Non dice però che, con un Pil 2012 in calo dell’1,5%, per “tenere i saldi invariati” servirà un’altra manovra da 15 miliardi, da raddoppiare a fine anno per abbattere il nostro Debito come da “fiscal compact” europeo.
    Con gli enunciati, le teorie ed i principi non si supera una crisi che grava come Se fosse stagnazione

  • Di (---.---.---.54) 14 gennaio 2014 10:37

    bella e semplice la vita quando si è paraculi ! ! !

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