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Commento di

su Caso Schettino: l'oblio del perdono


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7 febbraio 2012 11:05

"AUFFA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

non ho voglia di perderci ancora tempo : l’anonimo xxx.xxx.xxx.238 si guardi il codice della navigazione (abbandono del comando, abbandono del posto...) e si trovi i reati , si guardi il vocabolario e si trovi il significato di "confesso" e poi la faccia finita."

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E quindi? L’esistenza dei capi d’imputazione da Lei citati in modo anche abbastanza impreciso (abbandono del comando, abbandono del posto,,,) rende forse Schettino qualcosa di più di un semplice indagato in questa fase? Sono per caso in contrasto con l’art. 27 della costituzione? Lei si sta arrampicando sugli specchi, Geri. Il codice di navigazione esiste proprio perché si prevede la necessità di un processo, invece di anticiparne le conclusioni, anche nel caso siano ovvie. Se funzionasse come veicola Lei, invece di perdere il tempo a codificare il codice di navigazione, o di costringere altri a studiarlo e applicarlo, si prenderebbe il marrano, lo si legherebbe e benderebbe, una passeggiata sulla passerella, un bel tuffo e buon appetito agli squali. Non funziona così.

Sinceramente mi chiedo cosa Le smuova dentro questa vicenda e perché si sbracci tanto, pur mostrandosi retoricamente annoiato, per dimostrare la liceità di una parola che per il nostro ordinamento, non contraddetto dal codice di navigazione che tanto le piace citare, Lei non può ancora usare. Cosa le cambia il poter gridare a squarciagola che "Schettino è colpevole!"? La fa sentire megliore, le cambia la giornata in qualche modo?

Guardi che io per primo reputo estremamente verosimile che Schettino riceverà una condanna, per non dire certo. Ma a differenza sua mi rendo conto dell’utilità dell’azione inquirente e giudicante e aspetto serenamente che la giustizia faccia il suo corso, senza agitare pendagli da forca, per il semplice motivo che non è proprio necessario. Schettino la sua bella condanna se la beccherà tutta, al di là dei suoi commenti e dei miei, che sono tanto ininfluenti quanto inutili. Se si guardasse un attimo dall’esterno, si renderebbe conto quanto questa discussione sia ridicola: c’è un indagato, c’è un pm, c’è la magistratura. Faranno tutto loro, che le piaccia o no.

In ogni caso mi congratulo con l’autrice dell’articolo, che a mio avviso sbaglia a svilire l’esito del suo intervento. Più di 28 commenti al momento, molti dei quali dimostrano esattamente la sua tesi: è stata in grado di inserire una discussione controversa scritta in modo che non risultasse una sterile provocazione che si perde nella noia della rete, ma che ha invece innescato un dibattito. Che i toni siano accesi è una diretta conseguenza del tema trattato, abbastanza indigesto. Sta di fatto che è un articolo "vitale". Ben venga.


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