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Commento di

su Il Comandante Schettino, capro espiatorio del saluto autorizzato


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18 gennaio 2012 18:41

Ciao, 

Sono l’autore del commento xxx.93
Nel non perfetto stile dietrologico italiano, se avessi voluto intendere l’intenzionalità del disastro, probabilmente l’avrei scritto a chiare lettere :)
Scusa l’appunto apparentemente polemico, in realtà il tuo commento mi ha fatto sorridere.

Cosa intendevo? Leggi qui e probabilmente ti sarà chiaro.

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.phpid=44248&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

Schettino, di sua iniziativa, senza autorizzazione e con dimostrata imperizia affonda praticamente una delle ammiraglie della Costa, abbandona i passeggeri contravvenendo a qualsiasi procedura e legge, lasciando soli gli utenti paganti di Costa Crociere nel momento del pericolo... e la Costa Crociere, invece di costituirsi parte lesa (ha probabilmente perso giusto una nave da svariati milioni di euro, una bazzecola, e fatto una figuraccia a livello planetario, senza contare i risarcimenti da rimborsare), gli paga le spese legali. Perfettamente comprensibile. Lo scaricano difendendolo.

Cosa significava la mia frase? Diamo tempo al tempo, io ho fiducia nella magistratura.

L’autorizzazione formale o tacita è invece un parametro importante: non so fino a che punto sia possibile autorizzare una manovra potenzialmente pericolosissima (lo dimostrano, tristemente, i fatti). Non so neanche fino a che punto legale. Magari chi è esperto di legge sulla navigazione potrà illuminarci sull’esistenza di distanze di sicurezza da mantenere rispetto alla costa. Questa tragedia poteva essere evitata oppure poteva verificarsi ben prima, nella tacita autorizzazione. Io penso alle centinaia di migliaia di passeggeri della Costa Crociere (e altre compagnie) che negli ultimi anni hanno goduto di un’emozionante fuoriprogramma che alietasse la loro vacanza, a loro rischio e pericolo, ma autorizzato tacitamente o formalmente da privati (gruppo Carnival se non sbaglio) e capitanerie di porto varie. E se l’autorizzazione formale o tacita, allore le responsabilità si ampliano, perchè è solo un caso che non sia successo prima.

Se mi si permette una riflessione conclusiva, spero che la massa di indignati che ha già stabilito l’esatta dinamica dell’incidente, distribuendo colpe e sentenze prima che l’abbia fatto la magistratura, si ricordi di questa tragedia tra qualche mese. Diciamo ad agosto, quando si tratta di sfrecciare sottocosta tra bagnanti o fare lo slalom tra le boe dei sub con il proprio gommone/motoscafo o aquascooter preso a nolo da noleggiatori compiacenti che non ne controllano l’uso. Ecco che tutti i fan della capitaneria di porto improvvisamente si trasformeranno in degli Schettino qualunque. Questa è l’Italia. Purtroppo.












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