Fermo restando l’esame di Stato di cui all’art. 33 comma 5 della
Costituzione per l’accesso alle professioni regolamentate, gli
ordinamenti professionali devono garantire che l’esercizio
dell’attivita’ risponda senza eccezioni ai principi di libera
concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il
territorio nazionale, alla differenziazione e pluralita’ di offerta
che garantisca l’effettiva possibilita’ di scelta degli utenti
nell’ambito della piu’ ampia informazione relativamente ai servizi
offerti. Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati
entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto
per recepire i seguenti principi:
Ecco, questo è il cappello. Non c’è bisogno che mi citi quello che dicono gli altri e le loro astruse interpretazioni e via dicendo. Io l’italiano lo so leggere e comprendere (come anche tu, ma a volte lo dimentichi, ne sono certo), nozioni di legge ne ho anch’io, non c’è bisogno che me lo spieghi (nè che TE lo spieghi) Abruzzo il significato del "cappello". E non vedo nessun elemento che giustifichi questa marea di scempiaggini che stanno circolando in rete. Presumo che abbia destato scalpore il "Fermo restando" dell’esame di Stato (almeno me lo auguro, essendo gli altri principi sanciti da svariate leggi dello Stato, come pluralismo, libertà ecc): e ci mancherebbe! E’ scritto nella Costituzione che per accedere alle professioni bisogna farlo! E da più di 60 anni da che è in vigore la Carta Costituzionale, nessun pubblicista ha mai perso il titolo, essendo una categoria prevista da una legge di stato 69/63. Quindi, l’esame di Stato si deve fare per diventare Professionisti, per i pubblicisti no. Lo dice la legge 148/2011 e lo diceva già la Costituzione. Il problema dov’è? Perchè ad un tratto i pubblicisti stanno facendo ’sta caciara? E perchè solo su internet? I pubblicisti delle redazioni "tradizionali" perchè non danno vita a iniziative come i post-it (vd repubblica) o il bavaglio (vedi il Fatto)? Non se ne sono accorti che stanno per perdere tutti il lavoro? Dai, non offendiamo le loro intelligenze. E le nostre.