Articolo profondo e -in buona sostanza- condivisibile: e’ verissimo che "l’essere umano, specialmente in Occidente, perde continuamente di vista la vera lista di priorità", ma questi fatti non dipendono necessariamente da un "vista cattiva": in buona parte sono errori indotti e talvolta addirittura necessari.

Camminare e’ una delle cose piu’ belle al mondo, ma lo e’ molto meno se si e’ uno dei pochi derelitti a non avere la scelta fra andare in auto o a piedi, e non lo e’ per niente se tante cose interessanti. magari essenziali, sono raggiungibili soltanto in auto.

Che poi questo benessere consumista non sia realmente appagante, ad esempio perche’ non appaga passare la vita nel traffico, e’ verissimo, ma la soluzione di "accontentarsi" e’ semplicistica, a meno che -per fortuna personale- non ci si accontenti partendo gia’ da un livello medio-alto