Sordi e’ stato certamente un ottimo
attore, ma cio’ non giustifica i toni platealmente adoranti con cui se ne parla
in quest’articolo.
A differenza di Luciano Muratori, io non so quanto Sordi sia conosciuto
all’estero; ma se "omaggio a Roma" deve essere -come si dice
nell’articolo- "una sorta di tentativo di voler promuovere la Capitale
d’Italia all’estero", allora c’e’ davvero un serio problema, non
sull’attore, ma sui personaggi che lui interpreta.
Da "Il borghese piccolo
piccolo", passando per "Il medico della mutua" a "Finche’
c’e’ guerra c’e’ speranza" e in decine di altri, i personaggi -bene-
interpretati da Alberto Sordi sono tutti personaggi altamente negativi, che
rappresentano una parte -purtroppo autentica- dell’Italia, di cui non c’e’ che
da vergognarsi e che certo non puo’ "promuovere l’Italia all’estero".
La visione di quei film, in Italia,
puo’ avere avuto delle valenze positive, perche’ vi e’ molto ben rappresentata
la ipocrisia, la bassezza, la mancanza di dignita’ di quei personaggi, anche se
forse Sordi indulge un po’ troppo, come se volesse renderceli simpatici e
farceli perdonare all’insegna del "cosi’ fan tutti".
All’estero, questo messaggio di
denuncia rischierebbe di non essere
percepito, anche perche’ -purtroppo- quei personaggi cosi’ negativi sono stati
vincenti, e hanno fatto storia. Il
rivederli al giorno d’oggi, con il fatto che poi proprio ad uno di quegli
indegni personaggi -riconoscibilissimo- gli italiani hanno affidato
ripetutamente la carica di capo del governo, avrebbe un effetto tutt’altro che
promozionale: avrebbe l’effetto sicuro di far identificare tutti gli italiani
con quei cialtroni.
Il che, ripeto, niente toglie
all’Alberto Sordi in quanto ottimo attore.
Geri Steve