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Alberto Sordi estromesso dal documentario su Roma di Zeffirelli. Uno scandalo

Il cinema italiano grida allo scandalo, e questa volta ha proprio ragione, vista l’entità della notizia che è circolata grazie al quotidiano romano “Il Messaggero”: il celebre regista toscano Franco Zeffirelli, infatti, si sarebbe reso diretto protagonista di un “vile atto di discriminazione sociale” nei confronti del grandissimo Alberto Sordi, facendo in modo che l’autorevole attore romano – scomparso da alcuni anni – non venisse inserito nel film documentario intitolato “Omaggio a Roma”, prodotto dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, che sarebbe una sorta di tentativo di voler promuovere la Capitale d’Italia all’estero. 

Nel film sarebbero stati inseriti, ad esempio, Marcello Mastroianni e Anna Magnani, riconosciuti come due grandi attori italiani noti anche all’estero, mentre Alberto Sordi sarebbe stato addirittura scartato poiché “non rappresenterebbe l’immagine dell’Italia nel mondo”, in quanto proprio Sordi all’estero non sarebbe famoso. La notizia, oscurata da altri mezzi di comunicazione di massa, ma non da “Il Messaggero” che l’ha riportata fedelmente anche nel proprio sito, ha fatto gridare allo scandalo migliaia di cittadini romani e anche grandi star del mondo del cinema italiano, letteralmente esterrefatti dalla decisione del regista toscano Franco Zeffirelli.

Un atto davvero estremamente ignobile, quello di Franco Zeffirelli, che ha voluto innanzitutto “discriminare” Alberto Sordi dal punto di vista sociale, “rendendolo innocuo” agli occhi dell’immagine della Città di Roma. Non se lo meritava davvero l'attore romano un trattamento del genere, soprattutto da parte di un grande regista (ma, forse, adesso è diventato meno grande) come Franco Zeffirelli. Alberto Sordi resterà, comunque, sempre un simbolo dell’autenticità di Roma nel mondo, essendo anche stato un protagonista indiscusso della commedia all’italiana. Forse Zeffirelli non avrà uguale trattamento da parte dei toscani, il giorno che non ci sarà più. O almeno, visti i suoi comportamenti, non dovrebbe ricevere un trattamento lodevole da parte dei suoi conterranei. Sei sempre grande, Alberto Sordi e lo resterai all’infinito. Anche senza il contributo di Zeffirelli.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.101) 2 gennaio 2012 14:52

    Se dovessi ragionare da Romano, sicuramente sarei d’accordo con la critica dell’articolo sopra, ma se devo ragionare da tecnico, devo per forza condividere la decisione di Zeffirelli per i seguenti motivi : Qui’ si sta’ parlando di una promozione pubblicitaria di Roma e fatta per l’estero, ebbene nessun promo puo’ portare a conoscensa di un pubblico al quale sia destinato, qualcosa che quel pubblico non conosce, Alberto Sordi e’ stato un grande attore che ha saputo raccontare gli Italiani e l’Italia nel corso della nostra storia, ma questo l’abbiamo visto attraverso il Cinema solo qui’ in Italia, Sordi non e’ mai stato conosciuto all’estero come altri attori come Mastroianni, Sordi stesso lo disse ironicamente quando negli anni 1960 fu’ invitato nella citta di Kansas City per rappresentare - Un Americano a Roma- e ridendo Sordi disse : Se questi Americani sapessero che voleva dire questo film, mi caccerebbero via : Quindi concluderei dicendo che la pubblicita’ che e’ sinonimo di commercio non puo’ essere confusa con l’arte del Cinema dove Alberto Sordi ne e’ stato sicuramente degno Professionista. Luciano Muratori. 

  • Di Geri Steve (---.---.---.148) 2 gennaio 2012 17:28

    Sordi e’ stato certamente un ottimo attore, ma cio’ non giustifica i toni platealmente adoranti con cui se ne parla in quest’articolo.


    A differenza di Luciano Muratori, io non so quanto Sordi sia conosciuto all’estero; ma se "omaggio a Roma" deve essere -come si dice nell’articolo- "una sorta di tentativo di voler promuovere la Capitale d’Italia all’estero", allora c’e’ davvero un serio problema, non sull’attore, ma sui personaggi che lui interpreta. 

     

    Da "Il borghese piccolo piccolo", passando per "Il medico della mutua" a "Finche’ c’e’ guerra c’e’ speranza" e in decine di altri, i personaggi -bene- interpretati da Alberto Sordi sono tutti personaggi altamente negativi, che rappresentano una parte -purtroppo autentica- dell’Italia, di cui non c’e’ che da vergognarsi e che certo non puo’ "promuovere l’Italia all’estero".

     

    La visione di quei film, in Italia, puo’ avere avuto delle valenze positive, perche’ vi e’ molto ben rappresentata la ipocrisia, la bassezza, la mancanza di dignita’ di quei personaggi, anche se forse Sordi indulge un po’ troppo, come se volesse renderceli simpatici e farceli perdonare all’insegna del "cosi’ fan tutti". 

     

    All’estero, questo messaggio di denuncia rischierebbe di non essere percepito, anche perche’ -purtroppo- quei personaggi cosi’ negativi sono stati vincenti, e hanno fatto storia. Il rivederli al giorno d’oggi, con il fatto che poi proprio ad uno di quegli indegni personaggi -riconoscibilissimo- gli italiani hanno affidato ripetutamente la carica di capo del governo, avrebbe un effetto tutt’altro che promozionale: avrebbe l’effetto sicuro di far identificare tutti gli italiani con quei cialtroni.

     

    Il che, ripeto, niente toglie all’Alberto Sordi in quanto ottimo attore.

     

    Geri Steve

     

     

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