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Commento di pv21

su Il "taglio delle tasse" e la tassazione delle rendite finanziarie, secondo Orwell


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pv21 3 luglio 2011 19:56

Stillicidio >

Aumento delle accise sui carburanti, del bollo sui dossier titoli di risparmio, dei vari ticket sanitari, delle imposte su RC auto e passaggi di proprietà.
Con un’inflazione vicina al 3% si “dimezza” la rivalutazione automatica delle pensioni tra 18500 e 30mila euro lordi.
Fanno centinaia di euro che vengono a mancare dal portafoglio delle famiglie.
E’ solo l’inizio. Dopo i 24 mld di tagli decisi nel 2010 il paese vedrà “aggiustamenti” e “cure” fino a 47 mld.

Resta però vietato tassare le “grandi ricchezze” da milioni di euro.
Ancora un miraggio appare l’azione di contrasto ai costi della politica, della corruzione e degli sprechi da spesa pubblica.
A futura legge delega sono rinviate la “rimodulazione” delle aliquote fiscali e le promesse “liberalizzazioni”.

Con i tagli ed i sacrifici si correggono “periodicamente” il disavanzo ed il debito pubblico, ma non si arresta il declino di un paese.
Solo il PIL è una misura dello stato dell’economia e del benessere dei cittadini.
Nel 2010 il PIL è fermo al 94,7% di quello del 2007 (ante crisi) che rivedremo solo dopo il 2014. Il tasso di crescita non arriva a metà della media europea.

Tremonti afferma che “sono i numeri a dettare la politica”.
Ricorrere solo ai tagli pone sempre problemi di equità sociale.
Senza un sostenuto tasso di crescita certi annunci e proclami sono solo “performance” da Dossier Arroganza


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