• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su No alle trivellazioni petrolifere. Grande manifestazione il 7 Maggio a Termoli


Vedi tutti i commenti di questo articolo

6 maggio 2011 10:33

Inserito il - 02 maggio 2011 : 11:26:52       Concordo con le preoccupazioni degli ecologisti riguardo alle trivellazioni petrolifere, e vorrei aggiungere delle considerazioni di altro tipo: secondo me, spremere il petrolio dal territorio italiano non è solo ecologicamente dannoso o pericoloso, ma è anche economicamente sbagliato.

Un altro caso emblematico della limitatezza di vedute italiana è il petrolio della Val D’Agri.

Leggo sul Corriere della Sera del 29 aprile un articolo dal titolo "La Basilicata diventa il serbatoio d’Italia - Eni e Total raddoppiano l’estrazione del petrolio".

Si sa da diversi anni che in Val D’Agri c’è un discreto giacimento di petrolio. Non si tratta di un giacimento facile da sfruttare, tipo quelli arabi dove quasi zampilla da solo; qui il petrolio è infiltrato nel terreno e bisogna scioglierlo inserendo in profondità vapore ad alta pressione. Un sistema costoso che rende solo quando il prezzo del petrolio è alto.
L’articolo illustra i vantaggi dell’operazione, che ha creato posti di lavoro e ha risanato le finanze di qualche Comune disastrato.

A me, francamente, mi pare una boiata pazzesca! (come disse Fantozzi a proposito del film "La corazzata Potemkin").

Primo: mi chiedo perché l’ENI ha fatto la joint venture con la Total, che certamente si terrà una parte del petrolio estratto e lo venderà in proprio; magari in Francia.

Secondo: perché dare fondo oggi ad una riserva preziosa che ci sarebbe stata utilissima quando il petrolio nel mondo diventerà introvabile e i prezzi saliranno alle stelle?

La risposta è terra-terra: si è scelta la strategia del "meglio un uovo oggi che una gallina domani".
Si è creato un piccolo business, un certo numero di posti di lavoro; l’ENI ci guadagna, la Total pure, le amministrazioni locali incassano proventi a vario titolo e si sono accontentati tutti (magari, anche la ndrangheta ....!)

Invece, altri paesi più lungimiranti, come gli stessi Stati Uniti, importano quasi tutto il petrolio che consumano e sfruttano poco le riserve domestiche per lasciarle come ultima risorsa.

Noi, invece, per raggranellare qualche soldo, stiamo vendendo il nostro tesoretto a prezzi non altissimi e, addirittura, lo lasciamo portare via in parte dagli stranieri.
Altro esempio, appunto, sono ricerche in corso da parte di società estere in adriatico, di parla l’articolo.

In pratica, stiamo cedendo le nostre scarse risorse naturali in cambio di un po’ di denaro fresco come un qualunque paese povero del terzo mondo .......


Vedi la discussione


Ultimi commenti





Palmares