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No alle trivellazioni petrolifere. Grande manifestazione il 7 Maggio a Termoli

Un numero impressionante di associazioni,e di cittadini parteciperanno sabato 7 Maggio a Termoli per dire No alle trivellazioni nel basso Adriatico. Oltre alle associazioni delle regioni interessate hanno aderito all’iniziativa associazioni di tutte le regioni. Il punto di raduno è previsto sul piazzale del porto, dopo l’attraversamento del centro storico, il corteo si dirigerà al Castello Svevo, e qui si simulerà un simbolico spiaggiamento di capodogli e poi si rientrerà al porto.
Anche Lucio Dalla è stato invitato alla manifestazione dal Presidente della Provincia di Campobasso Nicola d’Ascanio, essendo un grande amante delle isole Tremiti dove possiede una casa. Le Trivellazioni dovrebbero avvenire in un aerea vicina 26 km al largo delle Tremiti.
Nonostante la stampa nazionale non ne abbia parlato - qualche articoletto è uscito solo sulla stampa locale delle regioni interessate - il passaparola e il gruppo creato su fb dalle associazioni e dai cittadini ha diffuso la storia, e la rabbia ha varcato anche l’oceano; aderiranno, infatti, anche associazioni americane alla protesta. Dopo quello che è successo nel golfo del Messico, in Cina, nel mar rosso, nel Niger e in tanti altri posti del mondo, che una Ministra dell’ambiente autorizzi trivellazioni nell’Adriatico, è follia pura.
Ecco l’elenco di quelli che parteciperanno, ma sono in arrivo altre adesioni.
Regione Puglia Provincia di Campobasso Provincia di Foggia Provincia di Chieti Comune di Foggia Comune di Termoli (Campobasso) Comune di Citta’ Sant’Angelo (Pescara) Comune di Vieste (Foggia) Comune di Roseto degli Abruzzi (Teramo) Comune di Vasto (Chieti) Comune di Giulianova (Teramo) Comune di Peschici (Foggia) Comune di Lanciano (Chieti) Comune di Serracapriola (Foggia) Comune di Carpino (Foggia) Comune di Fossacesia (Chieti) Comune di San Nicandro (Foggia) Comune di Torricella Peligna (Chieti) Comune di San Severo (Foggia) Comune di Miglianico (Chieti) Comune di Manfredonia (Foggia) Comune di Rocca San Giovanni (Chieti) Comune di Lucera (Foggia) Comune di Treglio (Chieti) Comune di Rodi Garganico (Foggia) Comune di Vico del Gargano (Foggia) Comune di Mattinata (Foggia) Comune di Roccamontepiano (Chieti) Assoturismo Abruzzo Confesercenti Abruzzo Confesercenti Puglia Confcommercio (Foggia) Confcommercio (Chieti) Camera di Commercio (Foggia) Italia Nostra - Pescara Italia Nostra - Foggia Comitato Difesa di Chioggia - Chioggia (Venezia) Le Cinque Isole - Tremiti (Foggia) Adiconsum - Foggia Vastesi.com - Vasto (Chieti) Arci - Vasto (Chieti) Legambiente - Foggia Universita’ degli Studi di Foggia Associazione studentesca Unidea - Termoli (Campobasso) Ambiente e/è vita - Roma Rivista D’Abruzzo - Ortona (Chieti) Associazione Molise-Europa - Termoli (Campobasso) Legambiente - Circolo “Dai Colli all’Adige”, Este (Padova) Marelibero Abruzzo - Pescara Il Gargano Nuovo - Monte Sant’Angelo (Foggia) Pro Natura Abruzzo - Castel di Sangro (L’Aquila) Gargano Libero - Foggia San Vito Vela - San Vito Chietino (Chieti) Animalisti Italiani - Lanciano (Chieti) Archeoclub - San Vito Marina (Chieti) Cogecstre - Vasto (Chieti) Parco nazionale del Gargano - Monte Sant’Angelo (Foggia) Comunità del Parco - Ischitella (Foggia) Comitato per la Tutela del Mare del Gargano - Foce Varano (Foggia) Azienda Promozione Tursitica Provinciale - Foggia Fondo Ambiente Italiano Foggia Fondo Ambiente Italiano Vasto (Chieti) WWF Abruzzo WWF Molise HabitatLab Onlus - Pescara Circolo SEL - Foggia Five Festival Sud System - Foggia Marevivo - Roma Comunicare Turismo - Foggia Libera Scelta - Lettomanoppello (Chieti) Slow Food - Foggia Associazione guide turistiche della Puglia - Foggia Comitato Daunia e Gargano - Ischitella (Foggia) Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano - Teramo Rimboschiamo Peschici - Peschici (Foggia) Terra Nostra Onlus - Poggio Imperiale (Foggia) Centro Studi Martella - Peschici (Foggia) Argod - Sanicandro Garganico (Foggia) Gruppo Archeologico Garganico S. Ferri - Vico del Gargano (Foggia) Emergency - Foggia CicloPazzi - Lanciano (Chieti) Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto - Otranto (Lecce) Puntoeacapo - Roma Unione Nazionale pro loco d’Italia - Foggia Confederazione italiana sindacati lavoratori - Foggia Associazione Punto di Stella - Peschici (Foggia) Diario Montanaro - Monte Sant’Angelo (Foggia) Liberta’ di Parola - Ortona (Chieti) Comitato Foggia Propositiva - Foggia Unione generale del Lavoro - Foggia Costambiente - Atessa (Chieti) Gruppo Archeologico Dauno - Foggia Garganistan Web - Foggia Emergenza Petrolio Abruzzo - Pescara Life in Abruzzo - Colledara (Teramo) Fare Ambiente Puglia - Foggia Associazione la Mejofauna - Isole Tremiti (Foggia) Brancaleone - Roccamontepiano (Chieti) Si energie rinnovabili, no petrolio - Monopoli (Bari) No scorie Trisaia - Rotondella (Matera) Organizzazione Lucana Ambientalista - Potenza Task Force Ambientale (Teramo) Stoppa la Piattaforma - Sciacca (Agrigento) Gestione Partecipata del Territorio - Bomba (Chieti) Comitato Abruzzese del Paesaggio (Pescara) Libera contro le mafie - Termoli (Campobasso) Citta’ Plurale - Matera Manichini D’Ottone - Pescara Associazione Culturale Carpino Folk Festival - Carpino (Foggia) Le Colonne d’Ercole - Ortona (Chieti) Marevivo - Bari Associazione Genitori di Vico del Gargano - Vico del Gargano (Foggia) Istituto Scolastico Cesare de Titta - Lanciano (Chieti) Movimento 5 Stelle - Rovigo Nuovo Senso Civico - Lanciano (Chieti) OLA Channel - Venosa (Potenza) Lipu Puglia, Gravina di Laterza (Taranto) Associazione le cinque isole - San Domino, Isole Tremiti (Foggia) Cicloamici Fian - Foggia World Activity Club - Vasto (Chieti) Comunita’ dei Padri Passionisti - Fossacesia (Chieti) Consulta Giovanile del comune di Vasto - Vasto (Chieti) Pro-loco Manfredonia (Foggia) Lecceta di Torino di Sangro - Torino di Sangro (Chieti) Centro Turistico Giovanile - Bari Comunita’ Francescana Miracolo Eucaristico - Lanciano (Chieti) Comitato No Petrolio - Tollo (Chieti) Costituente del Parco della Costa Teatina - Vasto (Chieti) WWF Zona Frentana e Costa Teatina (Chieti) Centro Turistico Giovanile “Egnatia” - Monopoli (Bari) Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni - Tortoreto (Teramo) Emergenza Ambiente Abruzzo - Pescara Chietiscalo.it - Chieti Comitato Natura Verde - Tollo (Chieti) Abruzzo in Movimento - Ortona (Chieti) Associazione Radicali Lucani - Potenza Giacche Verdi Gruppo Gargano - Vico del Gargano (Foggia) Associazione Tutela e Salute dell’Ambiente di Basilicata - Potenza Valorizzazione delle Terre Pubbliche attraverso le Popolazioni Locali - Assergi (L’Aquila) Comune di Tollo (Chieti) Comune di Torino di Sangro (Chieti) Comune di Montesilvano (Pescara) Comune di Pineto (Teramo) No all’Italia Petrolizzata - Los Angeles (California)

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.83) 6 maggio 2011 10:33

    Inserito il - 02 maggio 2011 : 11:26:52       Concordo con le preoccupazioni degli ecologisti riguardo alle trivellazioni petrolifere, e vorrei aggiungere delle considerazioni di altro tipo: secondo me, spremere il petrolio dal territorio italiano non è solo ecologicamente dannoso o pericoloso, ma è anche economicamente sbagliato.

    Un altro caso emblematico della limitatezza di vedute italiana è il petrolio della Val D’Agri.

    Leggo sul Corriere della Sera del 29 aprile un articolo dal titolo "La Basilicata diventa il serbatoio d’Italia - Eni e Total raddoppiano l’estrazione del petrolio".

    Si sa da diversi anni che in Val D’Agri c’è un discreto giacimento di petrolio. Non si tratta di un giacimento facile da sfruttare, tipo quelli arabi dove quasi zampilla da solo; qui il petrolio è infiltrato nel terreno e bisogna scioglierlo inserendo in profondità vapore ad alta pressione. Un sistema costoso che rende solo quando il prezzo del petrolio è alto.
    L’articolo illustra i vantaggi dell’operazione, che ha creato posti di lavoro e ha risanato le finanze di qualche Comune disastrato.

    A me, francamente, mi pare una boiata pazzesca! (come disse Fantozzi a proposito del film "La corazzata Potemkin").

    Primo: mi chiedo perché l’ENI ha fatto la joint venture con la Total, che certamente si terrà una parte del petrolio estratto e lo venderà in proprio; magari in Francia.

    Secondo: perché dare fondo oggi ad una riserva preziosa che ci sarebbe stata utilissima quando il petrolio nel mondo diventerà introvabile e i prezzi saliranno alle stelle?

    La risposta è terra-terra: si è scelta la strategia del "meglio un uovo oggi che una gallina domani".
    Si è creato un piccolo business, un certo numero di posti di lavoro; l’ENI ci guadagna, la Total pure, le amministrazioni locali incassano proventi a vario titolo e si sono accontentati tutti (magari, anche la ndrangheta ....!)

    Invece, altri paesi più lungimiranti, come gli stessi Stati Uniti, importano quasi tutto il petrolio che consumano e sfruttano poco le riserve domestiche per lasciarle come ultima risorsa.

    Noi, invece, per raggranellare qualche soldo, stiamo vendendo il nostro tesoretto a prezzi non altissimi e, addirittura, lo lasciamo portare via in parte dagli stranieri.
    Altro esempio, appunto, sono ricerche in corso da parte di società estere in adriatico, di parla l’articolo.

    In pratica, stiamo cedendo le nostre scarse risorse naturali in cambio di un po’ di denaro fresco come un qualunque paese povero del terzo mondo .......

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