L’autore, pur bravo nella ricerca di dati però con poca dimestichezza nella sintesi, si preoccupa, lui non certo io, di alcuni metri cubi di scorie altamente radioattive e del cui trattamento la tecnica odierna ce ne da conto con il sito definitivo che in Svezia ha visto la concorrenza di due comuni per aggiudicarselo.
Proporrei, sempre all’autore, di fare e riportare una ricerca sui rifiuti industriali tossici e nocivi che in Italia annualmente ammontano a 5.000.000 di tonnellate; questi sì che non decadono mai.
Per esempio nessuno ha mai considerato gli sversamenti di sostanze, le più varie, causate dallo tsunami di Fukuiama che ha interessato anche le raffinerie e molte attività varie.
Ricordo che i dati di progetto delle centrali oltre a prevedere un terremoto di 7° grado Richter erano anche progettate per una onda tsunami di mt. 5.
In reltà il terremoto fu di 8,9 gradi Richter e con onda tsunami di mt. 10.
I problemi ai reattori sono derivati dallo tsunami, che superando gli sbarramenti di 5 mt., inondò la sala elettrogeneratori diesel, per il funzionamento delle pompe di asportazione del calore dal corpo del reattore.