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Commento di

su XXI – Vingt et un, la nuova dimensione del reportage


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16 febbraio 2011 13:16

Con opera perspicace e illuminante , l’autrice , ricorda a tutti i lettori e potenziali tali , anzi è "la ventata di freschezza " portata dal nuovo progetto francese XXI, ancor prima , a ricordarlo ,che esiste un modo di informare e di essere informati dai connotati differenti rispetto il regnante sistema della conoscenza , popolato da quotidiani , settimanali , mensili ,derivante da preselezioni effettuate in ossequio a logiche di mercato e strutturato in base a criteri standard di funzionalità e accessibilità .Quasi come se il reporter , giornalista o scrittore dovesse impegnarsi , limitato dall’onere lavorativo di dover trattare la tematica che , in quel dato contesto spazio temporale ,fà notizia , di rispettare la sacrosanta brevità della trattazione, calcolata in base al tempo che , mediamente il lettore , trascorre seduto in bagno .
La globalizzazione dell’ informazione trasforma , tristemente , il lettore fatto di carne ed ossa in soggetto destinatario di un prodotto di mercato , il quale non è più soggetto ma diviene un numero tra i numeri , inghiottito dal vortice statistico , intrascurabile , degli incassi .
Nel marasma descritto , iniziative come XXI , rappresentano il nuovo , il caso , un modo di diffondere cultura e partorire conoscenza libero dalle catene delle leggi di impresa .Viene , a tal punto , da chiedersi se , quei 41.ooo , non fossero altro che una massa informe di curiosi del diverso , della novità. I tecnici statistici , al servizio dei grandi del busness dell’ informazione che sfruttano questa quale strumento di consolidamento del proprio potere , non volendosi lasciar coinvolgere da allarmismi e preoccupazioni , a tale quesito risponderebbero positivamente . La realtà , a mio avviso, è ben diversa . I quarantunomila lettori di XXI costituiscono un’armata di gente stanca , una falange agguerrita di persone esauste di essere considerati destinatari di prodotti di mercato già belli e impacchetati , secondo logiche funzionali a loro estranee , che chiede con fervente voce un’informazione genuina e non ossessivamente ancorata ai dictat , ai paradigmi , agli standard . L’augurio è che XXI sia foriero del fiorire di altre , numerose proposte culturali del genere e che non rimanga un’esperienza isolata ma stilema di un nuovo corso.
 Greco R ,F .


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