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Commento di Ambrogio Ercoli

su Attenti agli attentati


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Ambrogio Ercoli 4 gennaio 2011 07:25

Pericolosa affermazione, in quanto, stabilito che si può uccidere per idee politiche, rimane del tutto aleatorio stabilire chi debba giudicare e chi debba essere giudicato "tiranno". Di Berlusconi si può dire tutto il male possibile, così come di altre dozzine di politicazzi italiani e stranieri, ma mai si può pensare di sconfiggere un nemico politico sul piano fisico. Nazismo, fascismo, prima e seconda repubblica italiana, hanno avuto, oltre al capo, una schiera di collusi e affaristi che in quel regime ci sguazzavano, per quanto melmoso fosse. In alcuni casi il dittatore non è che il capro espiatorio. Quel che penso di Berlusconi lo tengo per me, ma se in parlamento ci fosse davvero gente che pensa al bene del paese e non del proprio portafoglio, dall’estrema destra all’estrema sinistra, lo si sarebbe già mandato a casa da un bel pezzo; bastava una legge sul conflitto di interessi che Prodi e compani in cinque anni non sono riusciti a fare. E allora cosa facciamo? Facciamo fuori un intero parlamento, ne rieleggiamo un altro e poi spettiamo che anche il secondo non ci piaccia più e uccidiamo altre mille persone? Tanto per riportare in auge un’idea abbandonata: dotiamo le camere di ugelli per il gas. Alla prima votazione che non ci piace apriamo il rubinetto e tanti saluti alla legislatura, avanti un altro e buona fortuna.
NO, fortissimamente no! Uccidere, per qualunque motivo è sempre sbagliato. A prescindere da tutto.
A.


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