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Commento di

su Chi ha paura del rom cattivo?


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25 settembre 2010 17:40

Salve Gianluca,


Mi scuso per la risposta ritardata ma al momento non mi trovo in Italia e ho poco tempo. 
Passo a commentare le sue osservazioni. Mi perdoni anche per i copia/incolla fatti con le sue frasi a cui do risposta sotto.

mi perdoni ma questa mi pare una voluta iperbole. ........... la sua è un’esagerazione funzionale al suo argomentare.

Risposta
Io sono stato spesso a Roma e andavo spesso a Torino e risiedo in Sardegna, quando in Italia. Ho avuto molteplici esperienze con immigrati e zingari. Manco a dirlo gli immigrati son sempre gli stessi e gli zingari non cambiano. Ho abitato per diversi anni nel Regno Unito e in Francia. Se nel Regno Unito le cose andavano bene perché negli anni 90 non esistevano gli zingari (Ma anche perché l’elemosina veniva punita), la Francia è sempre stata un rifugio di disperati nordafricani e zingari. Vidi i primi zingari a Londra dopo la guerra del Kosovo. Un amico giornalista mi disse che arrivavano spacciandosi per profughi e subito invasero le strade, mentre la polizia li prelevava anche a forza (Visti di persona a Oxford Street attorno al 1996/97 se non erro). 
Non ci sono ricette per l’integrazione. Ci sono poche oasi di pace in un deserto di intolleranza, razzismo più o meno giustificato, xenofobia, islamofobia ecc che, come avrà certamente notato non fanno che crescere nonostante le bugie che i vari governi ci propinano ogni giorno.
Ora risiedo in Asia. Non ci sono zingari. Ma le assicuro che gli stessi immigrati che danno tanti problemi da noi danno esattamente gli stessi problemi anche qui. E’ evidente che non può essere un caso. Per cui mentre lei sta in paradiso, altri vivono all’inferno. Fortunato lei, sfigati tanti altri.
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mi fa degli esempi di queste plurime garanzie di cui godono gli immigrati? 
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Risposta 

I campi nomadi attrezzati dai comuni sono un privilegio riservato ai nomadi. I nomadi dal canto loro li devastano tramutandoli in immondezzai. Succede a Cagliari come in altre località. Le basta fare una ricerca su Google per determinare la veridicità delle mie affermazioni.
Quanto ai privilegi riservati agli altri immigrati, stesso discorso. Ci sono comuni in cui per esempio venivano assegnati punteggi più alti agli immigrati per l’assegnazione delle case popolari, mentre in altri posti godono di altri privilegi documentabili o meno (bonus spesa comunali, pagamenti di studi per i figli ecc). E’ ovvio che lei vede solo una parte del problema.
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tutelare i rom ed i loro diritti, in quanto cittadini europei possessori di diritti civili, culturali, politici e........ e per uno abituato a risiedere in paesi come la cina credo non sia qualcosa di difficile da intendere.

Risposta
Non sono d’accordo. La tutela dei ROM in quanto tendenzialmente criminali va in netto contrasto con le esigenze delle persone civili (E si vede). I trattati internazionali non sono realtà immutabili. Se le condizioni cambiano i trattati devono essere cambiati. 
Io non mi sento tutelato dalle attuali norme, e dall’ipertolleranza europea. Mi sento scavalcato mentre vedo gente che si sbraccia per difendere questa gente.

Per uno abituato a risiedere in Cina come Taiwan o qualunque altro posto non ancora vittima dell’ipertolleranza , la visione di quello che è diventato l’Europa è infinitamente triste. Infatti chi risiede stanzialmente in Cina come in altri paesi di quest’area sa benissimo che A) Non fanno immigrare parassiti perché considerati un danno per la società B) le regole vengono fatte rispettare ed essendo ancora in vigore la pena di morte, checché se ne dica, è un grande incentivo all’ordine. In sostanza, non sempre quello che si legge corrisponde alla realtà. 
L’eccesso di tolleranza porta a contraddizioni che vanno a ledere i diritti delle persone perbene. Tutto nel nome di una "tolleranza" infinita che è un’enorme bugia, dato che sta creando una reazione contraria in un numero sempre più crescente di persone (E la recrudescenza delle destre estreme piuttosto che di quelle moderate ne è un chiaro indice, ultima in ordine di apparizione la Svezia). Ci vuole poco a capire cosa stia accadendo.
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due considerazioni: nessuno nega che quella dei rom (ma l’autore dell’articolo non vorrebbe venissero, giustamente, così etichettati) sia una emergenza sociale reale e sentita. ........... (dati della dierspiegel)e concentrati solo in alcune località del nostro paese. ela cifra è simile in tutta europa (sono sotto il 3%).

Risposta.

Non interessa la loro concentrazione. Interessano gli effetti che sortiscono sulla società e sulla libertà dei cittadini perbene. In questo senso mi pare siamo tutti d’accordo sul fatto che rappresentano un problema. Irrilevante il fatto che sia uno o centomila. Si immagini se fossero il 10 o il 20%. Meno male che sono solo il 3%. A me i media mainstream non interessano. Io giro per il mondo e osservo. La stampa mi interessa relativamente perché sempre orientata.
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il discorso però, ed è questo il fulcro del problema, è che si continua a guardare il dito anzichè la luna . lei crede davvero che cacciare via rom (dove, poi? in "romistan"?) ed irregolari in genere sia una soluzione? ........chi vuole delinquere, viene nel nostro paese perchè trovaun far west legale; trova la porta già scassinata dall’interno.
perchè i paesi del nord non vivono , almeno nelle sue proporzioni lo stesso problema nonostante la più alta percentuale di popolazione immigrata?

Risposta.

Il principio è che, contrariamente a quanto è accaduto finora, chi disturba la società deve esserne allontanato in un modo o nell’altro. Nel caso dei ROM il rimpatrio è la soluzione migliore, mentre nel caso di quelli italiani la galera è la soluzione migliore. Io sarei anche per i lavori socialmente utili (Io preferirei quelli forzati ma non sono di moda al momento)
Stesso ragionamento applicasi a tutti gli altri immigrati che creano problemi o agli italiani che creano lo stesso tipo di problema. Se la soluzione per lei è tenerli tutti in Italia per "ammaestrarli" è evidente che non la pensiamo allo stesso modo.

Inoltre ci sono paesi che stanno peggio a causa di altri immigrati. Svezia e Francia per esempio.
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 In base a tale affermazione dovremmo dare per buona la teoria che i rossi di capelli sono persone da cui diffidare od anche  che gli ebrei controllano il mondo e persino che i gatti neri portano sfortuna.

Risposta

Non è relativizzando che dimostra di capire il concetto. In base al mio ragionamento devo dedurre che se in 40 anni tra Italia e estero son sempre gli stessi a creare problemi di criminalità, intolleranza, incompatibilità religiosa, criminalità seriale ecc, ci sono delle ottime ragioni per dire che quelle razze, religioni, etnie, delinquono o creano più problemi di altre. Negarlo sarebbe dire una bugia. Non posso negare che i ROM creino più problemi dei francesi, o degli svedesi. Non posso negare che gli islamici creino infinitamente più problemi di un buddista o di un ebreo. Sono semplicemente dati di fatto che per quanto si cerchi di celarli e diluirli nel relativismo italico o europeo, sono innegabili se non altro per il fatto che il problema è riconosciuto a livello globale e mitigato solo dal fatto che i governi tentano disperatamente di trovare giustificazioni a tali comportamenti. Giustificazioni sempre più scricchiolanti. Per gatti neri e compagnia cantante non ho elementi tali che giustifichino le stesse affermazioni che faccio per ROM e altri.
Il resto è aria fritta.

Saluti

Enrico C.

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