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Commento di GCaput

su La Camera dei Deputati rovescia la normativa europea e privatizza il servizio idrico nazionale


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GCaput GCaput 20 novembre 2009 18:17

Caro Elia, forse non mi sono spiegato correttamente. Non sostengo che una gestione sia migliore di un’altra. quello che sostengo è che non ha alcun senso basarsi esclusivamente su una comparazione tra tariffe di pubblico e privato, ma occorre estendere la valutazione su altri driver legati all’efficienza.

La concorrenza vera, quella che riduce veramente le tariffe, in questi settori caratterizzati da monopoli naturali importanti, si fa a monte della filiera, ma qui nell’acqua la vedo dura. 
qui si sta parlando di competizione per il mercato e non nel mercato, pertanto, una volta essegnate le licenze, questi driver vanno monitorati attentamente ( a tal proposito non è stato ancora decretato nulla di concreto a livello di istutuzione di Authority preposta..compiti, parametri di regolamentazione, etc) altrimenti il vantaggio di una minor tariffa rischia di derivare da una minor qualità ed una perdita di risorse per la collettività che si protrae per anni..

io personalmente sono un convinto sostenitore delle liberalizzazioni, ma sotto la ovvia condizione che siano basate su regolamentazioni sensate che impongano performance tali da giustificare il paradigma: non si può liberalizzare senza un vantaggio. l’acquedotto pugliese perde il 50% dell’acqua immessa? benissimo allora nella fase di distribuzione questo non deve più accadare, altrimenti tanto valeva lasciare le cose come stavano.

un azienda "vituosa" in fase di distribuzione, data una tariffa, è quella che ottimizza i costi operativi e tra questi deve esserci anche un costo legato all’efficiente(o meno) gestione della rete idrica. Non puoi aggiudicarti localmente un servizio strategico di questa portata solo perchè ottimizzi i costi funzionionali/organizzativi perchè questi ultimi portano solo un vantaggio di costo aziendale e non necessariamente sociale.

nessuno parla di "proprietà dell’acqua" ma di "gestione", ma l’acqua è acqua..e quando è persa c’è poco da fare per recuperarla rapidamente. quindi assicuriamoci che il merito economico dopo le aste pubbliche sia legato al gestire bene.
 


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