Il fatto è che non si riesce a responsabilizzare niente e nessuno: in teoria si possono delegare tante cose e anche importanti per se stessi, ma se poi non si dà conto si affida,come sostiene lei, la propria libertà ad altri. Il punto chiave è che stanno facendo in modo di non restituircela,vedi anche il Trattato di Lisbona, il bavaglio a internet, l’impossibilità ad essere rappresentato o a far sentire la propria voce se fai parte o sostieni partiti o movimenti politici che non superano la famosa soglia percentuale. L’elenco del modo e dei trucchi per tenere le persone al guinzaglio o metterle i paraocchi e paraorecchie sarebbe lungo.Tra le cose da fare mettere online le sedute dei consigli comunali ,provinciali e regionali, rendere accessibili e comprensibili i testi di leggi e provvedimenti, non sarebbe male:mi direte che ci sono già, ma se poi non si fa sapere che ci sono e come poterli leggere, se sono gratis o se devi pagare per conoscerli, è come se non ci siano.Ancora peggio è non poterne discutere prima e poter criticare o muovere osservazioni dopo:certo ci sono i blog, c’è agoravox o altri luoghi dove poterne parlare, ma se poi queste voci vengono coperte e di proposito perchè non vengano udite, se chi muove rilievi viene ridicolizzato per sminuire gli effetti delle sue parole, allora si rimane disarmati, e ci si convince che chi alza la voce,chi grida più forte,chi è più presente abbia ragione.ecco che una persona si rifugia dentro se stessa e finisce così la propria vita.Muore lei e le sue idee.