@ Gentile sig. Massimo,
Lei mi obbliga ad alcune puntualizzazioni.
<Ma quanto da Lei cosi ben riportato conferma quanto sostengo.>
Mi riesce davvero dificile trovare nel mio scritto qualsivoglia conferma delle sue tesi
Le spiego perchè
<L’accusa a Mills è stata una scusa per riaprire in un qualche modo tutti i vecchi procedimenti contro Berlusconi e cancellare, almeno politicamente , gli esiti processuali.>
Questa, mi perdoni, è aria fritta: l’accusa a Mills proviene dalle dichiarazioni dello stesso Mills (trasmesse dal suo commercialista) al Fisco inglese. "Dear Bob" comincia così la lettera di Mills
<Apparentemente l’accusa era molto semplice . Mills testimone in un processo ha detto il falso e per questo è stato pagato. Allora si sarebbero dovute esaminare queste due cose e basta.
Le stesse motivazioni ammettono che Mills non ha detto il falso: sarebbe stato reticente non dicendo che il vero proprietario Fininvest era Berlusconi >.
Errore: Mills è stato - dice la sentenza - quanto meno reticente nel tacere con una testimonianza inveritiera (quando si è testimoni si giura di non nascondere nulla al Magistrato) la prova fondamentale che avrebbe fatto rinviare a giudizio Berlusconi con l’accusa di corruzione della guardia di Finanza (il famoso avviso di garanzia nel G8 di Napoli). Come vede c’è ben altro che l’esaminare "solo queste due cose".
<Perchè , c’era qualcuno che non lo sapeva ?>
Dicendo che il fatto (Berlusconi era il capo di Fininvest) era di pubblico dominio ma non risultava da atti formali è lei che conferma che Berlusconi era il regista - tenuto lontano/estraneo da Mills - delle operazioni illecite di Fininvest .
<Secondo: Mills ha percepito una somma circa cinque anni dopo e tra l’altro questo è servito a forzare i termini della prescrizione.>
Questa è la tesi dell’avvocato Ghedini, interessato non a dimostrare l’innocenza del suo cliente ma a costruire le condizioni per la sua non processabiltà. Non serve essere giuristi, e lei non lo è, per capire che è una strategia finalizzata a cercare di uscire dal processo dopo che sono crollati tutte le possibili tesi difensive come , ad esempio l’Attanasio demolita in quattro righe dal Tribunale.
La motivazione spiega pacificamente che il "premio" dato a Mills per il suo silenzio era stato camuffato con altri pagamenti. L’atto corruttivo propriamente detto si è verificato quando Mills ha avuto la reale disponibilità dei 600.000$ .
Quindi nessuna "forzatura" dei termini di prescrizione ma solamente rigorosa applicazione della decorrenza all’effettiva consumazione del reato: la reale disponibilità da parte di Mills di quella "porzione" di denaro a lui destinata quale ricompensa per la sua "collaborazione".
<Invito chiunque a dare per dimostrato che da una pazzesca serie
di movimenti contabili si possa affermare che uno arriva da Berlusconi, e cinque anni dopo il fatto, mentre nel frattempo Mills è stato regolarmente retribuito da Fininvest.>
Mettiamoci d’accordo: Fininvest è o non è di Berlusconi?
Chi è il principale beneficiario delle prestazioni di Mills, pagato per occultare profitti illeciti e nascondere i veri proprietari di Telepiù?
La vicenda Mills è pericolosissima per Berlusconi perchè rivelatrice proprio delle colossali evasioni nei paradisfi fiscali architettati dallo steso Mills, non lo trascuri..
<Tutto il resto è un grande processo politico>
Lei è libero di chiamarlo così, per me si tratta di condotte inammissibili per qualsiasi imprenditore. Il fatto che siano riconducibili a chi guida il governo di un paese democratico le rende anche indecenti e vergognose.
sig. Massimo,
Si sieda e legga con calma
questo documento (non è molto lungo)
Potrà constatare de visu che il principale accusatore di Mills è lo stesso Mills, "incantonato" dalla sua lettera a Bob Drennan (troverà anche quella in originale e tradotta).
Prima di fare qualsiasi affermazione cerco di documentarmi e non dò mai "per letto" qualcosa di solo sfogliato.
Le 377 pagine della motivazione io le ho lette, forse Lei, credendo siano oltre 400, si è spaventato e si è fidato delle dichiarazioni di Ghedini.
Buon pro le faccia, ma non venga a spiegarmi cose che non sa.
cordialità